Gneisenau (nave da battaglia)
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Gneisenau | |
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Gneisenau |
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Descrizione generale | |
Tipo | Nave da battaglia leggera / incrociatore da battaglia |
Classe | classe Gneisenau |
Cantiere | Deutsche Werke Kiel |
Ordine | 25 gennaio 1934 |
Impostazione | 6 maggio 1935 |
Varo | 8 dicembre 1936 |
Entrata in servizio | 21 maggio 1938 |
Destino finale | affondata per bloccare il porto di Gotenhafen il 23 marzo 1945 fatta riemergere e demolita tra il 1947e il 1951 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | standard: 31.500 a pieno carico: 38.900 t |
Lunghezza | 235 m |
Larghezza | 30 m |
Pescaggio | (a 37.303 t): 9,69 m |
Propulsione | 3 turbine meccaniche Germania con riduzione singola 3 eliche, 4,8 m di diametro 15.893 CV |
Velocità | 30,7 nodi |
Autonomia | 8.400 mn a 19 nodi (15.556 km a 35 km/h) |
Equipaggio | 11.669 (56 ufficiali, 1.613 marinai) |
Equipaggiamento | |
Armamento | Nove cannoni da 283 mm in tre torri trinate Dodici cannoni da 150 mm in 4 torri binate e 4 affusti singoli) 14 cannoni AA da 105 mm in 7 torrette binate 16 mitragliaci AA da 37 mm AA in otto torrette binate 16 mitragliatrici AA da 20 mm in 2 torrette binate e 8 affusti singoli 6 tubi lanciatorpedini da 533 mm |
Corazzatura | principale 350 mm |
Mezzi aerei | 1 catapulta con 3 idrovolanti Arado Ar 196 |
La Gneisenau fu una nave da battaglia (classe Gneisenau della Kriegsmarine tedesca (classificata però come incrociatore da battaglia dalla Royal Navy). Fu la seconda nave ad essere battezzata con il nome del generale prussiano. August von Gneisenau, la prima fu l'Incrociatore corazzato della prima guerra mondiale SMS Gneisenau.
[modifica] Storia
La Gneisenau venne chiamata originariamente Armored Ship 'E', e venne inizialmente impostata nel febbraio 1934 come un'unità della classe Deutschland di "corazzate tascabili". La costruzione venne però ritardata e quindi venne demolita e reimpostata nel maggio 1935. Venne varata alla fine del 1936 ed entrò in servizio nel 1938. Il suo dislocamento era appena sotto al limite del Trattato di Versailles di 35.000 tons. La sua cintura corazzata di quasi 350 mm era comparabile a quella delle moderne navi da battaglia dell'epoca e grandemente superiore a quello degli incrociatori da battaglia britannici HMS Renown e HMS Repulse (che erano stati progettati per essere suoi eguali come potenza di batterie principali) e delle navi da battaglia francesi Dunkerque e Strasbourg.
Insieme alla sua nave gemella, Scharnhorst, furono generalmente considerate come il maggior successo di progettazione tedesco dell'epoca. La critica principale al progetto fu il ponte di coperta relativamente basso sul livello del mare che la rese "umida" nelle condizioni del Nord Atlantico. Questo condusse ad alterazioni nell'insellatura e nell'installazione della Atlantic Bow ("Prua Atlantica") con i lavori di miglioramento dell'inverno del 1938. Condusse le prove di navigazione nell'ocecano atlantico nel giugno 1939.
Il 4 settembre 1939, il giorno successivo alla dichiarazione di guerra, venne attaccato a Brunsbüttelkoog da aerei della RAF, senza subire danni. L'8 ottobre navigò con l'incrociatore Köln e con 9 cacciatorpedinieri per creare una diversione per le forze alleate in caccia del Deutschland. Alla fine del 1939 operò insieme con lo Scharnhorst nel nord atlantico e affondò l'Incrociatore mercantile armato HMS Rawalpindi, soffrendo però gravi danni a causa di una tempesta marina. Nel 1940 protesse l'invasione della Norvegia e combatté senza risultati contro la Renown, subendo danni alla sua torre di poppa ed al radar. Il 5 maggio fece detonare una mina magnetica a 21 metri a babordo e venne danneggiata dall'onda d'urto e incominciò ad imbarcare acqua, perdendo la capacità di virare per 18 minuti. Il danno venne riparato il 21 maggio a Kiel.
Durante la ritirata britannica del 8 giugno insieme alla Scharnhorst sorprese ed affondò la portaerei britannica HMS Glorious, e le sue scorte, i cacciatorpedinieri HMS Acasta e HMS Ardent. Nel giugno venne colpita da una torpedine nel nord atlantico e dopo essere stata riparata si unì allo Scharnhorst nella loro campagna di maggior successo contro il traffico mercantile nel marzo del 1941. La Gneisenau affondò 14 navi, lo Scharnhorst ne affondò 9 riuscendo a tenersi alla larga dalle navi da battaglia britanniche che proteggevano i convogli. Venne nuovamente colpito da una torpedine nell'aprile 1941 e colpito da 4 bombe mentre si trovava a Brest nella notte del 9-10 aprile e venne riparato, sempre a Brest nel dicembre 1941.
Nel 1942 gli attacchi aerei britannici avevano reso Brest poco sicura ed accompagnata dalla Scharnhorst, dall'incrociatore pesante Prinz Eugen e da uno schermo di copertura di cacciatorpedinieri e torpediniere tentò un'audace corsa verso la germania, in un'operazione chiamata Operazione Cerberus, e conosciuta dai britannici come Channel Dash ("Corsa del canale"). Sebbene scappò illesa alla furiosa battaglia aerea che seguì, colpì una mina navale che la immobilizzò a Kiel, dove nella notte del 26-27 febbraio 1942 venne gravemente danneggiata da un bombardamento che pose fine alla sua carriera operativa. Tra il 1942 e il 1944 vennero fatti alcuni lavori per ricostruire i suoi cannon i gemelli da 380mm, ma non giunsero mai a compimento. I suoi cannoni della torre Anton vennero rimossi ed inviati in Danimarca, le torri Bruno e Caesar ed i loro cannoni inviati in Norvegia. la sua missioni finale fu di essere affondata ed usata per bloccare il porto di Gotenhafen. Venne fatta riemergere e demolita dopo la guerra.
La torretta principale di poppa, "Caesar", venne convertita in una batteria costiera chiamata Austråt Fort in in Ørland vicino a Trondheim, Norvegia ed esiste ancora oggi. In Danimarca al precedente "Stevnsfort" vicin a Rødvig, esistono ancora due torri gemelle da 150mm del suo armamento secondario.
[modifica] Biblografia
- Willliam H. Garzke, Jr., and Robert O. Dulin, Jr., Battleships: Axis and Neutral Battleships in World War II (Naval Institute Press, Annapolis, 1985). Include la storia progettuale e operativa, informazioni sui cannoni ed altri dati statistici sulla nave.
- Siegfried Breyer, Battleships and Battlecruisers 1905-1970 (Doubleday and Company; Garden City, New York, 1973) (pubblicato originalmente in tedesco come Schlachtschiffe und Schlachtkreuzer 1905-1970, J.F. Lehmanns, Verlag, Munchen, 1970). Contiene vari disegni della nave come progettata e come costruita e del cannone da 380mm della versione proposta nel 1942.
- Robert Gardiner, ed., Conway’s All the World’s Fighting Ships 1922 - 1946 (Conway Maritime Press, London, 1980)