Berserkr

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I Berserkir (al singolare Berserkr, talvolta si trova Berserker) erano feroci guerrieri vichinghi che avevano fatto giuramento al dio norreno Odino. Prima della battaglia entravano in uno stato mentale di furia, detto berserkerganga, che li rendeva particolarmente feroci e insensibili al dolore. Le fonti nordiche descrivono spesso la condizione della berserkerganga con espressioni che al lettore moderno suggeriscono l'idea di uno stato di trance, e che non hanno mancato di suscitare tentativi di interpretazione di tipo psicologico o neurologico.

[modifica] Cenni storici e fonti

L'origine dei berserker è sconosciuta, anche se Tacito menziona gruppi di guerrieri Germanici con una furia simile. Il termine berserker deriva dall'antico norreno "baresark", ovvero "maglia d'orso". Ma potrebbe anche essere tradotto come "maglia nuda" (ovvero senza vestiti).

Sembra che i berserker fossero bande religiose o società di guerrieri. Alcune saghe parlano di gruppi di berserker con dodici membri dove coloro che desideravano entrare a farne parte dovevano attraversare un combattimento (rituale o reale). Alcuni berserk cambiavano i loro nomi in björn o biorn, come riferimento all'orso. Il soprannome che adottavano e la loro inaudita ferocia in battaglia generò infatti una leggenda secondo la quale essi si trasformassero letteralmente in enormi orsi mannari durante la battaglia e che non potessero essere sconfitti (in quanto ignoravano il dolore) senza ricorrere all'asportazione di parti vitali (quali cuore o testa).

La terribile reputazione di queste bande, e la loro apparizione sul campo di battaglia aveva certamente un grande effetto demoralizzante sui nemici. I berserker combattevano incoscientemente e con forza incredibile. Entravano in questa rabbia berserker prima delle battaglie: sbattevano le loro armi sui loro elmetti e scudi, mordevano gli scudi e ululavano. Si diceva che fossero immuni al dolore (o addirittura alle armi). Anche gli alleati tuttavia stavano attenti, perché i berserker, nella loro selvaggia furia omicida, potevano decidere di saccheggiare un villaggio amico da soli e violentare le donne.

Snorri Sturluson parla di berserker nella Saga di Egil, nella Saga di Hrolf e nella Saga di Yngling. Molte saghe descrivono i berserker come malvagi che uccidono, rubano e saccheggiano. Erik il Rosso era forse un berserker.

Harald Finehair, fondatore del regno di Norvegia, usava i berserker come truppe d'elite. La Saga di Grettir narra che questi guerrieri erano conosciuti come ulfheddin o "mantello di lupo", poiché indossavano le pelli di questo animale.

Molti sovrani nordici usavano i berserker come parte del loro esercito o come guardia del corpo. Può essere che alcuni di questi guerrieri avessero l'organizzazione e i rituali dei berserk, oppure che usassero il nome come sinonimo di ferocia: difficilmente un re avrebbe accettato dei maniaci omicidi come uomini fidati.

Nel 1015 re Erik di Norvegia bandì i berserker. La legge cristiana li bandì come pagani. Nel 1100 i berserker organizzati erano spariti.

Si dice che i berserker in battaglia indossassero pelli d'orso, pellicce folte che li avrebbero protetti. La venerazione dell'orso non era rara fra i Germanici del nord. "Posseduti" dallo spirito dell'orso, ritenevano di averne la forza e la ferocia, e di poterne assumere l'aspetto. Probabilmente hanno ispirato il personaggio di Beorn ne Lo Hobbit di Tolkien.

Anche alcuni guerrieri nordici dell'impero Bizantino seguivano rituali di venerazione dell'orso.

[modifica] Teorie moderne sulla berkserkerganga

I sostenitori della teoria delle droghe parlano di ergotismo o di uso di funghi allucinogeni; non si esclude che anche lo stato di ebbrezza alcolica avrebbe potuto funzionare; è altresì possibile che i berserker entrassero in questa furia tramite particolari processi psicologici - rituali e danze, per esempio. Secondo il Saxo Grammaticus, inoltre, bevevano sangue di orso o lupo.

L'ira berserk - detta anche berserkerganga - poteva anche giungere nel mezzo del lavoro quotidiano. Incominciava con un tremolio, il battere dei denti e una sensazione di freddo nel corpo. La faccia si gonfiava e cambiava colore. Seguiva una grande rabbia, l'ululare ed una grande propensione alla rissa. Quando la rabbia si esauriva, il berserker era completamente stremato, anche per diversi giorni. Secondo le saghe, molti dei loro nemici ne approfittavano per ucciderli in questi momenti di debolezza.

Secondo il professore statunitense Jesse L. Byock, questa rabbia potrebbe anche essere stata causata dalla malattia di Paget. La crescita incontrollata delle ossa del teschio poteva causare una pressione dolorosa sulla testa. Come prova, menziona le teste grosse e sgradevoli di Egill Skallgrímsson nella Saga di Egil. Altre possibilità sono epilessia e isteria.

Nell'inglese moderno è diffuso il detto "to go berserk", che indica il perdere completamente il controllo, proprio come questi feroci guerrieri.