Roman Vlad
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Roman Vlad (Cernauti, Romania, 29 dicembre 1919) è un musicologo, compositore e pianista romeno naturalizzato italiano.
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[modifica] Biografia
Dopo aver conseguito il diploma in pianoforte nella sua città natale, emigrò in Italia nel 1938, dove ottenne la cittadinanza nel 1951. Fu allievo di Alfredo Casella nei corsi di perfezionamento presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. dove ottenne il diploma nel 1942. Nello stesso anno una sua composizione (Sinfonietta) ottenne il Premio Enescu.
Nel secondo dopoguerra Vlad, oltre alle attività di compositore e di pianista, si fece apprezzare internazionalmente come musicologo e conferenziere: nel 1954 e 1955 tenne corsi di musicologia alla Summer School of Music di Dartington Hall, e partecipò a congressi e seminari in tutta Europa, in America ed in Giappone. Dal 1958 fu direttore della sezione musica dell'Enciclopedia dello spettacolo, mentre dal 1967 condirige la Nuova Rivista Musicale Italiana.
Dal 1980 è stato per due anni presidente della CISAC (Confédération Internationale des Auteurs et Compositeurs), dal 1987 al 1993 è stato presidente della SIAE.
Come musicologo si è occupato prevalentemente degli autori del Novecento, spesso con intenti principalmente divulgativi; ha infatti pubblicando saggi, ha collaborato frequentemente con la Rai e con numerose riviste, specializzate e non.
Roman Vlad ha spesso tenuto alte cariche in varie istituzioni musicali italiane: direttore artistico dell'Accademia Filarmonica Romana per due mandati negli anni '50 e '60, è stato in seguito direttore artistico del Teatro Comunale di Firenze (1968-1972), direttore artistico dell'Orchestra Sinfonica della RAI di Torino (1973-1989), presidente della Società Aquilana dei Concerti (1973-1992), presidente dell'Accademia Filarmonica Romana (dal 1994), membro del comitato direttivo dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma. È stato inoltre direttore artistico del Teatro alla Scala di Milano e sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma.
Ha composto anche colonne sonore per film e musiche di scena; sua è infatti la colonna sonora del film La beauté du diable di René Clair, nonché il commento musicale di Racconto di un affresco, film di Luciano Emmer sull'opera realizzata da Giotto nella Cappella degli Scrovegni.
Nel corso della sua lunga carriera gli sono stati attributati numerosi riconoscimenti ufficiali: nel 1991 è stato eletto membro della Koninlijke Academie voor Wetenschappen, Letteren en Schone Kunsten del Belgio, ed è stato nominato Commandeur des Art et des Lettres della Académie des Arts et des Lettres in Francia.
Da grande conoscitore della musica del Novecento, ha studiato attentamente le espressioni musicali del secolo, inclusa la dodecafonia; compositivamente, però, non aderì ufficialmente a nessuna scuola, nel tentativo di creare un linguaggio personale di facile identificazione.
[modifica] Opere principali
[modifica] Musica sinfonica
- Suite su canti natalizi della Transilvania
- Meditazioni sopra un antico canto russo
- Musica per archi (Meloritmi)
- Concerto per pianoforte e orchestra ‘’Variazioni concertanti su una serie dodecafonica del Don Giovanni di Mozart’’
- Concerto per chitarra e orchestra ‘’Ode super Chrysaea Phorminx’’
- Concerto per arpa e orchestra ‘’Musica concertata (sonetto a Orfeo)’’
[modifica] Balletti
- La strada del caffè
- La dama delle camelie
- Il gabbiano
- Die Wederkehr
[modifica] Musica da camera
- Serenata per dodici strumenti
- Divertimento per undici strumenti
- Studi dodecafonici per pianoforte
[modifica] Scritti musicologici
- Luigi Dallapiccola, 1957
- Stravinskij, edizioni Einaudi, 1958
- Storia della dodecafonia, edizioni Suvini Zerboni, 1958
- Introduzione alla civiltà musicale, edizioni Zanichelli, 1988
- Capire la musica, edizioni Giunti, 1989, ISBN 880920154X
