Maria José del Belgio
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Maria José del Belgio (in francese Marie-José Charlotte Sophie Amélie Henriette Gabrielle) (Ostenda, Belgio, 4 agosto 1906 - Ginevra, Svizzera, 27 gennaio 2001), principessa del Belgio e ultima regina d'Italia.
[modifica] L'adolescenza
Terzogenita di Alberto I di Sassonia-Coburgo-Gotha, divenuto re del Belgio nel 1909, e di Elisabetta di Wittelsbach, principessa reale di Baviera, trascorse la sua infanzia nela castello di Laaken, residenza reale belga, circondata da musicisti, poeti, artisti e scienziati del periodo, tra i quali lo stesso Einstein.
D'indole vivace e brillante, ironica e riservata, studiosa della storia e amante della musica, impareggiabile alpinista, venne educata e preparata a un matrimonio con un principe di casa reale. Fu per questo motivo che Maria José studiò in Italia al Collegio della Santissima Annunziata di Poggio Imperiale (Firenze). Nel 1918, presso il castello di Lispida (Padova), incontra il suo futuro marito, il futuro re d'Italia Umberto II.
[modifica] Il matrimonio
L'8 gennaio 1930, nella cappella Paolina del Quirinale a Roma, si sposò con Umberto II di Savoia, principe d'Italia.
Maria José indossava un abito di velluto di color panna e un mantello ricamato in oro, decorato con pelliccia di ermellino e con un lungo strascico di sette metri. Secondo la leggenda fu un matrimonio d'amore, ma la storia sarà comunque contrastata a causa dei diversi interessi culturali, politici e sociali.
Dopo la funzione gli sposi vennero ricevuti da papa Pio XI, segnale di un progressivo disgelo fra l'Italia e il Vaticano.
Nel 1934 nacque Maria Pia.
Nel 1936 partì per l'africa come infermiera della Croce Rossa.
Nel 1937 nacque Vittorio Emanuele.
Maria José non ebbe mai simpatia per il regime fascista e quando l'Italia entrò, a fianco della Germania, nella Seconda guerra mondiale, si adoperò invano per una pace separata tramite gli Americani e la Santa Sede.
Nel 1941 nacque Maria Gabriella e nel 1943 Maria Beatrice.
Continuò ad avere contatti con il mondo artistico e con intellettuali di opposizione, come Benedetto Croce e Umberto Zanotti Bianco, ma nel luglio del 1943 il Re Vittorio Emanuele III, temendo che la giovane puntasse alla reggenza, la costrinse a ritirarsi nella residenza estiva dei Savoia a Sant'Anna di Valdieri.
L'armistizio dell'8 settembre la costrinse nuovamente a riparare in Svizzera con i quattro figli per sfuggire alle minacce naziste.
[modifica] Regina di maggio
Rientrò a Roma nel 1945 e il 9 maggio del 1946 divenne regina d'Italia a fianco del marito Umberto II. Il regno durò 27 giorni: con il referendum istituzionale del 2 giugno si pose fine alla monarchia.
L'esilio la constrinse prima in Portogallo a Cascais, poi da sola con i figli in Svizzera a Merlinge, dedicandosi soprattutto agli studi storici su Casa Savoia (pubblicando vari volumi) e alla cultura musicale (istituì anche un premio di composizione).
Ebbe il permesso di rientrare in Italia soltanto nel 1987 e vi rientrò il 1° marzo 1988 ad Aosta per un convegno storico.
Morì il 27 gennaio 2001 a Ginevra e per suo espresso volere venne sepolta nell'abbazia di Altacomba in Alta Savoia a fianco del marito.
Il nonno materno di Maria José era un fratello dell'imperatrice Sissi, la moglie di Francesco Giuseppe.
Maria José era una discendente del re dei francesi Luigi Filippo d'Orléans, e anche del re delle due Sicilie Ferdinando I.