Eric Clapton
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| Eric Clapton | ||
 Eric Clapton
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| Nazionalità | Gran Bretagna | |
| Genere | Blues, Rock | |
| Periodo attività | 1963 - | |
| Album pubblicati | 24 | |
| Studio | 7 | |
| Live | 7 | |
| Raccolte | 10 | |
| Sito ufficiale | ericclapton.com | |
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Eric Clapton (Ripley, Surrey, 30 marzo 1945), all'anagrafe Eric Patrick Clapton è un chitarrista e compositore blues britannico.
Indice |
[modifica] Biografia
[modifica] I Primi anni
Eric Clapton inizia la propria carriera quale chitarrista negli Yardbirds nel 1963, e con loro rimane fino al 1965. Presto il suo stile, una sintesi di influenze del blues di Chicago e di chitarristi come Buddy Guy, Freddie King e B.B. King, ne fa uno dei personaggi più interessanti della scena inglese. Agli inizi, il gruppo suonava classici del blues e cominciò ad attirare un folto pubblico di culto quando prese il posto dei Rolling Stones come band "residente" al Crawdaddy Club di Richmond. Gli Yardbirds fecero un tour dell'Inghilterra con il bluesman americano Sonny Boy Williamson; da tale collaborazione nacque un LP registrato nel 1963, che non uscì però fino al 1965. Nel marzo dello stesso anno, proprio quando Clapton lasciò la band, gli Yardbirds sfornarono il loro primo singolo di successo, For Your Love (nel quale Clapton suona la chitarra).
Approderà quindi nella band di John Mayall, vera fucina di talenti blues (tra cui Peter Green e Mick Taylor, forse i più celebri). Dopo l'esordio nei Blues Breakers con l'omonimo disco, il giovane Eric si unisce in un sodalizio musicale con il bassista Jack Bruce ed il batterista Ginger Baker: nascono così nel 1966 i Cream, con cui Clapton vive la sua prima affermazione mondiale, che non sarà oscurata nemmeno dall'arrivo a Londra di Jimi Hendrix, leggenda della musica rock.
La fama conquistata procura a Eric Clapton il primo dei suoi soprannomi, che peraltro la dice lunga sulla devozione dei suoi fans. Sui muri di Londra accade di leggere: "Clapton is God". E se non Dio in persona, certamente Eric ha da ringraziare qualcuno molto in alto per il talento che dimostra di possedere sulla tastiera della sua Gibson (dagli anni '70 passerà alla Fender). Inoltre l'assetto dei Cream, un trio di virtuosi, consente ad ognuno di loro di liberare le proprie capacità senza essere costretti nei limiti delle canzonette pop. "Sunshine of your love", "White room" e "Badge" (scritta con l'amico George Harrison) sono le gemme più luminose della prima parte della carriera di Clapton.
[modifica] Gli anni dei supergruppi
All'apice del successo, alla fine dei '60, i Cream si sciolgono. Per gli anni immediatamente successivi la carriera di Clapton assume un po' un carattere nomade e irregolare. Prima entra a far parte dei Blind Faith, insieme a Ginger Baker e all'amico Steve Winwood. "Presence of the Lord" è un classico che ancora oggi Eric suona a volte in concerto. Anche i Blind Faith hanno vita assai breve e dopo il disco d'esordio già chiudono la loro esperienza: del resto la vita dei cosiddetti "supergruppi", quali sia Cream che i Blind Faith erano, non è mai stata facile.
Clapton soffre molto della morte improvvisa di Hendrix cui era legato da sentimenti di grande stima (reciproca, dato che Hendrix ha avuto manforte da Clapton e Townshend che lo hanno aiutato non poco a diventare quello che oggi è) ma anche di competizione inevitabile e un po' frustrante. Trova rifugio nella band Delaney & Bonnie in cui per un periodo brevissimo milita e va anche in tour. Ne scaturiscono due dischi entrambi assai godibili considerato il clima sereno e creativo che si respira: "Delaney & Bonnie & Friends" e "On Tour". Nel 1970 esce poi il primo album solista di Clapton ma, scorrendo i credits, si capisce che è sostanzialmente un altro album di Delaney & Bonnie uscito a nome di Eric Clapton. Subito dopo Eric Clapton forma i Derek & The Dominos. Del tutto casualmente viene a far parte del gruppo un altro genio della chitarra elettrica, in particolare della slide: si tratta del compianto Duane Allman già noto per le furiose cavalcate lisergiche con gli Allman Brothers.
Esce il disco (considerato da molti come un capolavoro) "Layla & other assorted love songs". "Layla", con micidiale riff di apertura, sbanca il mercato e resta ancor oggi una delle canzoni più celebri di Clapton insieme alla successiva "Cocaine" (1977). Sebbene il disco contenga anche altre gemme ("Bell Bottom Blues", "I am Yours", "Key to the Highway"), è in generale l'interplay tra la chitarra di Clapton e quella di Duane a dominare in lungo e in largo il disco. Successo planetario cui segue una tournée, un disco dal vivo e poi più nulla. Un secondo progetto di disco abortisce prima di essere pubblicato, Duane muore in un incidente stradale e per Clapton si aprono definitivamente le porte dell'inferno della droga pesante.
[modifica] Gli anni della crisi e l'avvio della carriera solista
Ci vorranno mesi e mesi e l'aiuto di amici come Pete Townshend e Jimmy Page a risollevarlo dall'abisso, almeno parzialmente. Tanto affetto quasi costringe Clapton a fare una rentrèe live al Rainbow da cui viene tratto un live, non del tutto riuscito, a detta di molti critici. Ma è abbastanza perché Clapton si rimetta in pista e con "461 Ocean Boulevard" torna a ruggire nelle radio e sui giradischi di tutti i fans. La canzone pilota è "I Shot the Sheriff", già di Bob Marley (all'epoca ancora misconosciuto autore giamaicano). Del resto Clapton è noto per il suo gusto nello scegliere nel repertorio di altri artisti canzoni da lanciare a nuova vita.
Si nota nel disco anche "Let it grow" dall'incedere lento ed ammaliante ma con una chiusura solenne e bellissima, anche se magari un po' somigliante al giro di accordi di "Stairway to Heaven". Se "Eric Clapton" (1970), come detto attribuibile in larga parte a Delaney & Bonnie, per quanto di ottimo livello, è un po' una falsa partenza, "461 Ocean Boulevard" (1974) segna l'avvio effettivo della carriera solista di Clapton divenendo inoltre l'archetipo di (quasi) tutti i dischi di Clapton: tanti altri ne seguiranno nei trentanni successivi ma ricalcheranno tutti, con maggiore o minore successo, la formula vincente di questo disco.
In ogni caso l'attività di studio è funzionale a quella dal vivo dove Clapton tira sempre fuori il meglio di sé, a parte quando torna ad essere preda di demoni e dipendenze varie. Si ricorda tra i dischi live degli anni Settanta il bellissimo "Just One Night" dove Clapton riesce a rendere brillanti e fiammeggianti anche composizioni che in studio erano risultate un po' deboli.
[modifica] Gli anni Ottanta e la rinascita del Blues
Gli anni Ottanta vedono un Clapton modaiolo e alle prese più con il gossip ed il jet set che non con il blues. Ma la vita chiede a Clapton il più alto prezzo che un padre possa mai pagare: il figlioletto Conor, muore per un incredibile incidente domestico all'età di soli 4 anni. Clapton è spezzato dalla tragedia, ma il dolore immane sentito dà lui una scossa totale. Al di là della canzone dedicata al figlioletto morto ("Tears in heaven"), dal lutto sofferto Clapton riapre le finestre della sua musica al suo amore primo: il blues.
L'occasione per aprire il suo cuore al pubblico e mostrare insieme le sue ferite, la sua forza ed il suo amore per il blues viene in occasione della registrazione del "MTV Unplugged". Come richiesto dalla trasmissione televisiva, nessuno strumento elettrico, solo chitarra acustica. Ne esce un recital maestoso, dove anche numeri a prima vista improponibili in versioni acustiche, escono rivitalizzati e vestiti a nuovo: uno per tutti Layla. Layla è il caso più unico che raro di una canzone che famosissima per molti anni nella sua prima versione, diventi anche altrettanto famosissima in una sua seconda versione per nulla simile alla prima.
Layla "Unplugged" è uno swing dolente e felpato laddove trentanni prima, nella versione originale, era una frustata rock dal finale struggente e malinconico. Il disco tratto dalla trasmissione diventa un best e un long seller e ristablisce il valore di Clapton. Colpito lui stesso dall'inatteso trionfo mondiale, decide di proseguire nella ricerca del blues ed esce "From the Cradle", album rigorosamente elettrico e blues. Gli ultimi anni di Clapton lo hanno visto altalenare tra produzioni mainstream e dischi dichiaratamente blues (gli ultimi in questa serie sono"Me & Mr. Johnson" e "Session for Robert J.", tributi a Robert Johnson)
Nel 1988 partecipa con i Dire Straits ad un concerto in onore di Nelson Mandela. E' una tappa del tour dello stesso anno che coinvolge gli amici Mark Knopfler ed Elton John. La super session di amici avrà il suo culmine nel concerto benefico di Knebworth del 30 giugno 1990.
[modifica] Progetti recenti
Nel frattempo ha avuto anche modo di creare una fondazione per la cura e la riabilitazione degli alcolisti (Fondazione Crossroads con sede ad Antigua) e annualmente allestisce un festival della chitarra, blues anch'esso chiamato "Crossroads" di cui è stato pubblicato un bel dvd doppio dell'edizione 2004. L'ultimo disco, sfornato qualche mese fa, "Back Home", è stato sostanzialmente ed unanimemente stroncato dalla critica: retrospettivamente, e in modo alquanto malizioso, qualcuno ha fatto trapelare che in realtà le canzoni di Back Home fossero risalenti a prima del disco-omaggio a Robert Johnson, ma che la casa discografica, ritenendole meno interessanti delle cover stesse, ha preferito ritardare l'uscita del materiale originale preferendogli il tributo al vecchio bluesman: è tutto dire.... Prevale in Back Home un tono abbastanza tiepido, troppo orientato ad un mainstream privo di sussulti ed in cui la mitica Stratocaster non ruggisce più di tanto: alla prossima, Eric....
[modifica] Curiosità
- È stato soprannominato God nel 1966, e successivamente, slowhand.
- Il 21 agosto 1986 ha avuto un figlio dall'attrice italiana Lory Del Santo, Conor. Il 20 marzo 1991 perse la vita cadendo dal loro appartamento di New York, dal 53° piano di un grattacielo. La sua canzone Tears in Heaven è dedicata alla memoria del figlio scomparso.
- Anche se ha partecipato al Live Aid egli ha sparato a zero contro i suoi organizzatori (Bono ed Bob Geldof) affermando che "sono solo delle persone che si atteggiano a fare la morale, comportandosi più da politici che da artisti".
- Non ha partecipato insieme agli Yardbirds, perché già sostituito dal chitarrista Jeff Beck, nel 1966 al Festival di Sanremo, che presentarono due canzoni insieme ai cantanti italiani Lucio Dalla (Paff Bum) e Bobby Solo (Questa Volta) e la presentazione al pubblico da parte del presentatore (Mike Bongiorno) è stata testuale e, come di consueto, unica ed inimitabile: "ed ecco a voi, gli uccelli da cortile!".
- Ha dichiarato che considera Buddy Guy il miglior chitarrista vivente.
- Nel 1976 è al centro di una polemica di stampo politico: Clapton si trova a Birmingham per un concerto e dal palco spende parole di approvazione per il deputato conservatore Enoch Powell, noto per le posizioni xenofobe che lo avevano allontanato persino dallo stesso Partito Conservatore Inglese. Clapton asserisce che la Gran Bretagna è diventata "sovraffollata" e correrebbe il rischio di diventare una "colonia dei neri". Probabilmente tali dichiarazioni vengono rilasciate sotto effetto di alcool, ma esse porteranno Clapton a non potersi più esibire a Birmingham fino alla fine degli anni '80, e provocheranno addirittura la reazione degli artisti pop britannici di sinistra, molti dei quali proprio in seguito a questa infelice uscita di Clapton appoggeranno la campagna "Rock Against Racism" ("rock contro il razzismo"). Ultimamente Clapton è tornato nell'occhio del ciclone da questo punto di vista a causa del suo appoggio alla campagna contro la legge promulgata dal Partito Laburista Inglese che restringe la pratica della caccia alla volpe.
- Appassionato di calcio, Eric Clapton è tifoso del West Bromwich Albion F.C.
- Ha partecipato a Umbria Jazz 2006 esibendosi Sabato 8 Luglio 2006 all'Arena Santa Giuliana
- Ha chiuso il tour italiano del 2006 in Veneto esibendosi in un'Arena di Verona gremitissima, sul palco con lui anche Robert Cray: concludono il concerto duettando in Crossroad.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Eric Clapton Portal by Where's Eric! The Eric Clapton Fan Club Magazine
- Eric Clapton FAQ - Eric Clapton Frequently Asked Questions
- Sito ufficiale
