Marciano della Chiana
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Marciano della Chiana | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Toscana | ||
Provincia: | Arezzo | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 320 m s.l.m. | ||
Superficie: | 23,71 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 128,93 ab./km² | ||
Frazioni: | Badicorte, Cesa, San Giovanni dei Mori | ||
Comuni contigui: | Arezzo, Castiglion Fiorentino, Foiano della Chiana, Lucignano, Monte San Savino | ||
CAP: | 52047 | ||
Pref. tel: | 0575 | ||
Codice ISTAT: | 051022 | ||
Codice catasto: | E933 | ||
Nome abitanti: | marcianesi | ||
Santo patrono: | Sant'Andrea | ||
Giorno festivo: | 30 novembre | ||
Sito istituzionale |
Marciano della Chiana è un comune di 3.057 abitanti della provincia di Arezzo.
Indice |
[modifica] Geografia
Il centro abitato di Marciano della Chiana sorge su di un colle a 320 m s.l.m., a 22 km a sud-ovest di Arezzo. Il territorio comunale, che con poco meno di 24 kmq è il più piccolo della Valdichiana, è delimitato dai comuni di Monte San Savino e, per un piccolo tratto, Arezzo a nord, Castiglion Fiorentino a est, Foiano della Chiana a sud e Lucignano a ovest.
L'area comunale è prevalentemente collinare, con bassi declivi che scendono a ovest verso la piana alluvionale solcata dal Canale Maestro della Chiana. Nelle campagne marcianesi abbondano le coltivazioni cerealicole, nonché la vite e l'olivo.
[modifica] Storia
Come tutta la Valdichiana, la stessa area oggi ricompresa nel comune di Marciano fu densamente popolata già in epoca etrusca, quando era soggetta all'influenza della potente lucumonia di Chiusi. A testimonianza della presenza etrusca sono stati rinvenuti, presso l'odierno abitato di Marciano, manufatti in ceramica, monili e il celebre Torso di Marciano, appartenente ad una statua raffigurante un guerriero, databili attorno al VI secolo a.C..
Anche la dominazione romana ha lasciato i suoi segni, persino nel nome del centro abitato. Gli storici in buona parte concordano sulla probabile origine del nome "Marciano" dal latino "Marcianus", relativo ad un vasto latifondo agricolo (fundus Marcianus) appartenuto ad una gens Marcia ivi stanziata. Si parla della presenza anche di un altro fundus, denominato Rasinianus ed appartenuto ad una gens Rasinia, nella località oggi detta Signana. Qui sono stati rinvenuti frammenti di vasi corallini, un tipo di vasellame molto apprezzato in epoca tardo-imperiale, la cui lavorazione fu probabilmente portata dall'Urbe dai Rasinii.
L'impaludamento della Valdichiana in epoca alto medievale condusse anche l'area marcianese ad una migrazione della popolazione dalle zone pianeggianti a quelle collinari. Certo che è l'insedimento umano nell'area restò saldo, specie per la presenza di un castello a Ceso, citato in un documento del 1008 come appartenente a Elemperto vescovo di Arezzo. Il borgo di Marciano è per la prima volta citato in un documento poco successivo, un inventario del 1084 che lo include tra i beni della Badia di San Quirico alle Rose. Il suo sviluppo si avviò probabilmente in epoca longobarda, della quale si conosce il nome di un dignitario, tale Lupone, che eresse una curtis e, poco lontano, un'abbazia nell'attuale località di Badicorte.
Dinvenuta libero comune, nel XII secolo Marciano passò sotto la dominazione di Arezzo, che ampliò notevolmente la rocca longobarda, rafforzandola con una cinta muraria, un cassero e quattro torrioni cilindrici agli angoli delle mura.
La crisi dello Stato aretino sul finire del XIV secolo permise nel 1382 l'entrata in gioco di Siena, all'epoca nel periodo di massima potenza e splendore della Repubblica. Siena edificò una rocca, ma dopo appena due anni (1384, Marciano fu espugnata e presa da Firenze. Il 2 agosto 1554 Marciano fu al centro della Battaglia di Scannagallo (detta anche di Marciano), nella quale l'esercito mediceo, che aveva quale baluardo proprio la roccaforte di Marciano, respinse i senesi guidati da Piero Strozzi, che avevano invaso la Valdichiana. Per ripagare il borgo della sua fedeltà a Firenze, i Medici concessero a Marciano l'apposizione del giglio fiorentino sull'emblema comunale.
La storia del borgo si legò in seguito al Granducato di Toscana e ai Lorena, salvo che per il breve periodo (1799-1814) di occupazione francese (intervallato nel 1799-1800 dalla liberazione condotta dai fautori del Viva Maria), e quindi al Regno d'Italia.
Anche nell'area marcianese il passaggio del fronte bellico durante la Seconda guerra mondiale fu causa di lutti e distruzioni, provocando un sensibile decremento demografico. Solo a partire dalla ripresa economica negli anni '60 Marciano si è potuta riavviare verso la normalità e quella floridezza che ne fanno oggi uno dei più fiorenti centri agricoli chianini.
[modifica] Gemellaggi
Marciano della Chiana è gemellato con:
- Ratzeburg, Germania
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Franca Materazzi dal 05/2004
Centralino del comune: 0575 845024
Email del comune: marciano.info@comune.marcianodellachiana.ar.it
- Classificazione climatica: zona E, 2124 GR/G
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
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