Tupac Shakur
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Tupac Amaru Shakur | ||
Nazionalità | Stati Uniti | |
Genere | Hip Hop Rap |
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Periodo attività | 1991 - 1996 | |
Album pubblicati | 13 | |
Studio | 11 (5 postumi) | |
Live | 0 | |
Raccolte | 2 (postume) | |
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Tupac Amaru Shakur (Serpente lucente riconoscente a Dio) (New York, 16 giugno 1971 – Las Vegas, 13 settembre 1996) è stato un rapper e attore statunitense.
Artista hip hop/rap di grande successo tanto da essere considerato uno dei pilastri del genere nonostante la sua prematura scomparsa, nella sua carriera ha utilizzato anche gli pseudonimi 2Pac, Pac e Makaveli.
Indice |
[modifica] Biografia
[modifica] L'infanzia e l'adolescenza
Lesane Parish Crooks (cui a sei anni verrà dato il nome Tupac Amaru, dal capo Inca Tupac Amaru II che nel diciottesimo secolo guidò la resistenza contro gli spagnoli) è nato il 16 Giugno 1971 a New York, Bronx da Afeni Shakur, membro delle Pantere Nere. Afeni era in galera per aver messo una bomba mentre era incinta di Tupac e rischiava una condanna a trenta anni; ma difendendosi da sola, senza avvocati, respinse le accuse e fu rilasciata un mese prima che Tupac nascesse.
Shakur disse "I never knew where my father was or who my father was for sure" (Non ho mai saputo con certezza dove fosse mio padre né chi fosse) ma nel '94 lo venne a sapere. Anche il suo padrino, Geronimo Pratt, era una Pantera Nera, e tra le più importanti. Il suo patrigno, Mutulu Shakur, marito di Afeni, fu condannato a 60 anni di carcere.
Gran parte della crescita di Tupac ruotò attorno alla filosofia delle Pantere Nere. Vivendo in condizioni di povertà, Tupac, con la madre e la sorellastra, dovette frequentare ripari per barboni e posti vari per rimanere nella zona di New York. Di conseguenza, conservò poche amicizie e si dedicava piuttosto alla composizione di poesie e scriveva un diario per tenersi occupato. A dodici anni, Shakur si unì a una compagnia teatrale di Harlem e recitò come Travis in A Raisin in the Sun.
All'età di quindici anni, si trasferì con la madre a Baltimora, nel Maryland, dove fu accettato nella Baltimore School for the Art. Tupac "amava le [sue] lezioni" ed ebbe l'opportunità di studiare teatro, ballo e altre arti. Già a quell'età Shakur esprimeva apertamente le sue opinioni sulla eguaglianza razziale. I suoi insegnanti lo ricordavano come uno studente molto dotato; era un lettore avido, che studiava libri sulle religioni orientali e addirittura interi volumi di enciclopedia. Si guadagnò inoltre il rispetto dei ragazzi di Baltimora con il suo atteggiamento da duro e compose in questo periodo il suo primo pezzo rap a Baltimora firmato con il nome di "MC New York". La canzone trattava del problema delle armi da fuoco e del loro controllo ed era stata ispirata dall'uccisione di un suo amico stretto.
Due anni dopo, Afeni mandò Tupac a vivere con un amico di famiglia a Marin City, in California. Tupac descriveva questo trasferimento da Baltimora e dalla scuola delle arti come "quando ho abbandonato la vita normale". Egli mostrò una forte avversione e uno scarso rispetto per l'applicazione delle leggi, e fu occasionalmente rimproverato per aver tenuto troppo alto il volume della musica che ascoltava. Nell'agosto del 1988 il patrigno di Shakur, Mutulu, fu condannato a sessant'anni di galera per rapina a mano armata, dopo essere stato per diversi anni nella lista dei 10 Most Wanted dell'FBI.
Shakur presto si trasferì assieme ad un vicino, provando a sostenersi spacciando droga ma, lui stesso lo racconta in più occasioni, gli stessi spacciatori lo scoraggiavano nel continuare, quelle stesse persone furono quelle che più lo aiutarono sostenendolo, permettendogli di allargare i suoi interessi nel campo della musica rap (dalla canzone "dear mama": i hung around with the thugs, and even though they sold drugs, they showed a young brother love). Divenne amico di Ray Luv, e assieme fondarono un gruppo rap denominato Strictly Dope. I loro spettacoli nel quartiere fecero ottenere buoni consensi a Tupac e gli valsero una audizione con Shock G. della Digital Underground.
Nel 1990 Shakur diventò secondo rapper, da affiancare a compagni più famosi, e ballerino per la Digital Underground. Mentre la sua abilità nel rap migliorò velocemente, i suoi testi non erano degni di nota ed egli era giudicato in modo ambivalente per la sua tendenza verso atteggiamenti da divo e per la sua personalità, a tratti violenta. Shakur apparve per la prima volta in un disco nel 1991, in This is an EP della Digital Underground, e in seguito in Sons of the P, sempre pubblicato dalla Digital Underground.
[modifica] L'ascesa verso la fama
Alla fine del 1991, il ventenne Shakur ascese nell'Olimpo della fama con il suo acclamato album 2Pacalypse Now; anche se prodotto con l'aiuto della sua crew alla Digital Underground, lo scopo dell'album era dimostrare il suo talento individuale. Tupac si guadagnò il plauso del pubblico per la sua abilità nel mixaggio di tracce contenenti forti messaggi individuali, che esprimevano per esempio il suo rispetto per madri nere sole ("Brenda's got a Baby" e "Part Time Mutha"). Molte delle canzoni trattavano dei problemi legati al razzismo e della vita nel ghetto.
L'album ebbe un ottimo successo, grazie anche al passaparola tra i giovani, ottenendo il disco d'oro, e Brenda's Got a Baby fu una presenza stabile nella Top 30 dell'R&B. Mentre Shakur sosteneva che il suo album voleva descrivere i problemi che i giovani di colore dovevano affrontare, esso conteneva anche molte immagini di violenza da parte e contro la polizia. 2Pacalypse Now attrasse su di sé rapidamente la critica pubblica, in particolare dopo che un giovane che aveva ucciso un agente di polizia del Texas dichiarò di essere stato ispirato dall'album. L'ex-vice presidente Dan Quayle, come parte della sua zelante campagna per la moralità, denunciò pubblicamente l'album come qualcosa che non doveva avere "alcuno spazio nella nostra società".
Assieme alla fama, per Shakur giunsero una serie di problemi con la legge che complicarono ulteriormente la sua immagine pubblica. Prima di iniziare la sua carriera discografica, Tupac aveva la fedina penale pulita. A Oakland, nell'ottobre del 1991, Tupac venne fermato da due agenti per un presunto attraversamento della strada senza badare al traffico e quindi pericoloso. Quando disse ai poliziotti "fuck y'all" (fottetevi tutti), venne afferrato per la gola, picchiato e la sua testa venne sbattuta sull'asfalto. Di conseguenza, intentò una causa per dieci milioni di dollari contro il dipartimento di polizia di Oakland, con cui giunse poi ad un accordo per un risarcimento di $42.000.
In seguito, nel 1992, venne arrestato dopo essere stato coinvolto in una rissa al Festival all'aperto di Marin City, che culminò con la morte di un bambino di 6 anni colpito da una pallottola vagante; le accuse contro di lui furono ritirate dopo che Shakur giunse ad un accordo con i genitori del bambino.
Nell'ottobre del 1993, Shakur incontrò per caso due poliziotti fuori servizio che secondo lui stavano importunando e perseguitando un guidatore nero sul bordo di una strada di Atlanta. Shakur venne coinvolto in una rissa con i due poliziotti, a cui sparò (ad uno in una gamba, all'altro nelle natiche). Dovette affrontare delle accuse molto gravi, finché venne fuori che durante l'incidente entrambi i poliziotti erano ubriachi e stavano utilizzando armi sottratte da un armadietto contenente prove giudiziarie. Le accuse contro Shakur furono quindi anche in questo caso ritirate.
Il successivo album di Shakur, Strictly 4 My N.I.G.G.A.Z ottenne il disco di platino e includeva le hit I Get Around e Keep Ya Head Up, canzoni che esemplificavano la descrizione che Tupac faceva di sé stesso, come una figura contemporaneamente violenta, passionale e dura, ma comprensiva e compassionevole. Keep Ya Head Up fu notata in particolare per il suo messaggio rivolto al rispetto delle giovani donne nere, in opposizione alla critica verso gli uomini che non le rispettavano.
Tupac formò il gruppo Thug Life con un paio di suoi amici, fra i quali Big Syke, Macadoshis, il suo fratellastro Mopreme e Rated R. Il gruppo pubblicò il suo primo album Thug Life: Volume 1 per la Interscope nel 1995 con un moderato successo, e fu salutato come esempio di "rapper socialmente consapevoli". La forza dei testi del gruppo si doveva senza dubbio a Tupac e infatti i suoi componenti ebbero scarso successo dopo la sua morte. Uno dei molti tatuaggi di Tupac era la scritta "THUGLIFE" sull'addome (che tuttavia significa The Hate U Give Little Infants Fuck Everybody).
[modifica] Rivalità e inimicizie
Durante la sua vita, Shakur si fece diversi nemici. L'inimiciza più famosa di tutte fu probabilmente quella con The Notorious B.I.G. e la sua corte alla Bad Boy Records. I due erano in origine grandi amici quando Biggie era ancora uno sconosciuto. Dopo la rapina, tuttavia, Tupac accusò pubblicamente Biggie, Puff Daddy, e Andre Harrell di aver avuto una parte nel tentativo di ucciderlo.
Mentre Shakur era in prigione, si arrabbiò molto per i commenti denigratori di Biggie e Puffy nei suoi confronti sul giornale Vibe. Dopo tutti i suoi problemi legali, Tupac affermò di "voler uscire dal gioco [del rap]", ma le frasi di Biggie gli fornirono l'ispirazione per tornare e vendicarsi di lui.
Mentre stava girando Poetic Justice assieme a Janet Jackson, Tupac creò involontariamente un caso quando si rifiuto di fare il test sull'AIDS, ritenuto un prerequisito per una scena d'amore con Janet. Shakur sostenne che altri uomini avevano girato scene di quel tipo con Janet sul palco prima di lui, senza aver fatto il test, per cui non ne vedeva la necessità. Tuttavia, Janet se la prese e non gli parlò più subito dopo la fine delle registrazioni. Shakur si scusò più tardi con lei nella canzone I Got My Mind Made Up, a cui collaborarono Method Man, Redman, Kurupt e Daz. D, nei versi "Lyrics motivate the planet / Forgive me Janet" (I testi motivano il pianeta, perdonami Janet).
Come parte della faida che andava avanti tra Tupac e il suo ex-amico Biggie, Pac si vantò in "Hit 'Em Up" di aver dormito con la moglie separata di Biggie, Faith Evans. Dopo la morte di Biggie, sei mesi dopo quella di Shakur, Faith e Puffy pubblicarono un singolo di grande successo "I'll Be Missing You" in memoria di Biggie.
Oltre alle sue inimicizie alla Bad Boy Records, Shakur sospetteva che il suo ex-amico Stretch (vero nome Randy Walker) fosse stato coinvolto nella celebre rapina allo studio di registrazione. Il 30 novembre 1995, esattamente un anno dopo quell'episodio, Walker venne freddato a Queens, quartiere di New York.
Pac ebbe anche qualche contrasto minore con Dr. Dre, che fu per un po' il produttore in-house della Death Row. Pac sosteneva che Dre non facesse nulla alla Death Row e si prendesse il credito sul lavoro di altre persone. Inoltre, Shakur si infuriò quando Dre si rifiutò di venire a testimoniare in difesa del suo amico, Snoop Doggy Dogg, in un processo. Oltre a ciò, Shakur in alcune tracce esprime la convinzione che Dre fosse gay, cosa che fu ribadita anche da Suge Knight nel documentario Thug Immortal.
Shakur ebbe qualche contrasto minore con LL Cool J, che giudicava un wannabe thug, un tipo che voleva sembrare un duro, e che si era fatto produrre un album da Puff Daddy. Shakur criticò anche i Mobb Deep per averlo insultato in un concerto, e rimarcò la loro bassa statura nella controversa traccia Hit 'Em Up, con il verso "Ain't one of you niggahs got sickle cell or something?". Dopo la morte di Tupac, i Mobb Deep cambiarono opinione, mostrando apparentemente rispetto per lui.
Guarda Rivalità nel mondo hip hop per ulteriori informazioni.
[modifica] Una fine problematica
In dicembre, Tupac Shakur venne accusato di violenza sessuale su una donna nella sua camera di albergo. Secondo la sua testimonianza, egli incontrò una ragazza sua ammiratrice in un club, Nell's, la quale venne descritta dal rapper come desiderosa di "altro oltre che di conoscerlo". Ella fece sesso orale con lui sulla pista da ballo prima che Shakur la portasse nella sua stanza. La notte seguente, la ragazza andò da lui prima di uno spettacolo già programmato, e gli stava facendo un massaggio nella stanza di albergo. Alcuni amici che erano con lui quella notte interruppero la coppia, volendo godersi anche loro le attenzioni della donna. Shakur sostenne di aver lasciato la stanza disgustato e di essersene andato a schiacciare un pisolino. La ragazza, in disaccordo con la sua testimonianza, lo accusò di aver incoraggiato i tre uomini, tirandole i capelli, e di sodomia. Il 7 febbraio 1995, Shakur fu condannato a 4 anni e mezzo di prigione per le accuse di violenza sessuale, nonostante avesse negato con veemenza di aver compiuto alcun crimine.
Poco prima dell'annuncio del verdetto, durante un apparente tentativo di rapina fuori da uno studio musicale a New York, qualcuno sparò cinque volte a Shakur. Tupac ricordò il fatto in un intervista fatta poco dopo per Vibe. Nella notte del 30 novembre 1994, egli si trovava con il fidato amico Stretch, il manager Freddie Moore, e un altro amico; arrivarono allo studio per fare delle registrazioni per un conoscente, Booker, del quale il rapper non si fidava affatto. Quando entrarono nello studio, Tupac ebbe dei sospetti su due uomini di colore sulla trentina, entrambi vestiti con tenute militari da fatica e che sembravano non essere consapevoli della sua presenza. Notò inoltre che era meno prudente nei loro confronti di quanto avrebbe dovuto essere, poiché "had just finished smoking chronic" (aveva appena smesso di fumare marijuana). Shakur credette semplicemente che fossero della security di Biggie (The Notorius B.I.G.), con cui era ancora in rapporti di amicizia in quel periodo.
I due uomini, che Shakur descrisse come apparentemente di New York, si avvicinarono a lui con pistole 9mm identiche, e obbligarono lui e i suoi amici a distendersi sul pavimento. La loro aggressione si concentrò quasi esclusivamente su Tupac, anche se minacciarono di sparare anche a Stretch. Spararono solo a Tupac, per un totale di cinque volte mentre egli fingeva di essere morto sul pavimento e lo derubarono anche di gioielli d'oro del valore di migliaia di dollari che indossava in quel momento.
Fu trascinato in un ascensore e portato per sicurezza al piano superiore, dove lo stavano aspettando i suoi all'epoca amici Biggie, Puffy, Little Caesar e altri. Shakur disse che i suoi amici si comportavano in modo molto strano, quasi come se fossero sorpresi che fosse ancora vivo. Le sue prime parole dopo aver realizzato quanto gravi fossero le sue ferite, essendo stato colpito alla testa e ai testicoli, furono "Oh shit. Roll me some weed." (O, merda. Rollami un po' di erba.)
Miracolosamente, sopravvisse e pochi giorni dopo lasciò l'ospedale contro l'opinione dei dottori, perché si sentiva perseguitato dalle telefonate e dai dottori. Si presentò poco tempo dopo in tribunale su una sedia a rotelle per ascoltare il verdetto sull'accusa di violenza sessuale.
Shakur iniziò a scontare la sua pena già nella seconda parte di quel febbraio. Poco dopo, venne pubblicato il suo album, più volte disco di platino, Me Against the World. Shakur era l'unico artista con un album al numero 1 delle classifiche pur essendo rinchiuso in prigione. In questo periodo egli sposò Keisha Morris, sua fidanzata già da diverso tempo; ebbe inoltre tempo di leggere molto, effettuando ricerche sulle opere di Niccolò Machiavelli, e scrisse addirittura una sceneggiatura intitolata Live 2 Tell (Vivere per raccontare).
In ottobre, dopo quasi otto mesi di carcere, Shakur fu rilasciato sulla parola, in gran parte grazie all'aiuto del capo della Death Row Records, Suge Knight. Suge pagò una cauzione di 1,4 milioni di dollari per il rapper, il quale in cambio fu obbligato a pubblicare tre album per la Death Row. Tupac non si era pentito, e anzi crebbe ancora in lui la rabbia e l'amarezza nei confronti delle autorità, che sono ben visibili nella sua musica.
Subito dopo il suo rilascio, Shakur iniziò a lavorare sul suo successivo album. Nel 1996, pubblicò il suo quarto lavoro da solista, All Eyez on Me. Era il primo doppio album con materiale originale nella storia dell'hip hop. Vendette oltre 9 milioni di copie and è considerato da molti tra i migliori album di sempre del genere.
Continuò poi le sue prolifiche registrazioni, nonostante i problemi incombenti alla Death Row, dato che Dr. Dre abbandonò il posto come house producer e Suge Knight venne coinvolto sempre di più in attività illegali.
L'ultimo album creato da Shakur mentre era ancora in vita fu The Don Killuminati: The 7 Day Theory. Pubblicato due mesi dopo la sua morte, è un album solenne e scuro, in molte tracce del quale la propria morte viene prevista. Si dice che l'intero album sia stato composto in soli sette giorni, mentre la canzone più famosa di esso, "Hail Mary", pare sia stata creata in mezz'ora. Le vendite dell'album furono superiori ai cinque milioni di copie.
Al momento della sua morte, Tupac si stava costruendo una carriera di attore. John Singleton scrisse il film Baby Boy pensando proprio a lui come attore protagonista, ma il rapper morì prima dell'inizio delle registrazioni. Venne poi sostituito con Tyrese Gibson, e il film uscì nelle sale nel 2001, cinque anni dopo la morte di Shakur. Nel periodo 1991-1996, Tupac recitò in 7 film, fra i quali Juice, acclamato dalla critica, Poetic Justice con Janet Jackson, e Gridlock'd con Tim Roth. Avrebbe dovuto inoltre essere il protagonista in "Menace II Society" dei fratelli Hughes, ma venne sostituito da Larenz Tate dopo aver aggredito i registi.
[modifica] La morte
Shakur venne colpito a morte da dei proiettili sparati da una Cadillac in corsa a Las Vegas, in Nevada, il 7 settembre 1996, dopo aver assistito a un combattimento di boxe tra Mike Tyson e Bruce Seldon. Morì dopo sei giorni di intensa agonia nell'Ospedale dell'Università del Nevada per le conseguenze delle ferite riportate, alle ore 4:03. Era il 13 settembre 1996, aveva solo 25 anni. Si disse che precedenti episodi di violenza avevano creato un forte antagonismo tra di lui e altri rapper della East Coast (in particolare Notorious B.I.G.), generati dal gangsta rap.
La polizia metropolitana di Las Vegas e la polizia di Compton, sebbene non abbiano mai risolto ufficialmente il caso, conclusero che Shakur era stato colpito dai Crips (una delle più celebri gang della zona di Los Angeles) di Southside dopo il combattimento di Tyson. Alcune ore prima, Tupac era stato coinvolto in una rissa tra l'entourage della Death Row, composto in gran parte da Bloods (altra celebre gang di L.A., rivale dei Crips) e un Crip di Southside Crip di nome Orlando Anderson nella hall dell'Hotel MGM dopo il match Tyson-Seldon. Shakur aveva iniziato a fare a botte quando avevo notato il ventunenne "Baby Lane" Anderson, che aveva picchiato un paio di settimane prima una delle sue guardie del corpo in un centro commerciale, che bighellonava nella hall. Anderson e altri furono in seguito sentiti dalla polizia in relazione all'omicidio, anche se non venne mai fatto il nome pubblicamente di alcun sospetto.
Va notato a questo proposito che Shakur e la crew alla Death Row si affidavano in genere a membri della gang Bloods per la loro sicurezza, mentre Biggie e quelli della Bad Boy si affidavano a membri dei Crips quando venivano in California. Una inchiesta del Las Vegas Times, pur non affermando quali fossero le fonti all'interno delle gang, concluse che Biggie (che era pure in città per il match) si offrì di pagare i Crips in cambio della morte di Shakur. La "Compton Gang Unit" notò che, ritornati a Compton, i Crips si vantarono dell'omicidio commesso. La polizia di Compton fu in definitiva molto delusa dalla mancanza di iniziativa dimostrata dalla polizia di Las Vegas nelle indagini sull'uccisione del rapper.
Yafeu "Kadafi" Fula, amico di infanzia di Shakur, oltre che membro degli Outlawz, era nella colonna di auto quando iniziò la sparatoria e disse alla polizia che forse avrebbe potuto identificare gli assalitori. Venne però ucciso poco tempo dopo nel New Jersey.
Il precedente tentativo di rapina aveva convinto il rapper a cercare una protezione esterna, per cui aveva assunto delle guardie del corpo dopo essere uscito di galera nell'ottobre 1995. Era noto inoltre che indossava sempre un giubbotto antiproiettile in pubblico. Perché non lo portasse in quella notte fatale rimane tuttora un mistero.
Le teorie sulla cospirazione riguardo alla sua morte fioccarono: gli argomenti più gettonati furono che egli inscenò la sua finta morte, che la sparatoria fosse stata opera del governo, che Suge Knight aveva organizzato l'omicidio, oppure che ad essere coinvolto fosse Biggie.
Queste le deboli prove riportate a favore di alcune di queste teorie: l'ultimo album di Shakur prima della morte fu The Don Killuminati: The Seven Day Theory. La copertina lo ritrae crocifisso, in un ambiente fiabesco; fu registrato con lo pseudonimo di "Makaveli", una allusione all'italiano Machiavelli il quale suggeriva di mettere in scena una falsa morte così da sviare i nemici. Il produttore esecutivo fu misteriosamente indicato come "Simon", invece che Suge Knight; infine, con le lettere del titolo The Don Killuminati: The Seven Day Theory è possibile comporre la frase "Ok on tha 7th u think I'm dead yet I'm really alive" (Va bene, il 7 crederai che io sia morto invece io sono proprio vivo).
Il numero sette inoltre ricorre più volte nell'episodio della morte di Tupac. Per esempio, gli spararono il 7 settembre, con cinque pallattole su dodici che raggiunsero il bersaglio e al momento della sua morte erano le 4:03 di mattina.
L'artista era inoltre noto per fare numerose allusioni alla propria morte nella sua musica, e addirittura si rappresentò nel video di "I Ain't Mad At Cha" come un angelo in paradiso.
Coloro che lo conobbero personalmente, trovano l'idea che egli sia ancora vivo tutta da ridere. Infatti, i molti che ritenevano che sarebbe tornato dopo sette anni, nel settembre 2003 quindi, rimasero ovviamente delusi.
Anche se molti sperarono che la morte di Shakur avrebbe aiutato a fermare l'eterno dualismo tra East Coast e West Coast, il suo rivale Notorious B.I.G. venne ucciso in circostanze molto simili circa sei mesi dopo. A peggiorare ulteriormente la situazione, giunse la notizia della morte di Orlando Anderson, colui che più tardi fu ritenuto il sospetto assassino, il quale nel marzo 1997 venne ammazzato in una sparatoria tra gang non legata alla morte di Tupac.
Stranamente, Shakur ha pubblicato più canzoni dopo la morte che da vivo. Nonostante le cospirazioni, Shakur si dedicava con grande passione al suo lavoro durante la breve carriera. Shock G ricordo con affetto che Pac trascorreva giornate intere in studio, bevendo cognac Hennessy, fumando marijuana e sperimentando nuove basi e testi. Gran parte del suo lavoro fu esaminato e editato dopo la sua morte. La sua musica viene ancora pubblicata e attivamente mixata in giro per il mondo.
Shakur spiegò dopo essere stato scarcerato di aver in mente progetti elevati per il futuro, fra i quali l'uscita dalla scena rap con la pubblicazione di album di alta qualità, profondi, ogni più o meno cinque anni. Pac desiderava anche dare alla comunità molte più iniziative, quali per esempio una Little League (Piccola serie) per incoraggare i bambini neri a rimanere sulla retta via. Iniziò un progetto preliminare di nome "The Underground Railroad" che puntava a tenere lontani dalla droga i giovani coinvolgendoli nella musica. Anche se non visse abbastanza per realizzare questi sogni, la madre Afeni sta attualmente cercando di portare avanti il suo lavoro raccogliendo denaro destinato a un Centro per le Arti.
Il 14 novembre 2003, arrivò nelle sale cinematografiche un documentario sul rapper dal titolo Tupac: Resurrection; girato sotto la supervisione di Afeni Shakur, è narrato interamente dalla voce di Tupac, presa da materiale archiviato. Gli incassi saranno destinati a un fondo di solidarietà creato da Afeni. Negli ultimi tempi è stata perfino creata una linea di vestiti basata sulla figura di Shakur, la "Makaveli Branded".
[modifica] Discografia
- 2Pacalypse Now (1991)
- Strictly 4 My N.I.G.G.A.Z. (1993)
- Thug Life: Thug Life Vol. 1 (1994)
- Me Against the World (1995)
- All Eyez on Me (1996)
- Makaveli: The Don Killuminati: 7 Day Theory (1996)
- R U Still Down? (1997)
- 2Pac's Greatest Hits (1998)
- Still I Rise (1999)
- The Rose that Grew from Concrete (raccolta di liriche, 2000)
- Until the End of Time (2001)
- Better Dayz (2002)
- Tupac Resurrection OST (2003)
- 2Pac Live (live, 2004)
- Loyal to the Game (2004)
- The Rose, Vol. 2 (raccolta di liriche, 2005)
- Live at the House Of Blues (live, 2005)
[modifica] Filmografia
- Nient'altro che guai (Nothing But Trouble) (1991), regia di Dan Aykroyd
- Juice (1992), regia di Ernest Dickerson
- Poetic Justice (1993), regia di John Singleton
- Above the Rim (1994), regia di Jeff Pollack
- Bullet (1996), regia di Julien Temple
- Gridlock'd (1997), regia di Vondie Curtis-Hall
- Istinti criminali (Gang Related) (1997), regia di Jim Kouf
- Biggie & Tupac (2002), regia di Nick Broomfield - documentario, filmati d'archivio
- Tupac: Resurrection (2003), regia di Lauren Lazin - documetario, filmati d'archivio
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Tupac Shakur
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) 2pac2K.de Bio
- (EN) All Music Guide
- (IT) Sito in italiano su Tupac
- (EN) (IT) Scheda dell'Internet Movie Database (su Tupac attore)
Discografia | ||
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Albums, EPs, Raccolte: 2Pacalypse Now - Strictly 4 My N.I.G.G.A.Z. - Thug Life: Thug Life Vol. 1 - Me Against the World - All Eyez on Me - Makaveli: The Don Killuminati: 7 Day Theory - R U Still Down? - 2Pac's Greatest Hits - Still I Rise - The Rose that Grew from Concrete - Until the End of Time - Better Dayz - Tupac Resurrection OST - Tupac Resurrection OST - 2Pac Live - Loyal to the Game - The Rose, Vol. 2 - Live at the House Of Blues | ||
Filmografia | ||
Nient'altro che guai - Juice - Poetic Justice - Above the Rim - Bullet - Gridlock'd - Istinti criminali - Biggie & Tupac - Tupac: Resurrection | ||
Voci correlate | ||
A.D.O.R. - West Coast hip hop - Gangsta rap - Thug Life | ||
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