Luciano Sola
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questa voce riguardante un argomento di sport è ritenuta di parte, o non neutrale, (vedi l'elenco delle voci non neutrali). Se vuoi contribuire alla voce, e per ulteriori informazioni, partecipa alla pagina di discussione relativa. (uso di questo tag) (voce segnalata nel mese di ottobre 2006)
Motivazione: troppo celebralistico Vedi anche: Progetto sport Portale sport Segnalazione di --Musset 22:08, 1 ott 2006 (CEST) (CEST)
Luciano Sola, Seregno, MI, 5 marzo 1959, è stato un calciatore italiano attivo negli anni 70-80-90 nel ruolo di Centrocampista.
[modifica] Carriera
Cresciuto nelle giovanili del Milan, Sola non disputò mai una sola gara in maglia rossonera. La sua carriera si snodò lungo un peregrinare nelle serie minori tra Seregno, Reggiana e Bari, nelle cui file debuttò in Serie A nella stagione 85-86 facendosi apprezzare per il suo instancabile lavoro di raccordo a centrocampo unitamente a Claudio Sclosa e Adriano Piraccini. Lo sfortunato campionato della squadra pugliese, conclusosi con la retrocessione, anziché provocare una battuta d’arresto nella sua carriera gli offrì la possibilità di esibirsi in una grande squadra. Lo acquistò infatti il Napoli operativo sul mercato autunnale alla ricerca di un elemento che evitasse sbilanciamenti offensivi della squadra. Ligio alle disposizione dell’allenatore Ottavio Bianchi che gli chiese un lavoro oscuro e assoluto rispetto delle consegne tattiche, Sola contribuì con 16 presenze alla conquista del primo storico Scudetto della squadra partenopea (86-87). L’anno successivo mancò di bissare il successo tricolore ma sempre facendo la sua parte. Al termine della stagione il suo trasferimento al Padova. Chiuse nel Fano in serie C1
[modifica] Caratteristiche tecniche
Sola era un centrocampista non eccelso stilisticamente ma in grado di sobbarcarsi un notevole lavoro di fatica per la sua predisposizione a svolgere pesanti compiti di sussidio a centrocampo sia in fase di contenimento che di sostegno alla manovra, dimostrando anche all’occorrenza di sapersi destreggiare in marcatura come accadde durante il Campionato 1985-86 quando seppe contenere Karl-Heinz Rumenigge e Maradona senza eccedere in fallosità.
