Musica minimalista
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La musica minimalista è un genere musicale che si caratterizza per un tessuto scarno, fatto di pochissimi elementi.
[modifica] Storia
Le ricerche in ambito minimalista si sviluppano a partire dagli anni '60 ma acquistano il loro senso migliore negli anni '90 in quanto riescono a sintetizzare mondi musicali distanti senza pervenire ad ambiguità definitorie.
[modifica] Caratteristiche
È la ricerca dell'estetica del suono a essere messa in primo piano. La musica minimalista rinuncia ai cambiamenti per entrare in una spirale di ripetitività, di analisi dell'attimo inteso come massimizzazione di elementi. Il minimalismo consente la cristallizzazione degli elementi attraverso "l'imprimitura di svuotamento": meno elementi da codificare ed elaborare per una maggiore memorizzazione anche se il fine ultimo non deve ritrovarsi solo in questi concetti.
La musica minimalista è anche uno specchio della realtà elettronica che ci circonda. È la risposta al cross-over che investe molti ambiti musicali contemporanei. Cerca la purezza attraverso la sua struttura chiara e definita.
Due tra i massimi rappresentanti di musica minimalista sono Alva Noto e Ryuichi Sakamoto.
[modifica] Voci correlate
- musica elettronica
- musica sperimentale
- onde sinusoidali