Paradosso francese
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Per paradosso francese si intende l'errata convinzione che il notevole consumo di vino rosso da parte dei francesi determini una forte diminuzione delle malattie cardiovascolari. Alla base di questa teoria sussistono fattori alimentari per cui, nonostante in Francia si consumino molti formaggi e molto burro, l'incidenza di malattie arteriose sia piuttosto limitata. Secondo molti, tuttavia, il paradosso francese deriverebbe semplicemente da produttori vinicoli e sommelier, con lo scopo di perorare l'impiego del vino a tavola.
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[modifica] Il paradosso francese
È stato chiamato "paradosso francese" perché, a partire dal 1979, si notò che - a parità di grassi saturi presenti nelle diete tipiche - le malattie cardiovascolari colpivano molto meno i francesi che la popolazione del Regno Unito.
Molti ricercatori hanno effettuato studi per verificare e spiegare il paradosso francese.
Sembra che - se assunto in quantità moderata (<40 g/die di etanolo, ca. tre bicchieri) - il vino rosso limiti l'incidenza di malattie cardiovascolari [1].
Secondo alcune ipotesi la ragione di tale proprietà del vino deriverebbe dai polifenoli (fra cui il resveratrolo) presenti nel vino, fortemente reclamizzate dai produttori vinicoli per la loro azione antiossidante, ossia negativa nei confronti dei radicali liberi, e antitumorale [2] [3].
Per quanto i polifenoli abbiano effettivamente queste proprietà, bisogna tuttavia precisare che, perché abbia effetto, il resveratrolo dovrebbe circolare nel nostro corpo con una quantità notevolmente superiori a quelle effettivamente ingeribili con il vino. Praticamente tutti gli effetti positivi del resveratrolo sono stati dimostrato solo in vitro, mentre in vivo le cose vanno ben diversamente [4]. Considerando le percentuali di questa sostanza presenti nell'uva e nel vino, si è dimostrato che la sua efficacia sarebbe valida solo se si arrivassero a bere circa 20 litri di vino al giorno.
Se l'interesse fosse solamente la tutela della salute, leggeremmo sui giornali più articoli riguardanti gli effetti positivi del succo di mirtillo, assai più ricco in resveratrolo e totalmente privo di effetti negativi.
Uno studio ha portato l'attenzione su un'altra proprietà del vino, non correlata con i polifenoli: esso sarebbe in grado, anche a bassi dosaggi, di inbire la sintesi del peptide endotelina (endothelin-1), che è un vasocostrittore correlato alle malattie cardiovascolari ed alla arteriosclerosi [5].
Da notare che tutti gli effetti positivi sarebbero riscontrabili solo nel caso di consumo di bevande fermentate durante i pasti, non da sole [6].
[modifica] Critiche al paradosso francese
La maggior parte delle critiche si basano sul fatto che gli studi effettuati per perorare il paradosso sono singoli studi non completi e non statisticamente significativi [7].
A tutt'oggi non è chiaro se l'effetto "positivo" del vino sia da associare solamente all'alcol ingerito, alle sue modalità di assunzione (come un ingresso ritardato nella dieta dei cibi grassi, ad esempio il formaggio come dessert) o ad altre abitudini e stili di vita non considerate nelle ricerche.
Il "paradosso francese" non deve far passare in secondo piano il fatto che, come molti studi hanno dimostrato da tempo, l'utilizzo di alcool è dannoso per la salute umana. Recentemente sono state pubblicate alcune ricerche che associano il consumo di alcol alla crescita di tumori, per effetto di un fattore di crescita angiogenico, stimolato dall'alcool, e a sua volta responsabile dello sviluppo dei vasi sanguigni nei tumori. Assodate da anni invece le relazioni tra alcol e tumori allo stomaco, al fegato, all'esofago, al colon e al seno.
[modifica] Statistiche sui francesi
I dati statistici relativi alla percentuale di malattie cardiovascolari tra i francesi (una delle più basse in Europa) non giustifica il consumo elevato di vino rosso.
Bisogna sottolineare che i paesi a più alto consumo di alcol (e minore mortalità coronarica) - come la Francia - presentano una maggiore mortalità correlata all'alcool (anche se non per malattie cardiovascolari).
La Francia non è la prima nei dati relativa alla durata della vita media. Su questa base è possibile ipotizzare anche che l'incidenza minore delle malattie cardiovascolari sia legata proprio alla morte per altre cause, non ultime quelle di danni epatici da alcol.
[modifica] Note
- ↑ (EN) Gaziano JM, Buring JE, Breslow JL, Goldhaber SZ, Rosner B, van den Burgh M, Willet W & Hennekens CH (1993) Moderate alcohol intake, increased levels of high-density lipoprotein and its subfractions, and decreased risk of myocardial infarction N. Eng .J. Med., 329: 1829-34
- ↑ (EN) Thromb Res. (2006), PMID 16839597
- ↑ (EN) Labinskyy N, Csiszar A et alii, Vascular dysfunction in aging: potential effects of resveratrol, an anti-inflammatory phytoestrogen Curr Med Chem. 2006;13(9):989-96, PMID 16611080
- ↑ (EN) Clin Biochem. 2003 Feb;36(1):79-87, PMID 12554065
- ↑ (EN) Endothelin-1 synthesis reduced by red wine Nature (vol. 414, pagg. 863-4, 20-27 Dicembre 2001)
- ↑ (EN) Criqui MH & Ringel BL (1994) Does diet or alcohol explain the French paradox? The Lancet, 344: 1719-23
- ↑ albanesi.it La bufala del paradosso francese
