Campionato italiano di pallapugno
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Il campionato italiano di pallapugno è la più importante competizione italiana di questo sport.
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[modifica] Storia
Sebbene i primi tornei di pallapugno risalgano alla fine del XIX secolo, con la partecipazione di giocatori leggendari come Giuseppe Filippa di Cravanzana, detto "Ghindo", il primo campionato regolare fu organizzato nel 1912. Fra i campioni di quest'epoca vanno ricordati Riccardo Fuseri (quattro scudetti consecutivi), Pierino Bonsignore e Maggiorino Bistolfi (due scudetti), Raffaele Ricca (quattro scudetti). Ad Asti, nel 1920, il sanremese Milin Panizzi scaglia un pallone di 180 grammi a 87,5 metri, stabilendo un record. Lo sport è molto diffuso e rivaleggia con il calcio: praticano la pallapugno, tra gli altri, Vittorio Pozzo, commissario tecnico della nazionale di calcio due volte campione del mondo, Carlo Parola, Renato Cesarini e molti altri calciatori famosi.
Negli anni Trenta il pallone elastico viene incluso dall'organizzazione sportiva fascista nell'OND, la struttura che regola tutte le attività creative, ma riceve poche risorse, rimanendo ai margini del movimento sportivo nazionale. Il campionato dell'epoca ha scarsa rilevanza e le squadre partecipanti sono pochissime: addirittura, nel 1937, il campione uscente Paolo Rossi non può difendere il titolo in quanto gli organizzatori non lo avvisano in tempo dell'inizio della competizione.
Nel maggio del 1946 alcuni appassionati ed ex dirigenti si riuniscono a Torino nel tentativo di creare una federazione, ma i lavori si prolungano e a dicembre dello stesso anno il pallone si ritrova inglobato nella Federazione Italiana Palla Tamburello.
Nell'immediato dopoguerra gli impianti agibili sono pochi e il pallone elastico è gestito in pratica dagli impresari degli sferisteri di Torino, Alba, Acqui Terme, in ottica fortemente speculativa. In questo periodo il campionato si tiene a settembre, verso la fine di una stagione sportiva costellata da tornei, con i giocatori in condizioni fisiche non più ottimali. Il campionato riprende nel 1947, con poche squadre partecipanti e il rinnovo della sfida tra il campione Augusto Manzo, considerato da molti il più grande giocatore della storia, e l'eterno secondo Francesco Gioetti. Tra il 1947 e il 1951 Manzo vince il campionato per cinque volte di fila, un'impresa mai più ripetuta da nessuno, e nel 1942 partecipa anche al campionato di pallone col bracciale, a Rimini, vincendolo contro i più affermati campioni della specialità.
All'inizio degli anni Cinquanta lo sport incomincia a svilupparsi, grazie agli sforzi di alcuni dirigenti, come il direttore dello sferisterio di Alba Romualdo Isnardi e il giornalista della Gazzetta d'Alba Remo Gianuzzi, determinati a liberare lo sport dalle scommesse (la cosiddetta "camorra") e ad aprirlo ai giovani e a farlo conoscere sui giornali. Nel 1951 viene fondata a Torino l'Unione Italiana Pallone Elastico (UIPE), con la presenza, tra gli altri, di Isnardi, Gianuzzi e Manzo.
Lo sport incomincia ad attirare l'interesse dei giornali: in questo periodo La Stampa, Il Popolo Nuovo, Tuttosport, la Gazzetta del Popolo, Il Secolo XIX, il Corriere del Popolo iniziano a riportare regolarmente la cronaca degli avvenimenti pallonistici. Vennero inaugurati nuovi sferisteri a Carcare, Santo Stefano Belbo, Imperia, Ceva, Cuneo, Bra, mentre riprendono l'attività dopo quelli di Asti, Bene Vagienna e Loano. Nel 1951 la finale di Torino tra Augusto Manzo e Franco Balestra attira 5000 spettatori, nonostante la contemporaneità del derby di calcio Torino-Juventus. Nel 1955 si gioca a Fossano un incontro amichevole tra una formazione di calciatori, guidati dall'ex juventino Felice Borel, e una squadra locale: vincono i calciatori per 7 a 4.
Lo sport si sposta verso il professionismo: nel 1953 il campione Franco Balestra passa alla Sapet Torino con un contratto annuale di 500.000 lire (somma inferiore a quella percepita dai calciatori più pagati dell'epoca ma sempre molto elevata). Dato che i tornei garantiscono ottimi guadagni e tolgono interesse al campionato, nel 1959 la federazione stabilisce che tutte la squadre di prima e seconda categoria riposino il giorno prima delle partite di campionato.
Negli anni Sessanta il campionato diventa finalmente l'evento principale della stagione, prendendo gradualmente il sopravvento sui tornei, che durante il decennio si diradano sempre di più. È il periodo di maggiore popolarità della pallapugno, che attira migliaia di tifosi in tutti gli sferisteri. I campioni più famosi sono Piero Alemanni, Aurelio Defilippi, Donato Feliciano, Beppe Corino, Guido Galliano.
Nel 1964 si ritira Augusto Manzo e nel 1966 chiude il famoso sferisterio Edmondo De Amicis di Torino: finisce un'epoca. Incomincia la rivalità tra Felice Bertola e Massimo Berruti, che si contenderanno i titoli italiani per vent'anni.
Nel 1983 si affianca al campionato la Coppa Italia. A partire dal 1992 vengono organizzate le prime competizioni internazionali, che negli anni successivi diventano i Campionati mondiali di sport sferistici, disputati anche in Italia, nel 2004.
[modifica] Albo d'oro
- 1912 Fuseri-Revello, Mondovì
- 1913 Fuseri-Rossi, Mondovì
- 1914 Fuseri-Cocito, Mondovì
- 1915 Fuseri-Ferro, Mondovì
- 1916 non disputato
- 1917 Domenico Gay e fratelli, Torino
- 1918 Gay-Borgo, Torino
- 1919 Bonsignore-Delpiano, Bra
- 1920 Bistolfi-Cigliutti, Acqui Terme
- 1921 Santero (individuale)
- 1922 Bonsignore-Fuseri, Bra
- 1923 Bistolfi-Raimondo, Acqui Terme
- 1924 Marengo-Silvestro, Beinette
- 1925 Ricca-Aprile, Imperia
- 1926 Ricca-Aprile, Imperia
- 1927 Marengo-Marengo, Cuneo
- 1928 Ricca-Trinchero, Asti
- 1929 Rossi-Aprile, Bra
- 1930 Ricca-Donetti, Neive
- 1931 non disputato
- 1932 Manzo-Capello, Torino
- 1933 Manzo-Capello, Torino
- 1934 Capello-Fuseri, Torino
- 1935 Manzo-Manzo (individuale)
- 1936 Rossi-Gioietti, Alba
- 1937 Capello-Capello, Torino
- 1938 Gavello-Bonino, Alba
- 1939-1946 non disputati
- 1947 Manzo-Manini, Alba
- 1948 Manzo-Manini, Alba
- 1949 Manzo-Manini, Alba
- 1950 Manzo-Dellavalle, Alba
- 1951 Manzo-Dellavalle, Alba
- 1952 Balestra-Calandri (scudetto assegnato a tavolino nel 1995), Imperia
- 1953 Solferino-Alemanni, Benevello
- 1954 Solferino-Alemanni, Mondovì
- 1955 Balestra-Manini, Torino
- 1956 Alemanni-G.Galliano, Acqui Terme
- 1957 Balestra-Feliciano, Torino
- 1958 Balestra-Gili I, Ceva
- 1959 Balestra-Gili I, Torino
- 1960 Balestra-Ascheri, Torino
- 1961 Feliciano-Ascheri, Torino
- 1962 Corino I-Manini, Alba
- 1963 Defilippi-Bertola, Cuneo
- 1964 Defilippi-Bertola, Cuneo
- 1965 Bertola-Manini, Cuneo
- 1966 Bertola-Galliano, Andora
- 1967 Bertola-Gili II, Andora
- 1968 Feliciano-Galliano, Andora
- 1969 Bertola-Cerrina, Canale
- 1970 Bertola-Gili II, Cuneo
- 1971 Bertola-Manini, Pieve di Teco
- 1972 Bertola-Manini, Pieve di Teco
- 1973 Berruti-Berardo, Monastero Bormida
- 1974 Berruti-Berardo, Monastero Bormida
- 1975 Bertola-Gili II, Alba
- 1976 Berruti-Solferino, Cuneo
- 1977 Bertola-Berardo, Alba
- 1978 Bertola-Gili I, Monastero Bormida
- 1979 Bertola-Gili II, Alba
- 1980 Berruti-Olivieri, Monastero Bormida
- 1981 Berruti-Olivieri, Monastero Bormida
- 1982 Balocco-Solferino, Balocco
- 1983 Rosso I-Solferino, Cengio
- 1984 Bertola-Galliano, Alba
- 1985 Balocco-Gili II, Santo Stefano Belbo
- 1986 Bertola-Rigo, Alba
- 1987 Aicardi-Divizia, Cuneo
- 1988 Aicardi-Divizia, Cuneo
- 1989 Aicardi-Lanza, Canale
- 1990 Aicardi-Lanza, Canale
- 1991 Molinari-Rigo, Alba
- 1992 Molinari-Rigo, Alba
- 1993 Dotta-Belmonte, Cortemilia
- 1994 Pirero-Aicardi, Taggia
- 1995 Sciorella-Lanza, Dolcedo
- 1996 Sciorella-Lanza, Dolcedo
- 1997 Dogliotti-Rigo, Spigno Monferrato
- 1998 Bellanti-Giampaolo, Cuneo
- 1999 Bellanti-Giampaolo, Cuneo
- 2000 Bellanti-Giampaolo, Cuneo
- 2001 Sciorella-Rigo, Monticello d'Alba
- 2002 Sciorella-Rigo, Monticello d'Alba
- 2003 Corino-Voglino, Santo Stefano Belbo
- 2004 Danna-Giampaolo, Cuneo
- 2005 Danna-Giampaolo, Cuneo
- 2006 Corino-Massucco, Alba
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- L. Mussi, Remo Gianuzzi, Augusto Manzo, Storia del gioco del pallone e similari, Alba: Edizioni Paoline, 1952
- L. Mussi, Remo Gianuzzi, Augusto Manzo, Cento anni di pallone elastico, Alba: Edizioni Paoline, 1952
- Giorgio Caviglia, Pallapugno - Vite da raccontare, Camerana: I.E.E. Editoriale Europea, 2005
