Giovanni VI di Bisanzio

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Immagine che rappresenta Giovanni VI Catecuzeno.

Giovanni VI Cantacuzeno, (Costantinopoli ca. 1292 - Mistra 1383). Imperatore bizantino dal 1347 fino al 1354. In greco Ιωάννης ΣΤ΄ Καντακουζηνός, pronunciato Iōannēs VI Kantakouzēnos.

Indice

1 Andronico III Imperatore di Bisanzio grazie a Giovanni Cantacuzeno
2 Campagna in Asia Minore
3 La fine di Andronico III
4 Giovanni Cantacuzeno Imperatore di Bisanzio
5 Altro

[modifica] Andronico III Imperatore di Bisanzio grazie a Giovanni Cantacuzeno

Giovanni Cantacuzeno fu il braccio destro di Andronico III di Bisanzio, ed era capo dell'aristrocrazia militare. Giovanni aveva comprato una carica nobiliare in Tracia, la copravendita delle cariche militari era nato nel periodo della dinastia dei Paleologi. Appoggiò la ribellione di Andronico III contro suo nonno, Andronico II di Bisanzio. Nella notte del 23 maggio del 1328, Andronico III e Giovanni Catacuzeno con ventiquattro uomini, tutti provvisti di scale d'assedio, e in poco tempo scalarono le mura di Costantinopoli, e aprirono le porte all'esercito di Andronico III, quando Andronico II seppe che suo nipote era entrto in città abdicò e si ritirò nel palazzo delle Blacherne. Dopo che Andronico III conquistò il potere, Giovanni Catacuzeno fu nominato Cesare, e da quel momento avrebbe avuto in mano le redini del comando dell'Impero bizantino, sostenendo di fatto lui l'Impero.

[modifica] Campagna in Asia Minore

L'Asia Minore era ormai perduta bisognava intervenire, quindi Andronico III e Giovanni, sbarcarono in Asia Minore con 4.000 soldati. L'esercito bizantino marciò per tre giorni, finché non trovò l'accampamento ottomano, e il 10 giugno del 1329 iniziò la battaglia, verso sera i bizantini erano in vantaggio, ma avevano subito troppe perdite, e un esercito così piccolo non se lo poteva permettere, quindi Giovanni consigliò ad Andronico III di ritirarsi verso l'alba ordinatamente, in modo da non essere massacrati dagli ottomani. Così fecero, ma furono attaccati ai lati dagli arcieri ottomani, qundi si diedero all'inseguimento di quest'ultimi, ma furono accerchiati, e l'Imperatore ferito, e trasportato a Costantinopoli in barella, ma alcuni soldati diffusero la notizia fasulla che l'Imperatore era morto, e fu difficile per Giovanni far capire ai soldati che l'Imperatore era sano e vegeto. La battaglia di Pelecano fu il primo scontro tra ottomani e bizantini, questa battaglia non fu un disastro, ma dimostrò ai bizantini che non c'era speranza di fermare gli ottomani.

[modifica] La fine di Andronico III

Giovanni Cantacuzeno per ordine di Andronico III andò dall'emiro di Aydin Umar, per offrigli un alleanza contro i genovesi, nemici di entrambi, quest'ultimo fu felice di accetare.

Nel 1141 a Tessalonica Andronico III e Giovanni assistettero al matrimonio di Matteo di Bisanzio e di Irene nipote di Andronico III.

Il 15 giugno 1141 Andronico III morì.

[modifica] Giovanni Cantacuzeno Imperatore di Bisanzio

Ora il problema più grave dell'Impero bizantino era che Andronico III, non aveva fatto nome sul suo sucessore, anche se aveva un figlio Giovanni VII di Bisanzio, che aveva nove anni, ma non necessariamente a Bisanzio la corona era ereditaria. Giovanni Cantacuzeno era fedele al giovane principe e all'Imperatrice madre, Anna di Savoia. Ma era anche vero che Giovanni Cantacuzeno aveva in mano da tredic'anni le redini dell'Impero bizantino. Qundi dopo pochissimo tempo si trasferì nella reggia dell'Imperatore, per garantire il funzionamento dell'Impero bizantino. La sua posizione aveva suscitato l'invidia di molti a corte. La persona che provava più invidia era la stessa Anna, che quando suo marito era in vita preferiva stare di più con Giovanni che con lei. Altra persona che provava invidia era il patriarca Giovanni Caleca. Quest'ultimo doveva a Giovanni Cantacuzeno se era patriarca, ma comunque avrebbe lui voluto reggere le rdini dell'Impero.

[modifica] Altro

Alla morte di Adronico, nel 1341, contese alla vedova Anna di Savoia la reggenza per il figlio Giovanni V cui riuscì ad associarsi. Più abile ed energico del collega, introdusse alcune riforme nell'ordinamento dell'impero, che fu diviso in zone di influenza, rispettivamente dei Paleologi e dei Cantacuzeni. Nelle continue guerre civili che dilaniavano l'impero ricorse spesso all'aiuto dei Turchi, favorendone l'irruzione in Europa e l'accerchiamento dei territori bizantini. Fallito il tentativo di divenire unico imperatore e di assicurare la successione al figlio Matteo, si ritirò sul Monte Athos nel 1355 e successivamente a Mistra. Lasciò un libro di memorie storiche del suo tempo.

Precedessore:	Imperatore bizantino	Successore:
Andronico III	Giovanni V I regno: 1347 - 1354 II Regno: 1379 - 1391	Giovanni V

Imperatori bizantini

Imperatori dell'Impero Romano d'Oriente in ordine cronologico dal 395, anno della separazione dall'Impero Romano d'Occidente, al 1453, anno della definitiva caduta di Costantinopoli