Web Analytics
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions Storia della Germania dal 1945 - Wikipedia

Storia della Germania dal 1945

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Questo articolo è parte della serie
Storia della Germania.

Franchi
Sacro Romano Impero
Confederazione Tedesca
Impero Germanico
Repubblica di Weimar
Germania Nazista
Storia della Germania dal 1945

Dopo l'inizio della Guerra Fredda, e a seguito della sconfitta tedesca nella seconda guerra mondiale, la Germania è stata divisa in due per circa 40 anni, divenendo il punto focale dei due blocchi contrapposti ad est e a ovest. Solo nel 1990, a seguito di un accordo fra i due Stati, le Provincie orientali si sono costituite in Länder accedendo poi, il 3 ottobre, alla Repubblica Federale di Germania e provocando al tempo stesso la scomparsa della Repubblica Democratica Tedesca.

  • Storia della Germania Est
  • Storia della Germania Ovest

Indice

[modifica] La Germania dal 1945 al 1949

La Germania occupata nel 1945
Ingrandisci
La Germania occupata nel 1945

Alla Conferenza di Potsdam dell'agosto 1945, dopo la resa incondizionata della Germania, avvenuta l'8 maggio 1945, gli Alleati divisero la nazione in quattro zone di occupazione militare: francese a sud-ovest, britannica a nord-ovest, statunitense a sud e russa ad est. I territori ad est della Linea Oder-Neisse (Prussia orientale, Pomerania orientale e Slesia) vennero tolti alla Germania e posti sotto amministrazione sovietica e polacca, spostando a tutti gli effetti la Polonia verso ovest. Queste amministrazioni erano state originariamente concepite per durare fino alla firma finale di un trattato di pace, cosa che comunque non avvenne fino al 1990. Si concordò anche un trasferimento di tedeschi da Polonia, Cecoslovacchia e Ungheria, ma le nazioni vennero invitate a fermare l'espulsione di questi Heimatvertriebene.

Il previsto corpo governante venne chiamato Consiglio di Controllo Alleato. I comandanti in capo esercitavano autorità suprema sulle loro rispettive zone e agivano di concerto sulle questioni che riguardavano l'intera nazione. Berlino, che giaceva nel settore sovietico, venne anch'essa divisa in quattro aree.

Gli Stati Uniti, il Regno Unito e l'Unione Sovietica si erano accordati a Potsdam su un ampio programma di decentralizzazione, trattando la Germania come una singola entità economica con alcuni dipartimenti amministrativi centrali. Questo piano si ruppe nel 1948, con l'inizio della Guerra Fredda. Le potenze occidentali erano preoccupate dal deteriorarsi della situazione economica nelle loro zone; il Piano Marshall di aiuti economici americani venne esteso alla Germania occidentale, mentre una riforma valutaria introdusse il Marco tedesco e fermò l'inflazione montante. I sovietici non concordarono con la riforma e si ritirarono, nel marzo 1948, dal corpo governativo a quattro e diedero inizio al Blocco di Berlino nel giugno 1948, sbarrando tutte le vie di accesso terrestri tra la Germania Ovest e la città. Le potenze alleate replicarono con il "Ponte aereo per Berlino", un continuo rifornimento via aria della metà occidentale della città. I sovietici posero fine al blocco dopo 15 mesi.

Il 23 maggio 1949, Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia cedettero la sovranità delle rispettive zone di occupazione alla neocostituita Repubblica Federale di Germania, in tedesco, Bundesrepublik Deutschland (la sigla BRD non venne mai utilizzata ufficialmente ad ovest, mentre era largamente utilizzata ad est per occultare la parola Deutschland = Germania). Poiché però l'acquisizione della piena sovranità era subordinata allo svolgimento di libere elezioni ed alla formazione di un governo democratico, la sua entrata in vigore fu necessariamente dilazionata al successivo 20 settembre.

Poco dopo, il 7 ottobre 1949, l'URSS cedeva la sovranità della propria zona di occupazione alla neocostituita Repubblica Democratica Tedesca, in tedesco, Deutsche Demokratische Republik (sigla DDR).

La Repubblica Federale di Germania era alleata con gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia. Era una nazione capitalista occidentale ad economia di mercato e godette di una prolungata crescita economica a seguito della riforma valutaria del giugno 1948 e delle sovvenzioni statunitensi dell'ERP, European Recovery Program (o Piano Marshall) (1948-1951).

La Repubblica Democratica Tedesca rimase alleata dell'Unione Sovietica ed entrò a far parte del Patto di Varsavia alla sua costituzione (maggio 1955). Stato autoritario con un economia centralizzata di tipo socialista, divenne ben presto la più ricca e più avanzata tra le nazioni del blocco sovietico, ma molti suoi cittadini guardavano ad ovest per la libertà politica e la prosperità economica.

[modifica] Sviluppi politici nella Germania Ovest

Gli Stati Uniti e il Regno Unito si mossero per stabilire un nucleo per il futuro governo tedesco, creando un consiglio economico centrale per le loro due zone. Il programma in seguito fornì le basi per l'assemblea costituente della Germania Ovest, uno statuto di occupazione che governasse le relazioni tra gli alleati e le autorità tedesche, e la fusione politica ed economica tra la zona francese e quelle britannica e statunitense.

Il 23 maggio 1949 venne promulgata la Grundgesetz, la costituzione della Republica Federale di Germania. A seguito delle prime elezioni in agosto, il primo governo federale venne formato il 20 settembre 1949, da Konrad Adenauer (CDU). Il giorno successivo cessò definitivamente lo stato di occupazione, anche se alcune limitazioni di carattere militare sarebbero rimaste ancora per qualche anno.

La Republica Federale di Germania progredì rapidamente verso una piena sovranità e l'associazione con i suoi vicini europei e nel Patto Atlantico. Gli accordi di Londra e Parigi del 1954 ripristinarono gran parte della sovranità dello stato (con alcune eccezioni) nel maggio 1954 e aprirono la strada all'ingresso della Republica Federale di Germania nella NATO. Nell'aprile 1951 la Republica Federale di Germania si unì, assieme a Francia, Italia e ai paesi del Benelux nella Unione Europea del Carbone e dell'Acciaio, che preconfigurava l'Unione Europea, inizialmente stabilita come Comunità Economica Europea nel marzo 1957.

Lo scoppio della Guerra di Corea (giugno 1950), portò gli USA a chiedere il riarmo della Republica Federale di Germania, allo scopo di difendere l'Europa Occidentale dalla percepita minaccia sovietica. Ma i ricordi delle passate aggressioni tedesche portarono gli altri stati europei a cercare uno stretto controllo sull'esercito della Republica Federale di Germania. I partner tedeschi della Comunità del Carbone e Acciaio, decisero di fondare una Comunità Europea di Difesa, con esercito, marina e aeronautica integrati, composti dalle forze armate degli stati membri. L'esercito della Republica Federale di Germania sarebbe stato sotto il completo controllo della CED, ma gli altri stati membri (Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi) avrebbero cooperato nella CED pur mantenendo un controllo indipendente delle loro forze armate.

Anche se il trattato della CED venne firmato (maggio 1952), non entrò mai in vigore. La Francia Gollista lo rifiutò sulla base del fatto che minacciava la sovranità nazionale, e quando l'Assemblea Nazionale francese si rifiutò di ratificarlo (agosto 1954), il trattato morì. Si dovettero allora trovare altri sistemi per permettere il riarmo della Republica Federale di Germania. Come risposta, il Trattato di Bruxelles venne modificato per includere la Germania Republica Federale di Germania e l'Unione Europea Occidentale (UEO). Alla Republica Federale di Germania veniva permesso di riarmarsi, e di avere pieno controllo sovrano delle sue forze armate; la UEO avrebbe comunque regolamentato le dimensioni dell'esercito permesso ad ognuno dei suoi stati membri. Le paure di un ritorno al nazismo, ben presto scomparvero, e come conseguenza, le disposizioni del trattato UEO hanno oggi poco valore.

I tre alleati occidentali mantennero i poteri di occupazione a Berlino e certe responsabilità per l'intera Germania. In base ai nuovi accordi, gli Alleati mantenevano truppe all'interno della Republica Federale di Germania, per scopi della difesa NATO, conformemente agli accordi di stazionamento e stato delle forze. Con l'eccezione dei 45.000 soldati francesi, le forze alleate erano sotto il comando congiunto di difesa della NATO (La Francia si ritirò dalla struttura di comando militare collettivo della NATO nel 1966).

La vita politica fu notevolmente stabile ed ordinata. L'era di Adenauer (1949-63) venne seguita da un breve periodo guidato da Ludwig Erhard (1963-66) che, successivamente, venne rimpiazzato da Kurt Georg Kiesinger (1966-69). Tutti i governi tra il 1949 e il 1966 erano formati dall'unione tra Unione Cristiano-Democratica Tedesca (CDU) e Unione Cristiana Sociale (CSU), o da sola o in coalizione con il più piccolo Libero Partito Democratico (FDP).

La "Grande Coalizione" di Kiesinger (1966-69), comprendeva i due principali partiti tedeschi: la CDU/CSU e il Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD).

Negli anni '60 sorse il desiderio di confrontarsi con il passato nazista. Con grande successo, le manifestazioni di massa reclamarono una nuova Germania. La generazione del dopoguerra era nata. Femminismo, ambientalismo e antinazionalismo divennero parti fondamentali dell'identità tedesca (occidentale).

Nelle elezioni del 1969, la SPD – guidata da Willy Brandt – guadagnò abbastanza voti da formare una coalizione di governo con l'FDP. Il Cancelliere Brandt rimase a capo del governo fino al maggio 1974, quando si dimise dopo che uno dei membri anziani del suo staff venne scoperto come spia dei servizi segreti della Germania Est, la Stasi.

Il Ministro delle Finanze Helmut Schmidt (SPD) formò allora un governo e ricevette l'apoggio unanime dei membri della coalizione. Fu Cancelliere dal 1974 al 1982. Hans-Dietrich Genscher, uno degli esponenti di spicco dell'FDP, divenne Vice Cancelliere e Ministro degli Esteri. Schmidt, un convinto sostenitore della Comunità Europea e dell'Alleanza Atlantica, enfatizzo il suo impegno per la "unificazione politica dell'Europa in ssociazione con gli USA".

In questo periodo, la Rote Armee Fraktion, attiva a partire dal 1968, portò avanti una serie di attacchi terroristici che si protrassero fino agli anni '90.

Nell'ottobre 1982, la coalizione SPD-FDP si sciolse quando l'FDP unì le sue forze con la CDU/CSU per eleggere il segretario della CDU Helmut Kohl come Cancelliere, con un voto di sfiducia costruttiva. A seguito delle elezioni nazionali del marzo 1983, Kohl emerse con il pieno controllo del governo e della CDU. La CDU/CSU andò molto vicina alla maggioranza assoluta, a causa dell'ingresso al Bundestag dei Verdi, che ricevettero il 5,6% dei voti.

Nel 1987, al governo Kohl-Genscher venne rinnovato l'incarico, ma l'FDP e i Verdi guadagnarono a spese dei partiti più grossi. La CDU di Kohl e il suo "partito fratello" bavarese, scivolarono dal 48,8% dei voti del 1983 al 44,3%. La SPD cadde al 37%; e Brandt, da lungo tempo segretario del partito, si dimise nell'aprile 1987, sostituito da Hans-Jochen Vogel. La quota dell'FDP salì dal 7% al 9,1%, il miglior risultato dal 1980. I Verdi passarono dal 5,6% del 1983 all'8,3%.

[modifica] Sviluppi politici nella Germania Est

Nella zona di occupazione sovietica, il Partito Socialdemocratico venne costretto a fondersi con il Partito Comunista nell'aprile 1946, formando un nuovo partito, il Partito dell'Unità Socialista (SED). Le elezioni dell'ottobre 1946 risultarono in governi di coalizione in tutti e cinque i parlamenti regionali, con la SED come leader indiscusso.

Una serie di congressi del popolo vennero convocati nel 1948 e agli inizi del 1949 dalla SED. Sotto la direzione sovietica, venne stesa la costituzione del 30 maggio 1949, che venne adottata il 7 ottobre, data che venne in seguito celebrata come il giorno della proclamazione della Repubblica Democratica Tedesca. La Camera del Popolo (Volkskammer) – la camera bassa del parlamento della DDR, e la camera alta, la Camera dei Länd (Länderkammer) – vennero create. (La Länderkammer venne abolita di nuovo nel 1958). L'11 ottobre 1949, le due camere elessero Wilhelm Pieck come Presidente, e venne formato un governo della SED. L'Unione Sovietica e i suoi alleati est-europei riconobbero immediatamente la DDR, anche se non venne riconosciuta da molte nazioni non comuniste fino al 1972-73.

La DDR fondò le strutture di uno stato monopartitico, centralizzato e comunista. Il 23 luglio 1952, i tradizionali Länder vennero aboliti, e al loro posto vennero costituiti 14 Bezirke (distretti). Anche se gli altri partiti formalmente esistevano, il controllo completo del governo era nelle mani della SED, e praticamente tutte le posizioni più importanti all'interno del governo erano occupate dai suoi membri.

Il Fronte Nazionale era una organizzazione di copertura, che era nominalmente composta dallla SED, quattro altri partiti politici controllati e diretti dalla SED, e dalle quattro principali organizzazioni popolari: quella della gioventù, delle donne, della cultura e del sindacato. Ad ogni modo, il controllo era solo ed unicamente nelle mani della SED. Il ballottaggio nelle elezioni della DDR non era segreto. Come negli altri paesi del blocco sovietico, la partecipazione elettorale era molto alta, con un'approvazione dei candidati praticamente unanime.

[modifica] Relazioni tra le due Germanie

Il flusso costante di tedeschi dell'est che fuggivano ad Ovest, pose molta tensione nelle relazioni tra RFT e DDR negli anni '50. La DDR sigillò i confini con la Germania Ovest nel 1952, ma la gente continuava a scappare da Berlino Est a Berlino Ovest. Il 13 agosto 1961 la Germania Est iniziò a costruire il Muro di Berlino, attorno ai tre settori occidentali della città per ridurre il più possibile il flusso dei rifugiati, tagliando praticamente in due la città e rendendo Berlino Ovest una enclave del mondo occidentale nel territorio comunista. Il Muro divenne il simbolo della Guerra Fredda e della divisione europea. Subito dopo, i confini principali tra le due Germanie vennero fortificati.

Nel 1969, il Cancelliere Brandt annuncò che la Germania Ovest sarebbe rimasta fermamente ancorata all'Alleanza Atlantica, ma avrebbe intensificato gli sforzi per migliorare le relazioni con l'Europa dell'est e la DDR. La RFT diede il via alla cosiddetta Ostpolitik, inizialmente contro la feroce opposizione dei conservatori, negoziando del trattati di non aggressione con Unione Sovietica, Polonia, Cecoslovacchia, Bulgaria e Ungheria.

Le relazioni della Germania Ovest con la DDR posero delle questioni particolarmente difficili. Benché ansiosa di alleviare le serie difficoltà delle famiglie divise, e di ridurre la frizione, la Germania Ovest tramite la Ostpolitik di Brandt intendeva sostenere il suo concetto di "due stati tedeschi in una nazione tedesca". Le relazioni comunque migliorarono, e nel settembre 1973, RFT e DDR vennero ammesse alle Nazioni Unite. Le due Germanie si scambiarono delle rappresentative diplomatiche permanenti nel 1974 e, nel 1987, il capo di stato della Germania Est, Erich Honecker andò in visita ufficiale ad Ovest.

[modifica] L'unificazione tedesca

La riunificazione
Ingrandisci
La riunificazione

Durante l'estate del 1989, dei rapidi cambiamenti ebbero luogo nella Germania Est (vedi Rivoluzioni del 1989), che alla fine portarono alla Riunificazione tedesca. Un numero crescente di tedeschi dell'est emigrava nella Germania Ovest attraverso l'Ungheria, dopo che gli ungheresi decisero di non usare la forza per fermarli. Migliaia di tedeschi dell'est cercarono anche di raggiungere l'Ovest inscenando dei sit-it davanti alle rappresentanze diplomatiche della Germania Ovest in altre capitali est europee. L'esodo generò richieste interne alla DDR per un cambiamento politico, e dimostrazioni di massa con centinaia di migliaia di persone in diverse città – particolarmente a Lipsia – continuarono a svolgersi. Il 7 ottobre, il leader sovietico Mikhail Gorbaciov visitò Berlino per celebrare il 40° anniversario della fondazione della DDR e fece pressione sulla dirigenza della DDR per perseguire le riforme, senza successo.

Il 18 ottobre, Erich Honecker venne costretto a dimettersi da capo della SED e da presidente e venne sostituito da Egon Krenz, ma l'esodo continuò senza ridursi, e la pressione per delle riforme politiche crebbe. Il 4 novembre, una dimostrazione a Berlino Est porto in piazza circa un milione di abitanti. Infine, il 9 novembre 1989, il Muro di Berlino venne aperto e ai tedeschi dell'est venne consentito di viaggiare liberamente. A migliaia si riversarono attraverso il muro e nella parte ovest di Berlino e il 12 novembre la DDR iniziò a smantellarlo.

Il 28 novembre il Cancelliere della Germania Ovest Helmut Kohl, delineò un piano in 10 punti per l'unificazione pacifica delle due Germanie, basato su elezioni libere ad est e sull'unificazione delle due economie. In dicembre, la Volkskammer della DDR eliminò il monopolio della SED sul potere, e l'intero Politburo e il Comitato Centrale – compreso Krenz – si dimisero. La SED cambiò il suo nome in Partito del Socialismo Democratico (PDS) e la formazione e crescita di numerosi gruppi politici e di partiti, segnò la fine del sistema comunista. Il Primo Ministro Hans Modrow guidò un governo di transizione che condivise i poteri con i nuovi partiti democraticamente orientati. Il 7 dicembre 1989, venne raggiunto l'accordo per tenere libere elezioni nel maggio 1990 e riscrivere la costituzione della DDR. Il 28 gennaio, tutti i partiti di accordarono per anticipare le elezioni al 18 marzo, principalmente a causa dell'erosione dell'autorità statale e perché l'esodo dalla Germania Est stava continuando con lo stesso ritmo; in più di 117.000 se ne andarono nel gennaio e febbraio del 1990.

Ai primi di febbraio del 1990, la proposta del governo Modrow per una Germania unita e neutrale venne rifiutato dal Cancelliere Kohl, il quale affermò che la Germania unita avrebbe dovuto essere un membro della NATO. Infine, il 18 marzo, le prime elezioni libere vennero tenute nella DDR, e un governo guidato da Lothar de Maizière (CDU) venne formato sotto una politica di rapida unificazione con la Germania Ovest. I rappresentanti liberamente eletti della Volkskammer tennero la loro prima sessione il 5 aprile, e la DDR evolse pacificamente da un governo comunista a uno democraticamente eletto. Elezioni comunali, libere e segrete, vennero svolte il 6 maggio, e la CDU vinse di nuovo. Il 1 luglio, le due Germanie entrarono in unione economica e monetaria.

[modifica] L`unificazione e le sue conseguenze

Le ripercussioni sull’economia tedesca della riunificazione e dell’Aufbau-Ost (costruzione dell’Est) hanno messo in discussione il “Modell Deutschland” che aveva invece perfettamente funzionato fino a prima, oltre che in Germania, anche in Svezia, Giappone, Austria e Norvegia. La crisi del modello tedesco-occidentale è però da inquadrare nel terremoto economico dell’unificazione e non in una fallimentare tendenza secolare come la globalizzazione.

Al termine Modell Deutschland sono stati attribuiti diversi significati, a seconda dei contesti e momenti storici, riassumibili in tre modi: · Come modello di conduzione dell’economia a livello macro, attuata, specie negli anni 1968-1976, tramite la concertazione delle associazioni dei produttori, nell’ambito di politiche economiche keynesiane · Come struttura istituzionale di coordinamento per la regolazione della crisi di determinate branche dell’industria (anni ottanta) · Come modello produttivo specifico. In questo caso vengono considerate le modalità di funzionamento sul piano micro, ovvero a livello di industria e di fabbrica.

Il processo di riunificazione e le sue conseguenze hanno coinvolto tutti e tre questi livelli del Modell Deutschland. Tale processo, come noto, aveva almeno due obbiettivi di fondo che costituivano anche due grandi sfide: la creazione all’Est di un’economia di mercato, e il trasferimento nei nuovi Lander delle istituzioni occidentali (Institutionentransfer).

La risposta alla prima sfida, se si confronta la situazione del 1997 con le aspettative del 1990-91, è fallita. Il decollo economico non ha avuto luogo nei tempi che si prevedevano, e fino ad oggi, non si sono verificati in misura sufficiente impulsi significativi verso uno sviluppo economico in grado di autoalimentarsi. Un bilancio a dir poco modesto, a fronte di trasferimenti pubblici, tra il 1990 e il 1995, per una cifra non inferiore a 1.000 Mr. DM.

Del tutto diverso è stato invece l’andamento del transfer politico-istituzionale. Su questo piano infatti, a più di sette anni dall’unificazione, la Repubblica Federale possiede una struttura statale altamente integrata. Cosa che vale anche per alcuni degli aspetti istituzionali più importanti del Modell Deutschland, come le normative nel campo della politica salariale e del diritto del lavoro, o il sistema centrale di rappresentanza degli interessi, le cui organizzazioni, sindacati e associazioni imprenditoriali, hanno potuto espandersi nei nuovi Länder.

Il grado di arretratezza del sistema produttivo della DDR e la perdita dei mercati dell'Europa orientale, hanno creato una situazione difficilmente comparabile con la fase di ricostruzione economica postbellica della RFT, o con le crisi strutturali di settore degli anni successivi. Tra il 1990 e il 1994 solo nelle imprese della Treuhand (THA) o ex-Treuhand, sono stati licenziati 2.952.000 lavoratori. Per evitare una massiccia disoccupazione le numerose "società per l'occupazione" (Beschäftigungsgesellschaften), hanno abbassato i salari dapprima al 90%, in seguito all'80% delle quote concordate nei contratti all'Est.

Il Modell Deutschland aveva portato la Germania Ovest nel 1989 a condizioni economiche e fiscali favorevoli sotto ogni aspetto: il bilancio federale era consolidato e il governo progettava tagli fiscali di tale portata da ridurre notevolmente la quota di stato. Dopo l'unificazione invece, una grande riforma fiscale e sociale, sul tipo di quelle attuate con successo per esempio in Nuova Zelanda e in Olanda, divenne impossibile per i deficit finanziari cui andarono quasi subito soggetti soprattutto i sistemi della sicurezza sociale. Nel 1989 i fondi di riserva delle assicurazioni di invalidità e vecchiaia tedesco-occidentali assommavano a 40 Mr. DM, una quota tra le più alte. Altrettanto solida era la situazione delle assicurazioni contro la disoccupazione e le malattie. In un primo tempo quindi, l'Aufbau-Ost poté avvenire senza aumentare i contributi e senza ricorrere a sovvenzioni addizionali dello stato. Naturalmente, nelle nuove condizioni non fu possibile realizzare in maniera durevole le previste riduzioni dei contributi. A una diminuzione di un punto percentuale dei contributi dell'assicurazione di invalidità e vecchiaia attuata nel 1991, fecero seguito negli anni successivi aumenti progressivi. Secondo il rapporto governativo del 1996 tali contributi sono destinati a crescere fin oltre l'inizio del nuovo millennio, sempre a causa dei costi dell'unificazione. Per coprire i deficit dell'Est, si prevedono trasferimenti fino a 26 Mr. DM l'anno, ricavati dalle eccedenze contributive dell'Ovest.

Nel complesso in Germania, a causa dell'aumentato fabbisogno delle assicurazioni sociali provocato dall'unificazione, i costi complementari del lavoro hanno segnato un aumento verticale, mentre in tutti i paesi europei vicini sono rimasti stabili o sono diminuiti . Il carico finanziario dei sistemi di sicurezza sociale deriva essenzialmente dal fatto che in tutti i rami di assicurazione (disoccupazione, malattia e invalidità-vecchiaia) all'Est coloro che fruivano del servizio erano molto più numerosi di coloro che pagavano i contributi.

Nel 1989 il tasso di disoccupazione tedesco era del 7,9%, quindi al di sotto della media europea. Sempre in tale anno, il SVR consigliò ai sindacati di passare nuovamente, dopo anni di rivendicazioni qualitative e di contenimento di quelle salariali, a richieste di tipo quantitativo. Insieme alla prevista riduzione di imposte e contributi sociali, questa operazione avrebbe dovuto fornire un sostegno supplementare al progetto governativo di crescita economica.

La prospettiva dell'unificazione tedesca pose bruscamente fine a tutti questi progetti. Il fatto che il debito pubblico fosse diminuito, i bilanci delle assicurazioni sociali disponessero di buone basi finanziarie, il livello salariale avesse raggiunto il suo minimo storico, e il Marco continuasse a essere richiesto come moneta pregiata, venne ora considerato una fortuna insperata, in quanto si trattava di impiegare tutti i mezzi disponibili per la rapida costruzione dei nuovi Länder. Quindi, invece di essere ridotte, dal 1992 tasse e imposte furono aumentate e la ricaduta, in termini di crescita salariale, della politica contrattuale degli anni Ottanta fu alquanto limitata. Inoltre, circa 120 Mr. DM, che in precedenza venivano investiti annualmente all'estero tramite una politica forzata di alti tassi d'interesse, furono recuperati entro l'anno e impiegati per l'Aufbau-Ost.

Considerate queste premesse, un rapido rinnovamento della base industriale all'Est non appariva irrealistico, tanto che i primi investimenti nella ex DDR erano completamente connessi all’aspettativa di una conquista a medio termine di questi mercati. Nonostante i tentativi, nel 1995 il tasso di disoccupazione nell’ex Germania Ovest ammontava al 9,3% (2,7 milioni); nei nuovi Lander il 19,9% dei lavoratori era senza lavoro (1,05 milioni) o inserito in programmi occupazionali finanziati con fondi pubblici (0,31 milioni). Si tratta in effetti di una disoccupazione mascherata che ebbe conseguenze particolarmente onerose per gli introiti statali e i sistemi di sicurezza sociale.

I problemi di bilancio che la disoccupazione ha contribuito a provocare sono stati notevolmente acuiti da trasferimenti nei nuovi Lander per un totale netto di 1000 Mr. DM tra il 1990 e il 1997. Il debito pubblico salì da 929 Mr. nel 1989 a 2135 Mr. nel 1996; più della metà del nuovo indebitamento (1200 Mr.) è dovuta direttamente all’unificazione.

La strategia adottata:

Subito dopo la caduta del Muro, l'industria tedesco-occidentale e i sindacati si trovarono di fronte alla questione se la Germania Orientale dovesse diventare un’area di bassi salari. Per le imprese occidentali che si erano impegnate a Est già all'inizio del 1990 si trattava di una questione strategica centrale. Essa era stata discussa dettagliatamente nel week-end del 17-18 febbraio 1990 a Gand, in Belgio, in una riunione a porte chiuse dei 17 commissari Cee dedicata al problema dell'unione economica, monetaria e sociale della Germania. In quella sede gli esperti della Commissione avevano fatto il seguente calcolo: all'inizio del 1990 in Germania Orientale il reddito medio reale per occupato equivaleva a un quarto del salario reale tedesco-occidentale. Per fermare l'emigrazione di forzalavoro qualificata da Est ad Ovest allora in atto, che minacciava di aggravare la crisi dell'economia della DDR, era necessario e nell'interesse di tutti (cioè delle due Germanie e dei vicini europei), innalzare i redditi orientali a due terzi di quelli occidentali. Tale cifra, si valutava, all'inizio sarebbe stata sufficiente, purché i cittadini della DDR potessero sperare in un costante miglioramento delle loro condizioni di vita. Tenendo conto del numero degli occupati in entrambi i paesi, contabilmente da questo aumento risulta un aggravio dei redditi occidentali pari al 10%, che si sarebbe dovuto mantenere fino a quando la Germania Orientale non avesse sperimentato il suo proprio «miracolo economico».

La Commissione Europea pronosticò allora che la "decima" si sarebbe dovuta versare per due o tre anni e che negli anni successivi vi sarebbe stata una tendenza alla diminuzione fino alla svolta del millennio. Diversamente da quanto previsto allora dal documento Cee, la parte prevalente di questa quota fu finanziata tramite indebitamento. A Bruxelles però si era contemplato anche questo caso.

Se i cittadini della Repubblica Federale non volevano versare la loro "tassa per la DDR" con riduzioni di reddito e consumi, cosi recitava il documento di Bruxelles, vi sarebbe stato rischio di inflazione e una corrispondente politica restrittiva della Bundesbank. Il risultato sarebbe stato una rivalutazione del marco e un discreto disordine nel sistema valutario europeo (cosa che in seguito avvenne). Il che mostra che già presto si è formato un fronte conflittuale tra il Governo Federale e i partner europei, laddove questi ultimi tentavano di giungere ad un accordo per un finanziamento comunitario dello Aufbau-Ost.

Già alla vigilia dell'unione monetaria, economica e sociale erano noti gli effetti dirompenti che avrebbero avuto i rapidi aumenti salariali in presenza di una lenta crescita della produttività all'Est. La Comunità europea giunse alla conclusione che, per ottenere aumenti di reddito, l'industria dell'Ovest avrebbe richiesto un premio di redditività prima di investire nei nuovi Länder. Cosa che si sarebbe attuata in modo più favorevole con l'impianto di industrie a basso salario. Oggi e noto che il Governo e la THA hanno scelto la via opposta e più costosa. Nei limiti del possibile, essi intendevano far sorgere nei nuovi Länder l'industria più moderna d'Europa. In quest'ottica hanno imposto condizioni di concorrenza anche agli impianti produttivi tedesco-occidentali (per esempio nei settori dell'acciaio, costruzioni meccaniche, meccanica di precisione, automobile e chimica), accelerando cosi la modernizzazione dell'economia nell'intero paese, cosa che si e tradotta già nel 1994 in un notevole aumento di produttività.

La distruzione senza precedenti di impianti e posti di lavoro a bassa produttività e i prezzi di acquisto negativi nel corso della privatizzazione dell'economia della DDR, sono il rovescio di questa medaglia. Se si considerano i contratti della THA, si noterà chiaramente che qui non si sono vendute delle imprese, ma si sono comprati progetti di imprese, investimenti e posti di lavoro produttivi. In questo senso la THA ha svolto la funzione di una Agenzia Statale per la modernizzazione di dimensioni storicamente mai viste, soprattutto per quanto riguarda la sua dotazione finanziaria.

Gli effetti di tale strategia:

La spinta verso la creazione di un’industria moderna e un mantenimento di alti salari nell’Est, accompagnati dalla crescente concorrenza che questi nuovi impianti fecero all’economia Occidentale, produssero un’attenuazione della disoccupazione placando parzialmente la fuga dei tedeschi dell’Est, penalizzando contemporaneamente il sistema produttivo occidentale.

E’ incontestabile che l’unificazione tedesca riservi ancora delle opportunità, anche se una buona parte di esse dopo 16 anni sembrano ormai perdute. Ad una postuma analisi si poteva integrare meglio il Modell Deutschland in una terra piena di opportunità come quella Orientale. Una cosa è certa, la Germania ad oggi è integrata sul piano politico-istituzionale, ma ancora divisa economicamente.

[modifica] La fine del controllo delle quattro potenze

Durante il 1990, in parallelo con gli sviluppi interni tedeschi, le Quattro Potenze – gli alleati della seconda guerra mondiale: Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Unione Sovietica – assieme ai due stati tedeschi, negoziarono la fine dei diritti riservati alle Quattro Potenze per Berlino e l'intera Germania. Questi negoziati "due-più-quattro" vennero affidati alla Conferenza Cieli Aperti di Ottawa, il 13 febbraio 1990. I sei ministri degli esteri si incontrarono quattro volte nei mesi seguenti: a Bonn (5 maggio), Berlino (22 giugno), Parigi (17 luglio), e Mosca (12 settembre). Il Ministro degli Esteri polacco partecipò alla parte dell'incontro di Parigi che trattava dei confini tra Polonia e Germania.

Di fondamentale importanza fu superare le obiezioni sovietiche a una Germania unita all'interno della NATO. Ciò si ottenne in luglio, quando l'alleanza, guidata dal presidente George H.W. Bush, presentò la Dichiarazione di Londra su una NATO trasformata. Il 16 luglio, il Presidente Gorbaciov e il Cancelliere Kohl annunciarono l'accordo sul principio di una Germania unita nella NATO. Questo aprì la via, il 12 settembre, alla firma di Mosca del Trattato sulla Condizione Finale della germania – in effetti il trattato di pace che venne anticipato alla fine della seconda guerra mondiale. In aggiunta alla cessazione dei diritti delle Quattro Potenze, il trattato sancì anche il ritiro di tutte le forze sovietiche dal territorio tedesco per la fine del 1994, rese chiaro che gli attuali confini (specialmente la Linea Oder-Neisse) erano visti come finali e definitivi, e specificava il diritto della Germania unita di appartenere alla NATO. Inoltre prevedeva la continuata presenza di truppe britanniche, francesi e statunitensi a Berlino, durante il periodo di interim del ritiro sovietico. Nel trattato, i tedeschi rinunciavano alle armi, atomiche, biologiche e chimiche e dichiararono la loro intenzione di ridurre le loro forze armate a 370.000 unità nel giro di 3 o 4 anni dopo la firma del Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa (CFE), che avvenne a Parigi, il 19 novembre 1990.

La conclusione dell'accordo sulla situazione finale apri la strada all'unificazione delle due Germanie. L'unione politica formale avvenne il 3 ottobre 1990, eseguita tecnicamente – non senza critiche – tramite l'Articolo 23 della costituzione della Repubblica Federale di Germania, come l'accessione ai cinque Länder orientali ripristinati. Il 2 dicembre 1990, delle elezioni in tutta la Germania, si tennero per la prima volta dal 1933. In effetti, accessione significava che la Repubblica Democratica Tedesca veniva annessa all'Ovest; la nuova nazione mantenne il nome Bundesrepublik Deutschland, utilizzava il "Deutsche Mark" della Germania Ovest, e il suo sistema legale e le istituzioni vennero estese a Est. Berlino sarebbe diventata formalmente la capitale della Germania unita, ma le istituzioni politiche rimasero momentaneamente a Bonn. Solo dopo un rovente dibattito nel 1991 il Bundestag decise di muoversi, assieme a gran parte del governo, a Berlino, un processo che impiegò fino al 1999 per essere completato, quando il Bundestag tenne la sua prima sessione nel ricostruito Reichstag.

La Germania odierna se la sta cavando abbastanza bene, essendo la terza economia mondiale (dopo USA e Giappone). È tra le prime cinque nazioni per quanto riguarda l'accesso a Internet e molti tedeschi parlano la lingua inglese e/o francese, oltre al tedesco e ai dialetti locali (che sono molti).

THIS WEB:

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - be - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - closed_zh_tw - co - cr - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - haw - he - hi - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - ms - mt - mus - my - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - ru_sib - rw - sa - sc - scn - sco - sd - se - searchcom - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sq - sr - ss - st - su - sv - sw - ta - te - test - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tokipona - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu

Static Wikipedia 2008 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2007:

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - be - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - closed_zh_tw - co - cr - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - haw - he - hi - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - ms - mt - mus - my - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - ru_sib - rw - sa - sc - scn - sco - sd - se - searchcom - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sq - sr - ss - st - su - sv - sw - ta - te - test - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tokipona - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu

Static Wikipedia 2006:

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - be - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - closed_zh_tw - co - cr - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - haw - he - hi - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - ms - mt - mus - my - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - ru_sib - rw - sa - sc - scn - sco - sd - se - searchcom - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sq - sr - ss - st - su - sv - sw - ta - te - test - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tokipona - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu