Zhang San Feng
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Zhang San Feng (cinese: 張三丰, pinyin: Zhāng Sānfēng, Wade-Giles: Chang San Feng) fu un famoso monaco taoista cinese esperto di arti marziali e agopuntura, nato intorno al 1270 d.C. durante la dinastia Song. Se ne tramanda l'immagine di un uomo alto due metri, errabondo per le montagne con un vestire dismesso. Praticò per parecchio tempo lo stile del tempio Shaolin (Shaolinquan) in Cina.
[modifica] La storia
Zhang era ossessionato dalle arti marziali e voleva disperatamente inventare un sistema marziale basato sulle sue conoscenze del corpo e dell’energia (Qi). Inventò il suo sistema, basato sul taoismo, quando aveva circa 30 anni, all’inizio del 1300, come un'espressione corporea di questa filosofia.
Zhang e due dei suoi amici agopuntori cercarono di scoprire quali effetti si sarebbero ottenuti stimolando i punti di pressione con l'agopuntura in modo non convenzionale. Essi già sapevano, perché avevano provato o per errore, che se certi punti venivano punzecchiati troppo o se l’ago veniva spinto troppo in profondità, che le persone potevano ammalarsi a causa della stagnazione del Qi e che questo squilibrio poteva portare perfino alla morte. Zhang San Feng cercava un approccio ancor più scientifico per sapere esattamente come reagiva ogni parte del corpo se veniva colpita, sottoposta a torsione o schiacciata violentemente e cosa ancora più importante, come reagivano altri punti se usati in sequenza sul sistema energetico del corpo.
Cercarono quindi di sperimentare queste conoscenze su prigionieri vivi, corrompendo i carcerieri per procurarsi le cavie per la loro sperimentazione. Si deve tenere presente che in quel periodo storico, in Cina, i prigionieri venivano trattati senza alcun rispetto, ed era usuale che venissero venduti a chi offriva un giusto compenso. Sappiamo che l’arte mortale del Dim-Mak (Punto mortale) è frutto di questi esperimenti condotti da Zhang San Feng.
Zhang San Feng non voleva che le sue scoperte finissero in mano ad altre persone che potevano utilizzare questo eccellente sistema di manipolazione del Qi contro di lui o i suoi amici, inoltre non voleva che altri si vantassero di aver inventato un sistema così eccellente, quindi Zhang San Feng iniziò a codificare questa serie di movimenti che avrebbero agito come un’enciclopedia per insegnare ai suoi figli, agli studenti più bravi e alle generazioni future, ciò che ogni punto del corpo rappresentava nell’arte del combattimento.
Nel monastero del monte Wudang, Zhang scoprì che aveva bisogno di molte serie di movimenti per descrivere i vari gruppi di punti nel corpo ed inoltre capì esattamente quali movimenti agivano sui meridiani e conseguentemente su quali organi.
La prima combinazione contemplava 13 movimenti o posizioni fondamentali in un esercizio non continuo:
- 8 come i trigrammi che definiscono, secondo il taoismo, i movimenti della natura,
- 5 come gli elementi in cui secondo il taoismo la natura si suddivide.
Ciò che progettò alla fine era una serie di 12 successioni di movimenti chiamate forme (in cinese: tao lu 套路, in giapponese: kata 型). Ogni serie era studiata per lavorare prevalentemente su un solo meridiano di agopuntura, come per esempio il meridiano della milza che agisce sull’umore. Ogni serie lavorava su tutti i 12 meridiani di agopuntura più importanti e sugli 8 meridiani extra; in ogni caso, ognuna delle 12 forme ha un azione principale su un meridiano. Zhang arrivò fino al punto di comprendere non solo su quale organo o meridiano la forma agiva, ma anche alla relazione che aveva con lo stato emotivo prodotto da ogni serie.È così che oggi abbiamo la sua sesta forma che agisce sul nostro Io interiore e a volte può far muovere o riemergere emozioni indesiderate. Agisce in particolare sul cuore e quando è eseguita in modo corretto, ha un effetto sorprendente sulle emozioni e può aiutare a risolvere problemi sommersi anche da anni.
Uno degli studenti più bravi di Zhang San Feng, Wang Tsung-yeuh era uno studioso e trascrisse ciò che aveva imparato. Questo trattato fu tenuto segreto e tramandato solo all’interno della sua famiglia. Fortunatamente, secondo alcuni studiosi, un giorno questo documento venne casualmente ritrovato da un uomo chiamato Yang Luchan, conosciuto come il fondatore del Taijiquan stile Yang.
[modifica] Il mito
Una leggenda popolare racconta che ancora bambino Zhang San Feng fu mandato nel monastero buddhista di Shaolin dai genitori, molto poveri, per farlo monaco. A quindici anni lasciò il monastero in cerca di nuovi maestri. Incontrò l'immortale divino Drago di Fuoco che gli insegnò l'arte taoista di raccogliere, coltivare e far circolare il soffio vitale. Il suo aspetto mutò: la testa simile a quella di una tartaruga, le ossa leggere di una grù, crebbero le orecchie e gli occhi scintillarono. Qualunque fossero le condizioni climatiche indossava un vestito di canapa e sandali di paglia.
Senza mai fermarsi errò fra le montagne, rifugio degli eremiti taoisti, dove dormì per un mese intero presso il monastero dell'Altare d'Oro senza mai svegliarsi. Così lo infilarono in una bara ma si levò prima che la chiudessero. Ormai indifferente alla fame e alla sete si ritirò in meditazione in una capanna che si costruì in un antico boschetto. Da lì un giorno vide una gru e un serpente sfidarsi e fu assalito dall'idea di realizzare uno stile di lotta che combinasse le caratteristiche di vari animali. Si impegnò in questo intento fino a che guardando in fondo ad una valle sulle montagne del Wudang vide delle foglie che venivano sollevate in una spirale dal vento e guardando in cielo vide vorticose nuvole intorno i picchi.
Fu allora che capì che non doveva puntare alle capacità degli uomini e degli animali ma invece alla forza del Tao per realizzare un'arte marziale che dissolvesse, dirottasse e assorbisse le forze opposte senza tentare di sottometterle e conquistarle. Così costruì un eremo sulle montagne del Wudang dove sviluppò le 12 forme marziali.
[modifica] Bibliografia
- Erle Montaigue - Vecchio stile Yang
- Eva Wong - La stanza celeste, fiabe dei maestri taoisti - Oscar Mondadori 2002: ISBN 8804501324
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