Juglans regia
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| Classificazione scientifica | ||||||||||||||||||||||||
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Il noce da frutto o noce bianco (Juglans regia) è il rappresentante più conosciuto e più importante dal punto di vista economico del genere Juglans.
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[modifica] Storia
Durante il periodo greco, il noce da frutto era già conosciuto come specie domestica. L'areale di origine si estende dai Balcani all'India. Il noce da frutto si è diffuso in America settentrionale con gli spagnoli.
[modifica] Coltivazione
Le zone in cui è più coltivato sono quelle a clima temperato. La coltivazione in Italia, quasi tutta promiscua, è concentrata in Campania, mentre in altre regioni è allevato per il legno (prima era impalcato molto alto, oltre i 3 m non solo per ricavare il legno ma anche per fare colture a strati; oggi invece si usano tecniche diverse per il noce da legno che produce pochissimo avendo le branche quasi verticali che consentono di risparmiare tempo).
Il noce in coltura promiscua entra tardi in produzione, nelle colture specializzate con opportuni accorgimenti (California) si raccolgono al 4° anno 15q/ha di noci secche.
Oltre che per il frutto e per il legno, il noce viene talvolta piantato per scopo ornamentale. La specie più pregiata ai fini ornamentali è Juglans nigra, il noce nero.
[modifica] Esigenze colturali, allevamento, propagazione
Il noce ha elevate esigenze idriche ma risente di asfissia radicale.
Il noce in Italia si propaga prevalentemente per via gamica per ottenere dei semenzali per piante da frutto, legno e portainnesto. In coltura specializzata c'è l'innesto, di solito si usa il doppio spacco inglese (da marzo a maggio su piante di 1 anno); per favorire l'attecchimento dell'innesto si può riscaldare il punto d'innesto. Altri buoni innesti sono quelli a pezza, scudo e a spacco terminale.
In Italia si innesta su franco, in California su noce nero locale (J. hidsii) resistente ai marciumi radicali. Oggi si usa un ibrido (J. hindsii X regia) detto paradox, resistente ai nematodi e tollerante al reimpianto.
Sesti d'impianto di 8-10 m a seconda della fertilità del suolo e vigoria del portainnesto. Le forme di allevamento sono quelle ad asse centrale o vaso impalcato alto (3m) per avere produzione sia di frutto sia di legno. La potatura è minima (via i succhioni e i rami secchi, sfoltire la chioma per far entrare la luce ed evitare che i frutti si formino all?esterno della stessa.
Il mallo deiste spontaneamente (non lungo la linea mediana ma in più punti). Raccolta a settembre con scuotitori meccanici e poi spazzolatici. Le noci raccolte sono smallate e seccate al sole o in corrente d'aria calda, per poi subire l'imbiancatura con anidride solforosa o permanganato di potassio.
Il prodotto è per il fresco, olio e industria dolciaria. In Italia esistono delle norme per la commercializzazione che richiedono un diametro equatoriale del gheriglio di 27mm. La resa in sgusciato è del 40-50%.
[modifica] Cultivar
SORRENTO: unica varietà in coltura specializzata in Italia FRANQUETTE: Francia MAYETTE: ? SERR: California HARTLEY: ? PAYNE: ?
[modifica] Produzione
- Mondiale 4500000q
- U.S.A. 70%
- Francia 7%
- India 7%
- Spagna 5%
- Italia 4%
