Hermann Emil Fischer
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Hermann Emil Fischer (9 ottobre 1852 - 15 luglio 1919) è stato un chimico tedesco fra i principali contributori al progresso della biochimica.
Nel 1875, a 23 anni, scoprì un importante composto, l'idrazina, largamente impiegata nelle sintesi organiche e nella chimica organica analitica.
Durante la seconda guerra mondiale, l'idrazina fu utilizzata anche come propellente liquido per razzi. Ma Fischer trovò in questa sostanza la chiave per accedere alla chimica dei carboidrati (o zuccheri) della quale egli fu il pioniere. E dai suoi zuccheri sintetici giunse alle ricerche sugli enzimi (o fermenti) della cui chimica è considerato il fondatore.
Stabilì anche la chimica delle sostanze che sono in relazione con l'acido urico, da lui chiamate purine, e ne iniziò la sintesi.
Fischer nacque a Euskirchen, vicino a Colonia, ed era figlio di un imprenditore. Dopo essersi laureato avrebbe voluto studiare scienze naturali ma il padre lo forzò a lavorare nell'impresa di famiglia fino a che comprese che non era il caso di continuare. Nel 1872 Fischer frequentò dunque l'università di Bonn ma subito cambiò per l'università di Strasburgo. Conseguì il suo dottorato nel 1874 con uno studio sulla ftaleina ed ottenne una posizione presso l'università. Nel 1875 seguì uno dei suo insegnanti all'università di Monaco, e diventò professore di chimica. Nel 1881 diventò professore all'università di Erlangen. Nel 1888 gli fu offerta la posizione di professore di Chimica presso l'università di Wuerzburg, dove rimase fino al 1892, quando gli venne chiesto di succedere a A. W. Hofmann alla cattedra di chimica dell'università di Berlino. Lì rimase fino alla sua morte, nel 1919.
Determinò la struttura di alcaloidi come la caffeina (contenuta nel caffè) e la teobromina (contenuta nel cioccolato) e si occupò a lungo della loro sintesi. Eseguì importanti ricerche anche sulla sintesi delle proteine e studiò i lipidi (o grassi). Oggi si trova il suo nome nei nomi di molte reazioni chimiche o concetti:
- sintesi di Fischer dell'indolo
- proiezione di Fischer
- sintesi dei peptidi di Fischer
- riduzione di Fischer
- esterificazione di Fischer-Speier.
In riconoscimento dei suoi risultati nella sintesi dello zucchero e delle purine ebbe il premio Nobel per la chimica nel 1902.
Dopo essere stato allievo a Strasburgo e Monaco del grande Adolf von Baeyer (1835-1917), Fischer imsegnò chimica a Erlaghen (1882), Wüzburg (1885) e dal 1892 a Berlino. Dopo la sua morte gli è stato intitolato un cratere sulla Luna.
