Dune il destino dell'universo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
 Dune il destino dell'universo |
|
| Titolo originale: | Frank Herbert's Dune |
| Paese: | Inghilterra |
| Anno: | 2000 |
| Durata: | 273 |
| Colore: | colore |
| Audio: | sonoro |
| Genere: | fantascienza (miniserie) |
| Regia: | John Harrison |
| Soggetto: | basato sul romanzo Dune di Frank Herbert |
| Sceneggiatura: | John Harrison |
|
|
| Fotografia: | Vittorio Storaro |
| Montaggio: | |
| Musiche: | Graeme Revell |
| Scenografia: | Miljen Krjakovic |
|
|
|
| Si invita a seguire lo schema del Progetto Film | |
Girata nel 2000, Dune il destino dell'universo (Frank Herbert's Dune) è una mini-serie in tre parti prodotta per la TV via cavo inglese Sci-Fi Channel, della durata complessiva di 273 minuti. È tratta da uno dei più famosi romanzi di fantascienza, Dune scritto da Frank Herbert nel 1965. Dal libro era già stato tratto nel 1984 il film Dune di David Lynch, che (malgrado lo scarso successo commerciale dell'epoca) molti annoverano tra i classici del cinema di fantascienza.
Tenuto conto dei limiti dovuti ad un budget da produzione televisiva, la miniserie ha l'indubbio vantaggio di una durata nettamente superiore a quella di un normale film, grazie alla quale è stato possibile sviluppare la complessa vicenda presente nel romanzo originale, rendendola più comprensibile rispetto al film di Lynch.
Indice |
[modifica] Trama
- Noi siamo i Fremen. Viviamo da sempre nel deserto, nomadi, sfidando i venti di un arido pianeta inospitale dove è però prodotta la più grande tra le ricchezze dell'universo conosciuto: la Spezia. Senza la Spezia, la Gilda spaziale non riuscirebbe a spostare le immense navi nella galassia alla velocità del pensiero. Senza la Spezia, l'impero stesso cesserebbe di esistere!
- La Spezia, per sorte singolare, si trova solo su questo pianeta che noi chiamiamo Dune. Chi controlla Dune, controlla la Spezia.
- Noi siamo i Fremen, il popolo silenzioso. Schiacciati e calpestati dai sanguinari invasori Harkonnen, attendiamo nascosti nel deserto la venuta del Mahdi, che verrà a liberarci, secondo una profezia vecchia di millenni.
- Ma ora la nostra lunga attesa è terminata.
- È giunto su Dune un giovane di un altro pianeta, figlio del duca Leto il Giusto, che tra noi sarà chiamato Muad'dib.
- Egli è il Dormiente: colui che grazie alla Spezia risveglierà i propri poteri inimmaginabili e ci condurrà, vittoriosi, alla Guerra Santa finale.
- Perché chi controlla Dune, controlla l'universo.
La storia è divisa in tre parti: Dune, Muad'dib, il profeta.
- Dune. Nella prima parte troneggia la figura del Duca Leto Atreides, grazie anche all'interpretazione misurata che ne offre William Hurt, star del film. La casata Atreides si trasferisce dal pianeta Caladan per prendere possesso del pianeta Arrakis, ma in tal modo cade in una trappola ordita dall'imperatore stesso e dagli Harkonnen, i nemici giurati degli Atreides.
- Muad'dib. Nella seconda parte vediamo il protagonista Paul Atreides nei panni di Muad'dib, accolto assieme alla madre Lady Jessica dal misterioso e affascinante popolo dei Fremen, comandati da Stilgar, un forte e saggio guerriero che addestrerà il protagonista alla difficile e spietata vita del deserto. Nelle profonde caverne scopriamo assieme a Paul i segreti dei Fremen e del loro sogno planetario. Uno degli aspetti meglio riusciti del film è stato probabilmente quello di rendere la cultura del popolo Fremen, attraverso numerosi dettagli della vita quotidiana.
- Il profeta. La terza parte è incentrata sulla bellicosa riconquista di Dune-Arrakis attraverso la jihad comandata da Paul Muad'dib, il quale, grazie alla pericolosa Spezia, ha nel frattempo sviluppato i suoi poteri latenti, diventando il Kwisatz Haderach, l'essere supremo, vertice di un programma genetico segreto della Sorellanza delle Bene Gesserit.
[modifica] Fotografia
La miniserie è stata girata per la maggior parte a Praga all'interno di studios insonorizzati. Da segnalare anzitutto la fotografia del pluripremiato Vittorio Storaro, che riesce a donare notevole intensità emotiva ai diversi momenti della storia, utilizzando la luce e i colori in senso fortemente espressivo. Vediamo la luce cambiare all'improvviso sui volti dei protagonisti, i colori sottolineare e/o contrapporre i vari momenti del film e i diversi personaggi (es. rosso vivo per i sanguinari e violenti Harkonnen, blu per gli Atreides, verde per i Fremen).
[modifica] Scenografie
Le scenografie, realizzate da Miljen Krjakovic, sono appropriate nel rendere i sontuosi interni dei palazzi, sia che si tratti dell'antico palazzo di Arrakeen o del palazzo imperiale su Kaitain, grazie anche ad uno studio attento dei colori attentamente funzionale alla fotografia. Gli esterni risentono invece dei limiti di una produzione per la TV, anche per la scelta (sostenuta da Storaro) di usare una tecnica tradizionale come enormi gigantografie (75x10 metri) per il deserto invece di sfondi completamente virtuali, che sarebbero risultati più verosimili anche se probabilmente meno espressivi. Numerose altre scene con i paesaggi del pianeta, i mezzi volanti (ornitotteri) e i vermi delle sabbie sono invece realizzate grazie alla computer grafica.
[modifica] Costumi
I costumi, firmati da Theodor Pistek (oscar per il film Amadeus), sono curati ed elaborati e sembrerebbero a prima vista ispirati ai disegni di Moebius, il famoso autore francese di fumetti che, in effetti, disegnò anni prima lo storyboard per una produzione (mai realizzata) del film con Alejandro Jodorowsky. In una produzione di questo tipo i costumi hanno un'importanza pari alle scenografie e alla sceneggiatura e risultano assai funzionali alla fotografia. Ben riuscite le divise ed i costumi tradizionali dei Fremen.
[modifica] Personaggi e cast
I personaggi della storia di Herbert sono assai numerosi e complessi, quasi come in una tragedia di Shakespeare, il che ci viene ricordato anche dallo stile di recitazione piuttosto anglosassone degli attori. La fama del libro ha attirato numerose personalità tra cui William Hurt e Giancarlo Giannini. Alec Newman interpreta credibilmente la complessa figura di Paul Atreides, il protagonista, che subisce nel corso della storia una profonda evoluzione: da giovane e irruento rampollo di nobile lignaggio a maturo condottiero e a mistico guerriero eletto. I personaggi secondari hanno in questa versione filmica una certa importanza. Rispetto alla prima versione di Lynch è dato maggiore risalto a numerose figure: Stilgar, capo dei Fremen, Irulan, la figlia dell'imperatore, l'imperatore stesso Shaddam IV, il dottor Keynes, planetologo imperiale diventato in realtà una guida per i Fremen. Solo il personaggio di Thufir Hawat (il mentat - computer umano degli Atreides) appare sacrificato ad un ruolo di sfondo.
[modifica] La sceneggiatura: un remake?
Il regista e sceneggiatore John Harrison ha dichiarato l'intento di mantenere la massima somiglianza con il libro, richiamandosi direttamente al romanzo originale, tuttavia questa produzione è stata definita da alcuni come una sorta di remake del film Dune di David Lynch del 1984, di cui sembra riprendere varie scene e dialoghi.
Sceneggiare Dune per il cinema è stato del resto uno degli scogli terribili su cui alcune produzioni sono naufragate prima ancora di girare la prima scena, data la difficoltà di trasporre l'elevata complessità del libro. Uno dei fondamentali limiti attribuiti al film di Lynch dell'84 è in effetti che la vicenda risultava ingarbugliata e di difficile comprensione. In questo caso invece la maggiore durata ha consentito al regista e sceneggiatore John Harrison di sviluppare meglio la seconda e la terza parte della vicenda (la prima parte risulta molto simile a quella di Lynch), a tutto vantaggio della comprensione della storia. I monologhi interiori, caratteristica importante nel libro e scoglio per molti cineasti, non sono stati resi come voce fuori campo ma tradotti nei dialoghi, a differenza dalla versione di Lynch che fu criticata anche per questo motivo. Alcuni hanno fatto notare che il film soffre comunque di una certa lentezza, specie per le scene di massa dei combattimenti.
[modifica] Effetti speciali
I giganteschi vermi delle sabbie, veri padroni del pianeta Dune, risultano in questa miniserie ben riusciti grazie all'uso dell'odierna computer grafica. Numerosi altri dettagli minori presenti del libro e nel film di Lynch sembrano invece scomparsi (le labbra dei Mentat non appaiono macchiate dal succo di Sapho; le ali degli ornitotteri degli Artreides non sembrano muoversi).
[modifica] Il seguito: i figli di Dune
Di questa miniserie per la tv, grazie al discreto successo, è stato girato un seguito, I figli di Dune (Frank Herbert's Children of Dune), sempre tratto dalla saga di Herbert, cambiando tutto il cast ad eccezione del protagonista principale Alec Newman e qualche altro personaggio (es. Chani).
[modifica] Collegamenti esterni
| Il Ciclo di Dune di Frank Herbert |  |
|---|---|
| I romanzi: Dune - Messia di Dune - I figli di Dune - L'imperatore-dio di Dune - Gli eretici di Dune - La rifondazione di Dune | |
| Il film Dune di David Lynch | Le serie TV: Dune il destino dell'universo - I figli di Dune | |
| Pianeti: Arrakis | Caladan | Giedi Primo | Ix | Kaitain | |
| Universo: Atreides | Bene Gesserit | Bene Tleilax | CHOAM | Corrino | Fremen | Gilda | Harkonnen | Impero | Kwisatz Haderach | Landsraad | Melange | Sardaukar | Verme delle sabbie | |
| PORTΛLE FΛNTΛSCIENZΛ - Il bar al termine dell'universo | |
