Queen (album)

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Queen


Artista	Queen
Tipo album	Studio
Pubblicazione	13 luglio 1973
Durata	38 min 36 sec
Dischi	1
Tracce	10
Genere	Rock Hard Rock British Metal Progressive Rock
Etichetta	EMI (UK), Hollywood Records (USA)
Produttore	John Anthony, Roy Baker e Queen
Registrazione	1972–1973 agli studi Trident e De Lane Lea
Note	Nella riedizione del 1991 della Hollywood Records sono state inserite 3 nuove tracce, Mad the Swine, una versione lunga di Keep Yourself Alive e un remix di Liar.
Premi
Dischi di platino
Dischi d'oro

Queen - cronologia
Album precedente /	Album successivo Queen II (1974)
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Queen è il titolo del primo album discografico dell'omonima rock-band britannica uscito originariamente in LP nel 1973.

[modifica] Il disco

L'album fu inciso ai Trident Studios e De Lane Lea, in Gran Bretagna. Gli assistenti di registrazione furono Roy Thomas Baker, Mike Stone, Ted Sharpe e Dave Hentschel. Questo primo album della band consiste principalmente di musica hard rock con testi, arrangiamenti e cambi di tempo che si avvicinano più di una volta al progressive d'epoca, influenzata dai Led Zeppelin e dagli Yes. I testi coprono argomenti come il mito (My Fairy King) e la religione (Jesus). Cinque delle canzoni di questo album sono scritte da Freddie Mercury, quattro da Brian May e una da Roger Taylor, che lui stesso canta. L'album venne registrato nel corso di un lungo periodo di tempo, a causa del fatto che la band usava le off-hours per le registrazioni dell'album per risparmiare soldi.

I brani 1, 3, 5, 6, 8 e 9 vennero eseguiti prima nel marzo del 1972 in concerto. Inclusa alla fine dell'album vi è una sorta di "demo" di Seven Seas of Rhye, della quale la versione completa apparirà solamente nel secondo album della band, Queen II.

John Deacon venne indicato nei titoli di coda come Deacon John ('Deacon John on bass', recitava il retro dell'album). Brian May spiega: "Eravamo soliti chiamarlo a quel modo, così lo indicammo sulla copertina. John ai tempi fu d'accordo, ma tempo più tardi ebbe da reclamare e volle essere chiamato John Deacon".

La band fece anche includere il commento No synthesizers (nessun sintetizzatore) sulla copertina dell'album, poiché alcuni ascoltatori avevano erroneamente ritenuto che alcuni effetti vocali e della chitarra fossero dovuti al sintetizzatore.

[modifica] Cosa dicono i Queen sull'album

Brian May: "Queen ha venduto davvero tanto nel corso di un lungo periodo di tempo e ha coinciso con la nostra irruzione nel mondo dei concerti live. In quel modo noi maturammo molto come gruppo, inoltre avevamo il nostro pubblico già da prima che la stampa si accorgesse di noi. Credo che ci abbia dato un buon inizio perché a quel punto noi eravamo già preparati".

"Impiegammo anni e anni - due anni in totale - nella preparazione, creandolo e poi provando a farcelo pubblicare".

Roger Taylor: "Ci sono molte cose sul primo album che non mi piacciono, per esempio il suono della batteria. Ci sono parti in cui il suono potrebbe risultare contratto, ma in realtà è molto vario e ha molta energia".

[modifica] Genesi dell'album

Quando i Queen vennero ingaggiati dalla Trident Studios nel 1972, erano in realtà già inseriti nel circuito universitario e dei club nei dintorni di Londra. Venne concessa loro una grande opportunità, quella di testare i nuovi accessori di registrazione dei De Lane Lea, che usarono per elaborare delle versioni pulite di cinque canzoni: "Keep Yourself Alive", "The Night Comes Down", "Great King Rat", "Jesus" e "Liar". A dispetto della qualità, nessuna casa discografica volle assumerli, eccetto la Chrysalis Records, che usarono per cercare di convincere le altre case. Vennero finalmente notati da Norman Sheffield e Barry Sheffield, che stavano allestendo i Trident Studios. Il patto con la band principiante era che loro potessero registrare solo durante i tempi morti degli Studios, quando l'artista pagante fosse andato via (di solito tra le ore 15.00 e le 19.00). Un giorno, mentre attendeva che lo studio si liberasse, a Freddie Mercury fu richiesto di registrare delle parti vocali dal produttore Robin Cable , che stava lavorando su una versione di "I Can Hear Music" e "Goin' Back". Mercury si portò dietro anche Brian May e Roger Taylor, e il pezzo venne registrato.

Questa situazione durò da giugno fino al novembre del 1972. A causa di queste limitazioni, la band si concentrò sul terminare un brano alla volta, prima di passare al successivo. I problemi sorsero immediati. La band aveva una grande considerazione dei demo registrati ai De Lane Lea Studios, ma il produttore Roy Thomas Baker chiese loro di re-registrare le canzoni, stavolta con un equipaggiamento migliore. Keep Yourself Alive fu la prima a venire re-registrata e ai Queen il risultato non piacque. La registrarono ancora una volta, ma nelle sessioni di mixaggio nessun mix andava incontro alle loro pretese, finché Mike Stone, dopo sette o otto tentativi falliti, con la sua prima prova incontrò l'approvazione dei Queen.
Stone sarebbe rimasto come addetto al mixaggio e a volte anche come co-produttore per i loro cinque successivi album. La prima re-registrazione di Keep Yourself Alive venne più tardi pubblicata dalla Hollywood Records negli USA con il titolo di (Long Lost Re-take), con l'approvazione di Brian May. Un altro brano andò incontro a dei problemi. Mad The Swine era stata registrata per l'album, ma Baker e i Queen erano ancora in disaccordo, a causa della qualità del suono delle percussioni. Non avendo risolto la disputa, il brano venne lasciato fuori dall'album. Questa, comunque, apparve sui B-side del CD single Headlong pubblicato nel Regno Unito. La versione di The Night Comes Down che appare nell'abum è, infatti, il demo registrato ai De Lane Lea, poiché la sua qualità appariva migliore dello standard del resto delle canzoni dell'album.

[modifica] Brani dell'album

[modifica] Keep Yourself Alive

Per approfondire, vedi la voce Keep Yourself Alive.

Keep Yourself Alive (May - 3:47) è la prima traccia sull'album di debutto dei Queen, scritta da Brian May. Venne rilasciata come primo singolo estratto dall'album insieme ad un'altra canzone presa dallo stesso album, Son And Daughter. Benché questo singolo non ebbe alcun successo, contribuì a creare una larga base di fan in Giappone.

[modifica] Genesi del brano

Brian May scrisse il brano dopo che la band si era già formata, ma prima che John Deacon si unisse al gruppo (questo fatto è conosciuto grazie a Barry Mitchell, precedente bassista della band). Secondo quanto May disse in uno speciale alla radio per il loro album News of the World, aveva scritto il testo della canzone pensandolo in senso ironico, ma quando venne cantata da Freddie Mercury il risultato fu che venne completamente stravolto.

È stato ipotizzato da alcuni fan che Mercury possa aver aiutato May per quanto riguarda la base musicale, basandosi sul fatto che erano in clima più collaborativo nei giorni prima delle registrazioni. Benché sia altamente possibile che egli abbia contribuito con molte idee al testo della canzone, si ritiene tuttavia che Mercury abbia avuto più un ruolo da co-arrangiatore che da co-autore.

[modifica] Doing All Right

Doing All Right (May/Staffell - 4:09) (detta anche Doin' All Right e Doin' Alright) era originariamente una canzone del gruppo inglese Smile, che più tardi sarebbe divenuto famoso col nome di Queen. È la seconda traccia sul loro album di debutto, e venne scritta da Brian May e Tim Staffell. Nel corso della sua durata la canzone cambia molte volte, dalla più leggera musica pop fino a contenere persino una sezione che può essere definita solo come musica heavy metal. Questa è una delle poche canzoni che vede Brian May al pianoforte. Per questo brano suonò anche la sua vecchia chitarra acustica Hairfred, una cosa che fece altre volte per brani come White Queen (As It Began) e Jealousy. La band suonò questo brano per la prima volta nel 1970, ed è interessante sapere che è stata la prima canzone dove Freddie Mercury suonò live il piano. Il brano era cantato da Tim Staffell ai tempi degli Smile e Mercury provò ad interpretarla al suo stesso modo. La versione dall'album At the Beeb vede Roger Taylor cantare le note più acute nell'ultima strofa.