Cappella dei Pazzi

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La Cappella dei Pazzi è una delle più belle architetture rinascimentali, capolavoro di Filippo Brunelleschi, e si trova incastonata nel primo chiosto della basilica di Santa Croce a Firenze.

Indice 1 Storia 2 Architettura 3 Altre immagini 4 Altri progetti

[modifica] Storia

La cappella di famiglia fu commissionata da Andrea de' Pazzi al grande architetto nel 1429, ma completata solo nella seconda metà del XV secolo. È un'importante struttura di grande armonia, con la quale si iniziò la riflessione sul modello di chiese a pianta a croce greca come massimo schema per bellezza e armonia e che portò a grandi capolavori come la chiesa di Santa Maria delle Carceri a Prato, il Tempio di San Biagio a Montepulciano o la Chiesa di Santa Maria Nuova a Cortona: molti architetti rinascimentali si cimentarono con questo archetipo (anche la Basilica di San Pietro era stata inizialmente progettata da Bramante con una pianta a croce greca), che fu però abbandonato nel corso del '500 nell'affermazione generale della pianta a croce latina.

[modifica] Architettura

La chiesetta è uno dei migliori esempi di eleganza e sobrietà in architettura, con una maestosa padronanza dei rapporti fra i volumi dell'edificio a vantaggio dell'armonia generale dell'insieme. Le decorazioni si manifestano all'osservatore solo in un secondo momento, nel soffermarsi sui dettagli, completando l'ambiente senza mai appesantirlo, senza rubare la scena allo spazio architettonico ed alla sacralità dell'edificio.

La facciata della chiesa si affaccia sul primo chiostro di Santa Croce ed è l'unico esempio di facciata disegnata da Brunelleschi. Questa si basa su un portico che ricorda la solenne struttura degli archi di trionfo romani. Sei colonne corinzie sostengono un attico alleggerito da numerose aperture e sul cui sfondo si eleva la cupola che ricorda molto la Sagrestia Vecchia della basilica di San Lorenzo. Intorno all'arco a tutto sesto lo spazio e ripartito in figure geometriche scandite da lesene. Sull'architrave corre un fregio a bassorilievo con Teste di cherubini di Desiderio da Settignano, mentre i tondi e i piccoli rosoni cha danno maestosa solennità cupoletta sotto alla volta dell'arco, con la brillante policromia della terracotta invetriata, sono opera dello scopritore di questa tecnica, Luca della Robbia, autore anche del tondo con Sant'Andrea sopra la porta. Arricchiscono l'insieme le conchiglie a rilievo negli ancoli e lo stemma dei Pazzi al centro della cupoletta. I portali, finemente intagliati con figure floreali e geometriche, furono realizzati da Giuliano da Maiano (1472).

L'interno è molto essenziale e si basa, come a San Lorenzo, nel modulo a 20 braccia (un braccio era un'unità di misura che equivale più o meno a 58 cm), che è la misura della larghezza dell'area centrale, dell'altezza dei muri interni e del diametro della cupola, in modo da avere un cubo immaginario sormontato da una semisfera. A questa struttura vanno aggiunti i due bracci laterali, un quinto ciascuno rispetto al lato del cubo centrale, e la cappella dell'altare, larga quanto un altro quinto, quanto l'arco di ingresso.

Dominano la scena i costoloni e i profili dei pilastri (paraste) con capitelli corinzi, tutto in pietra serena grigia che si staglia sul fondo a intonaco bianco, nello stile più tipico del grande architetto fiorentino. Lungo il perimetro interno corre una panca, sempre in pietra serena, mentre agli angoli in alto sono presenti 12 tondi di Luca della Robbia in bicromia bianca e azzurro, raffiguranti i 12 Apostoli. Più in alto si tyrova il fregio, sempre con il tema dei Cherubini e con l'aggiunta dell'Agnello, simbolo di Redenzione, ma anche della potente Arte della Lana. La cupola è alleggerita dai sottili costoloni a rilievo e una cascata di luce innonda la cappella dalla lanterna e dalle finestrelle disposte sul tamburo. Nelle vele della cupola, altri 4 tondi policromi sempre in terracotta, con i 4 evangelisti sono attribuiti a Andrea della Robbia o al Brunelleschi stesso che ne avrebbe curato il disegno prima di affidarne la realizzazione alla bottega dei Della Robbia.

[modifica] Altre immagini

La cupoletta e il soffitto del portico esterno	L'altare centrale	Tondi degli Apostoli	Tondi degli Apostoli
Tondi degli Apostoli	Tondi degli Apostoli	La cupola (Tondo 1 e 2)	La cupola (Tondo 3 e 4)

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