El Alto
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El Alto | |
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Stato: | Bolivia |
Dipartimento: | La Paz |
Provincia: | Pedro Domingo Murillo |
Coordinate: | Latitudine: 19° 29′ S Longitudine: 68° 10′ O |
Altitudine: | 4.080 m s.l.m. |
Superficie: | 1.042 km² |
Abitanti: | 649.958 (2001) |
Densità: | 623,76 ab./km² |
Prefisso tel: | 02 |
Nome abitanti: | Alteños |
Sindaco: | Fanor Nava Santiesteban |
Sito istituzionale |
El Alto è una città della Bolivia sita nell'altopiano andino, ai margini di La Paz, capitale amministrativa della repubblica. Conta, secondo il censimento 2001, 649.958 abitanti (alteños). Da una stima effettuata dall'Insituto Nacional de Estadística, la città contava, nel 2005, 800.273 abitanti contro gli 839.269 della capitale. In realtà, dal momento che l'urbanizzazione è piuttosto informale e non registrata, molti sostengono che sia addirittura più popolata di La Paz. Assieme quest'ultima costituisce comunque il nucleo abitativo più popoloso della nazione (oltre 1.600.000 abitanti).
Indice |
[modifica] La storia
[modifica] Il primo nucleo
Il nucleo abitato nacque attorno agli inizi del XX secolo. Da quando, cioè, furono costruite le ferrovie La Paz-Guaqui (1904), La Paz-Arica (Cile) (1904) e la Bolivia Railway, le quali transitavano tutte per la zona sovrastante La Paz. I lavoratori addetti alla costruzione, alla manutenzione, al cambio e il capo-stazione vivevano in quel luogo.
Anche gli aviatori iniziarono a frequentare il luogo da quando venne costruita la pista di atterraggio. Nel 1935 due compagnie locali, la Braniff e la Panagra, operavano voli a partire da quella pista. Il governo di Enrique Peñaranda (1940-1943) mise in scena la prima parata militare nella zona della base aerea costituita presso la pista. Gli abitanti di La Paz salirono quindi a El Alto per prendere parte alla dimostrazione.
[modifica] La crescita
I primi insediamenti, a partire dagli anni '40, furono nell'attuale quartiere centrale di La Ceja con la migrazione di ex-contadini ed ex-minatori provenienti da villaggi poveri dell'altipiano, che intendevano avvicinarsi alla città di La Paz. A partire da quel periodo, l'allora proprietario di quella zona, Julio Téllez García, cominciò a vendere i lotti di terreno a 0,50 centavos (centesimi di Boliviano).
Il problema più importante riguardava la carenza di di acqua potabile che veniva trasportata in bidoni di latta dalla zona Munaypata di La Paz. L'acqua costituiva adirittura merce di scambio e poteva essere barattata, ad esempio, con una tazza di caffè presso la stazione ferroviaria. Molti capirono la centralità del problema, tra i quali Enrique Hertzog, candidato per il congresso, che, non appena venne eletto, fece portare carri pieni di acqua, come promesso in campagna elettorale.
[modifica] La rivoluzione
Nel 1952, quando i dissidenti del regime militare comandato da Hugo Ballivián erano circondati dai militari, i minatori di Milluni passarono per La Ceja e dirottarono l'esercito appoggiando quindi la rivoluzione.
[modifica] Riconoscimento della città di El Alto
Nel 1957 si costituì il Consiglio Centrale dei Residenti che portò alla costituzione della Quarta Sezione della Provincia di Murillo e al riconoscimento di El Alto come capoluogo che avvenne il 6 marzo 1975.
I quechua che abitavano la zona, chiamarono il luogo Alaj Pacha (terra in cielo). Successivamente venne chiamata Cruz Pata (con la croce sopra) per il monumento dedicato al Sacro Cuore di Gesù. Venne poi chiamata Altupata Marka (villaggio di sopra).
Nel 1988, la legge 561 riconobbe a El Alto il rango di città.
La diocesi di El Alto, creata su disposizione del Papa Giovanni Paolo II nel 1994, fissa come giurisdizione le seguenti provincie del dipartimento di La Paz: Los Andes, Ingavi, Manco Kapac, Omasujos, Camacho Muñecas e parte di Murillo. Si tratta del primo riconoscimento della città come ideale capitale del popolo andino della Bolivia.
[modifica] Le recenti proteste
El Alto si riconosce ulteriormente come capitale del popolo andino durante le proteste per la nazionalizzazione dell'acqua, sfociate in tragedia, che nel 2003 causarono le dimissioni e la fuga del presidente boliviano Gonzalo Sánchez de Lozada oltre che alla morte di numerose decine di persone. L'acqua del vicino ghiacciaio dell'Illimani è stata nazionalizzata sancendo la vittoria dei manifestanti.
Un ruolo ancora di maggior rilievo, gli abitanti di El Alto, lo hanno avuto nel 2005 con le proteste che hanno portato alle dimissioni del sucessore di Gonzalo Sánchez de Lozada, Carlos Mesa. Gli abitanti di El Alto, dopo la nazionalizzazione dell'acqua, hanno manifestato per la nazionalizzazione degli idrocarburi. Decine di migliaia di alteños, guidati da Evo Morales, hanno marciato per La Paz bloccando strade e paralizzando la città per giorni costringendo anche Mesa alle dimissioni. Il successore, Eduardo Rodríguez Veltzé, è stato nominato dal congresso che, a causa della paralisi della capitale, è stato costretto a riunirsi a Sucre, a circa 700 km. di distanza. Il 22 gennaio 2006, Evo Morales diventa presidente a seguito di elezioni, grazie anche al forte appoggio degli alteños.
[modifica] La città
Si trova ad un'altitudine che spazia dai 3.850 ai 4.150 m. sul livello del mare ed è posta all'imboccatura della fenditura del Rìo Choqueyapu nella quale si trova La Paz. La zona centrale è nota come La Ceja (il sopracciglio, in spagnolo) ed è sede di un vivace mercato. Altre zone importanti sono: Ciudad Satélite, Villa Exaltación, Villa Adela, Villa Alemania, Villa Dolores, El Kenko, Alto Lima, Senkata, Nuevos Horizontes.
[modifica] L'aeroporto
L'Aeroporto Internazionale di El Alto (codice IATA: LPB - codice ICAO: SLLP) è uno dei due più importanti della Bolivia (assieme all'Aeroporto Internazionale di Viru Viru di Santa Cruz de la Sierra) e collega la città di La Paz ad altre città della Bolivia, dell'America Latina, degli Stati Uniti e, seppur con frequenza minore, dell'Europa. A seguito degli scontri e dei bloqueos avvenuti durante le manifestazioni dei primi mesi del 2005, alcuni voli internazionali sono stati spostati all'aeroporto di Santa Cruz, facendo diminuire l'importanza dell'aeroporto di La Paz-El Alto come destinazione internazionale.
[modifica] L'università
El Alto è sede dell'Universidad Pública de El Alto (o UPEA). Conta circa 12.000 studenti e 18 corsi di laurea (9 nell'area socio-politico-economica, 3 nell'area della salute e 6 nell'area tecnica).
Nel 1989 le autorità cittadine stipularono una convenzione con la Universidad Mayor de San Andrés di La Paz per la creazione di una sede universitaria con l'istituzione di tre corsi di indirizzo tecnico. Nel 2000 la comunità alteña decide di creare una propria università pubblica ed autonoma e di farla riconoscere dalle istituzioni governative, creando a tal fine un comitato. Dopo dure lotte la neonata università viene riconosciuta il 5 settembre dello stesso anno. Nel 2003 ne viene riconosciuta l'autonomia.
[modifica] Clima
A causa della sua posizione geografica, sono presenti forti venti durante tutto l'arco dell'anno. Durante l'estate australe, le precipitazioni piovose sono quasi quotidiane, mentre durante l'inverno sono più rare.
Le temperature sono relativamente basse, considerando la latitudine: la temperatura media è di 8,2°C con variazioni notevoli che oscillano dai -4,7°C del mese di luglio ai 17°C di dicembre. A causa dell'altitudine, si segnala una forte escursione termica diurna.