Manciano
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Manciano | |||
---|---|---|---|
Immagine:Manciano-Stemma.png | |||
Stato: | Italia | ||
Regione: | Toscana | ||
Provincia: | Grosseto | ||
Coordinate: |
|
||
Altitudine: | 444 m s.l.m. | ||
Superficie: | 372,04 km² | ||
Abitanti: |
|
||
Densità: | 19 ab./km² | ||
Frazioni: | Misericordia, Montemerano, Saturnia, Poggio Capanne, S. Martino sul Fiora, Marsiliana | ||
Comuni contigui: | Canino (VT), Capalbio, Ischia di Castro (VT), Magliano in Toscana, Montalto di Castro (VT), Orbetello, Pitigliano, Roccalbegna, Scansano, Semproniano, Sorano | ||
CAP: | 58014 | ||
Pref. tel: | 0564 | ||
Codice ISTAT: | 053014 | ||
Codice catasto: | E875 | ||
Nome abitanti: | mancianesi | ||
Santo patrono: | San Leonardo | ||
Giorno festivo: | 6 novembre | ||
Sito istituzionale |
Manciano (GR) è un comune con poco più di settemila abitanti, dista dal capoluogo circa 60 km, a 18 km a sud-ovest di Pitigliano e a 40 km a nord-est di Orbetello.
Indice |
[modifica] Storia
Manciano già in tempi lontani era una città di una certa importanza commerciale, con un mercato nell'area delle vallate del Fiora e dell'Albegna, dotata di una fortezza già esistente nel XII secolo. Una breve occupazione di Siena (1419‑1455) ha lasciato alla cittadina un'imponente fortificazione costruita intorno al 1424.
Manciano è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stato insignito della Croce di Guerra al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
[modifica] Turismo
Da un punto di vista turistico, il principale interesse nel comune è Saturnia, antica cittadina etrusca con mura medievali e resti di un'antica strada romana, molto nota per le sue sorgenti termali che risalgono al periodo romano e sono in uso ancora oggi. Inoltre, il comune è anche noto agli studiosi della tardo antichità come il luogo di rinvenimento — nel Fosso Castione presso Marsiliana — del celebre piatto d'argento di Ardabur Aspar, console nel 434. Di grandissimo interesse risulta essere anche il caratteristico borgo medievale di Montemerano. Nel territorio comunale, sono da segnalare anche la Fattoria di Marsiliana, il Castello di Scerpena e la Fattoria della Campigliola. Fanno parte della "Rete museale della Maremma" (Colline del Fiora e dell'Albegna) il "Museo di preistoria e protostoria della valle del Fiora" e il "Museo archeologico" della frazione di Saturnia.
[modifica] Centri Storici
[modifica] Manciano
Manciano sorge su una collina che domina da un lato la piana e la valle dell'Albegna e dall'altro lato l'Area del Tufo. Il paese sorse intorno all'anno mille e divenne un possesso degli Aldobrandeschi. Nel Trecento venne prima conquistato da Orvieto e poi passò sotto il controllo degli Orsini di Pitigliano. Il paese rimase nella Contea degli Orsini fino alla sua entrata nel Granducato di Toscana che avvenne in epoca seicentesca. La Rocca, monumento simbolo di Manciano, venne edificata in epoca medievale e si presenta come un imponente edificio quadrangolare fiancheggiato da una torre laterale, con le strutture murarie che culminano con una caratteristica merlatura; attualmente nel complesso ha sede il Comune di Manciano. Le mura del paese sono coeve rispetto alla Rocca. La Torre dell’Orologio, costruita in epoca rinascimentale come parte integrante dell’antico Palazzo Comunale, presenta i segni di recenti ristrutturazioni. La Chiesa di San Leonardo sorse in epoca medievale ma venne più volte ristrutturata in epoche successive; l’Oratorio della Santissima Annunziata si trova fuori dalle mura e presenta i segni di ristrutturazioni ottocentesche. Nel paese può essere visitato il Museo di Preistoria e Protostoria che ospita reperti risalenti a varie epoche preistoriche venuti alla luce nella valle del Fiora e in altri territori a sud di Grosseto durante le varie campagne di scavo.
[modifica] Montemerano
Montemerano si trova a nord-ovest di Manciano e a sud della località termale di Saturnia. Il pregevole centro storico è uno dei borghi più interessanti dell’intera Maremma, situato su una collina circondata da ulivi secolari. Il nucleo originario del borgo venne fatto edificare in epoca duecentesca dalla famiglia Aldobrandeschi sulla parte più alta della collina. Nel Trecento il controllo del paese passò ai Baschi che lo portarono sotto la giurisdizione di Orvieto. Nel Quattrocento i Senesi si impossessarono di Montemerano e lo trasformarono facendolo diventare un’imponente fortezza; nella seconda metà del Cinquecento, con la definitiva caduta di Siena, il centro entrò nel Granducato di Toscana. Attualmente il paese conserva le mura, le torri, la rocca e diversi edifici in pietra risalenti al periodo medievale e rinascimentale. La Chiesa di San Giorgio si affaccia su Piazza della Chiesa. Edificata in epoca tardo-medievale, la chiesa venne ampliata nella prima metà del Quattrocento con l’aggiunta dell’abside e del transetto. La chiesa conserva al suo interno notevoli opere d’arte di epoca rinascimentale, tra i quali affreschi, tavole e arredi sacri; molto caratteristica è la Madonna della Gattaiola, dipinto quattrocentesco realizzato su una porta, così chiamata per la presenza di un evidente foro per il passaggio del gatto. A sud-ovest di Montemerano, fuori dal centro abitato, sorge nella campagna la quattrocentesca Chiesa della Madonna del Cavalluzzo.
[modifica] Saturnia
Saturnia si trova sulla vetta di una collina a nord di Manciano, che si innalza nelle vicinanze delle rinomate sorgenti termali. La località sorse in epoca romana lungo la Via Clodia nelle vicinanze della necropoli etrusca di Pian di Palma; dell’antica via consolare rimangono alcune pietre conservate presso Porta Romana. La città romana subì nel VI secolo una gravissima distruzione e iniziò un periodo di decadenza. Nel periodo medievale Saturnia conobbe una fase di rinascita grazie ai conti di Tintinnano e, nel corso del Duecento, passò alla famiglia Aldobrandeschi. Nel Trecento venne controllata prima dai Baschi e poi dagli Orsini; nel secolo successivo passò sotto il controllo di Siena in seguito a una violenta distruzione e vi rimase fino a metà Cinquecento, quando entrò a far parte del Granducato di Toscana. La Rocca medievale sorge presso Porta Romana, unica porta della cinta muraria rimasta integra, sotto la quale sono visibili i resti dell’antica Via Clodia. La Chiesa di Santa Maria Maddalena, sorta in epoca medievale, venne restaurata nella prima metà del Novecento; all’interno sono custodite opere d'arte di vari periodi storici. Nel paese ha sede il Museo Archeologico che ospita reperti dalla preistoria all’età romana venuti alla luce nelle vicine aree archeologiche, lungo le valli dell’Albegna e del Fiora e nel territorio tra Sovana e Pitigliano; le colline intorno a Saturnia hanno dato alla luce anche numerosi reperti preistorici risalenti al periodo eneolitico e all'età del bronzo.
[modifica] Castelli e Fattorie
[modifica] Fattoria della Campigliola
La Fattoria della Campigliola si trova nella parte meridionale del territorio comunale di Manciano, lungo la strada che conduce a Vulci, rispetto alla quale si trova sulla destra. Una prima struttura sorse probabilmente in epoca medievale e, nel corso del Seicento, venne notevolmente ampliata e trasformata in fattoria fortificata. Il complesso ha subito ulteriori ristrutturazioni in epoche successive che però hanno fatto mantenere discretamente alla struttura l’aspetto di grangia. Attualmente il complesso si presenta in condizioni che necessiterebbero un intervento di restauro.
[modifica] Castello di Scerpena
Il Castello di Scerpena si trova nel comune di Manciano, poco a ovest rispetto alla Fattoria della Campigliola, dalla quale è raggiungibile attraverso una strada sterrata che si inoltra nella campagna. Il castello venne edificato dopo l’anno mille e venne controllato da signori locali prima di diventare dominio degli Aldobrandeschi. Poco prima della metà del Trecento passò sotto il controllo dei Senesi e successivamente venne affidato alla famiglia Baschi e conteso a lungo dagli Orsini di Pitigliano. Il castello rimase poi sotto la Repubblica di Siena fino alla metà del Cinquecento quando entrò nel Granducato di Toscana. Il complesso, più volte ristrutturato, presenta strutture murarie in pietra; la facciata principale è preceduta da un giardino da dove ha inizio una breve scalinata che conduce al portale d’ingresso.
[modifica] Fattoria di Marsiliana
La Fattoria di Marsiliana si trova a sud-ovest di Manciano, lungo la strada che conduce ad Albinia, su una delle ultime propaggini collinari che introducono alla piana dell'Albegna. Il complesso sorse come castello in epoca medievale nelle vicinanze di un’antica pieve. La località fu un dominio della famiglia Aldobrandeschi nel Duecento, passò sotto il controllo dei Senesi nel Trecento e venne conquistato verso la metà del Cinquecento dai Medici che lo inglobarono nel Granducato di Toscana dopo una brevissima parentesi sotto lo Stato dei Presidi. Nel Settecento la struttura divenne proprietà dei principi Corsini di Firenze che lo restaurarono profondamente alla fine dell’Ottocento; la fattoria è ancora oggi proprietà della famiglia fiorentina. Il complesso include la torre, l’imponente palazzo padronale, la chiesa, la porta di ingresso al castello e a alcuni edifici adibiti ad abitazione o magazzino: l’aspetto attuale è dovuto prevalentemente alle ristrutturazioni avvenute tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. A valle del Castello di Marsiliana, recentissimi scavi hanno portato alla luce una necropoli etrusca del VII secolo a.C. e un abitato sorto durante il secolo successivo attorno alla necropoli: l’area archeologica portata alla luce si trova in un terreno attiguo alla strada che collega Albinia a Manciano.
[modifica] Amministrazione
- Sindaco: Rossano Galli, dal 06/2004 (secondo mandato).
- Comune: Centralino 0564 62.53.1
- Classificazione climatica: zona E, 2214 GR/G
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Arcidosso · Campagnatico · Capalbio · Castel del Piano · Castell'Azzara · Castiglione della Pescaia · Cinigiano · Civitella Paganico · Follonica · Gavorrano · Grosseto · Isola del Giglio · Magliano in Toscana · Manciano · Massa Marittima · Monte Argentario · Monterotondo Marittimo · Montieri · Orbetello · Pitigliano · Roccalbegna · Roccastrada · Santa Fiora · Scansano · Scarlino · Seggiano · Semproniano · Sorano |
[modifica] Bibliografia sezioni Centri Storici, Castelli e Fattorie
- ALDO MAZZOLAI, Guida della Maremma. Percorsi tra arte e natura, Le Lettere, Firenze 1997;
- AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO, Torri e Castelli della provincia di Grosseto a cura di Giuseppe Guerrini, Nuova Immagine Editrice, Siena 1999;
- REGIONE TOSCANA, I luoghi della Fede. Itinerari nella Toscana del Giubileo a cura di Valentino Baldacci, edizioni Mondadori, Firenze 2000;
- CARLO CITTER, Guida agli edifici sacri della Maremma, Nuova Immagine Editrice, Siena 2002