Bruno Munari
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«Quando qualcuno dice:
questo lo so fare anch'io, vuol dire che lo sa rifare altrimenti lo avrebbe già fatto prima.» |
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(Bruno Munari, Verbale scritto, 1992)
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Bruno Munari (Milano, 24 ottobre 1907 - 30 settembre 1998), è stato uno dei massimi protagonisti del design e della grafica del XX secolo, dando contributi fondamentali in diversi campi dell'espressione visiva (pittura, scultura, cinematografia, design industriale, grafica) e non visiva (scrittura, poesia, didattica) con una ricerca poliedrica sul tema del gioco, dell'infanzia e della creatività.
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[modifica] Biografia
Nato a Milano, Bruno Munari passò l'infanzia e l'adolescenza a Badia Polesine. Nel 1925 tornò a Milano per lavorare con lo zio ingegnere. Nel 1927 cominciò a frequentare Marinetti e il movimento futurista, esponendo con loro in varie mostre. Tre anni dopo si associò con Riccardo Castagnetti (Ricas), con cui lavorò come grafico fino al 1938. Durante un viaggio a Parigi, nel 1933, incontrò Louis Aragon e André Breton, che gli diedero l'idea delle "macchine inutili". Dal 1939 al 1945 lavorò come grafico presso l'editore Mondadori, e come art director della rivista Tempo, cominciando contemporaneamente a scrivere libri per l'infanzia, inizialmente pensati per il figlio Alberto. Nel 1948, insieme a Gillo Dorfles, Gianni Monnet e Atanasio Soldati, fondò il Movimento Arte Concreta.
Negli anni Sessanta divennero sempre più frequenti i viaggi in Giappone, verso la cui cultura Munari sentiva un'affinità crescente, trovandovi precisi riscontri del suo interesse per la natura, la simmetria, il disegno delle abitazioni.
Nel 1977, a coronamento del dell'interesse costante verso il mondo dell'infanzia, creò il primo laboratorio per bambini in un museo, presso la Pinacoteca di Brera a Milano. Dopo vari e importanti riconoscimenti in onore della sua attività vastissima, Munari realizzò la sua ultima opera pochi mesi prima di morire a 91 anni nella sua città natale.
[modifica] Opere
[modifica] Arti visive
«Il sogno dell'artista è comunque quello di arrivare al Museo, mentre il sogno del designer è quello di arrivare ai mercati rionali.»
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(Bruno Munari, Artista e designer, 1971)
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La vulcanica produzione "artistica" in senso stretto di Munari, apparsa in più di 200 mostre personali e 400 mostre collettive, è un pout-pourri di tecniche, metodi e forme.
Negli anni del fascismo, Munari lavorò principalmente come grafico nel campo del giornalismo, realizzando le copertine di diverse riviste: nel frattempo, espose con i futuristi alcuni dipinti, dedicandosi a opere via via meno convenzionali, come la "tavola tattile" (1931), la "macchina aerea" (1930), le "macchine inutili" (1933), i collage (1936), il mosaico per la Triennale di Milano (1936), le strutture con elementi oscillanti (1940).
Negli anni '40 e '50, cominciò a delineare alcune linee guida della sua esplorazione:
- l'arte cinetica (le lancette di "Ora X", del 1945)
- la luce (le fotografie del 1950, i "Negativi positivi" del 1948, gli esperimenti con luce polarizzata del 1954)
- il gioco (i "Giocattoli d'artista" del 1952)
- gli oggetti immaginari (le "Scritture illeggibili di popoli sconosciuti", del 1947, il "Museo immaginario delle isole Eolie" a Panarea del 1955, le "Forchette parlanti" del 1958, i "Fossili del 2000" del 1959)
- la natura e il caso ("Oggetti trovati" del 1951, "Il mare come artigiano" del 1953)
Nel 1949 iniziò a realizzare i "libri illeggibili", a metà fra editoria e arte visiva, in cui esplorò le possibilità materiche, visive e tipografiche del libro (la serie continuò fino al 1988), mentre del 1954 è la sua fontana per la Biennale di Venezia.
Negli anni '60, grazie all'adozione di tutte le nuove tecnologie disponibili al grande pubblico (proiettori, fotocopiatrici, cineprese), l'attività artistica di Munari divenne un'enciclopedia dell'arte fai-da-te, dove ogni opera conteneva l'implicito messaggio per l'osservatore "prova anche tu": xerografie, studi sul movimento, fontane, strutture flessibili, illusioni ottiche, film sperimentali ("I colori nella luce", del 1963, comprendeva musiche di Luciano Berio). Nel 1962 organizzò la prima esposizione di arte programmata, presso il negozio Olivetti di Milano.
Durante gli anni '70, dato il maggiore interesse rivolto alla didattica vera e propria e alla scrittura, la produzione artistica in senso stretto si andò diradando, per riprendere solo alla fine del decennio. Nel 1979 realizzò uno spettacolo di luce per il Teatro comunale di Firenze.
Negli anni '80 e '90 Munari proseguì nell'esplorazione di tutti i temi già delineati in passato, con la stessa giovanile disinvoltura, ma diradando le opere per via dell'età ormai avanzata. Nelle ultime opere si va accentuando la dimensione privata, che ha un riscontro parallelo nella vasta produzione di libri a tiratura limitata stampati con Maurizio Corraini per amici e bibliofili.
[modifica] Design industriale
Come libero professionista, Munari ha disegnato dal 1935 al 1992 diverse decine di oggetti d'arredamento (tavoli, poltrone, librerie, lampade, posacenere, carrelli, mobili combinabili, ecc.), la maggior parte dei quali per Bruno Danese. E proprio nel campo del disegno industriale Munari ha creato i suoi oggetti di più grande successo, come il giocattolo scimmia Zizi (1953) (fotografia), la "scultura da viaggio" pieghevole, per ricreare un ambiente estetico familiare nelle anonime camere d'albergo (1958) (fotografia), il portapenne Maiorca e il posacenere Cubo (1958) (fotografia), la celebre lampada Falkland (1964) (fotografia), l'Abitacolo (1971) (fotografia) e la lampada Dattilo (1978) (fotografia).
Oltre alla progettazione di oggetti d'arredamento, Munari realizzò anche allestimenti di vetrine (La Rinascente, 1953), abbinamenti di colori per le vernici delle automobili (Montecatini, 1954), elementi espositivi (Danese, 1960, Robots, 1980), e persino dei tessuti (Assia, 1982). A 90 anni, firmò la sua ultima opera, l'orologio "Tempo libero" Swatch, del 1997.
[modifica] Libri e grafica editoriale
La produzione editoriale di Munari si estende per settant'anni, dal 1929 al 1998, e comprende libri veri e propri (saggi tecnici, poesie, manuali, libri "artistici", libri per bambini, testi scolastici), libri-opuscolo pubblicitari per varie industrie, copertine, illustrazioni, fotografie. In tutte le sue opere, è presente un forte impulso sperimentale, che lo spinge a esplorare forme insolite e innovative a partire dall'impaginazione, dai Libri illeggibili senza testo, all'ipertesto ante litteram di opere divulgative come il famoso Artista e designer (1971). Alla sua vasta produzione come autore vanno aggiunte infine le numerose copertine e illustrazioni per libri di Gianni Rodari, Nico Orengo e altri.
Per valutare l'impatto che l'opera di progettazione di Munari ha avuto sull'immagine della cultura in Italia, si può prendere ad esempio l'opera per l'editore Einaudi. Munari realizzò con Max Huber tra il 1962 e il 1972 la grafica delle collane Piccola Biblioteca (con il quadrato colorato in alto), Nuova Universale (con le strisce orizzontali rosse), Collezione di poesia (con i versi su fondo bianco in copertina), Nuovo Politecnico (con il quadrato rosso centrale), Paperbacks (con il quadrato blu centrale), Letteratura, Centopagine, e delle opere in più volumi (Storia d'Italia, Enciclopedia, Letteratura italiana, Storia dell'arte italiana). Tra le altre realizzazioni grafiche di grande successo, si ricordano la Nuova Biblioteca di Cultura e le Opere di Marx-Engels per Editori Riuniti, e due collane di saggi per Bompiani.
[modifica] Giochi e laboratori
- Le costruzioni in legno "Scatola di architettura" per Castelletti (1945)
- I giocattoli Gatto Meo (1949) e Scimmietta Zizì (1953) per Pirelli
- Dal 1959 al 1976, svariati giochi per Danese (Proiezioni dirette, ABC, Labirinto, Più e meno, Metti le foglie, Strutture, Trasformazioni, Dillo coi segni Immagini della realtà)
- Primo laboratorio per bambini all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano (1977)
- Laboratorio "Giocare con l'arte" al Museo internazionale delle ceramiche di Faenza (1981)
- I laboratori per bambini del Kodomo no shiro (Castello dei bambini) di Tokyo (1985)
- Il "Libro letto", trapunta scritta che è sia libro che letto (1993) per Interflex
[modifica] Premi e riconoscimenti
- Premio "Compasso d'Oro" dell'Associazione per il Disegno Industriale (1954, 1955, 1979)
- Medaglia d'oro della Triennale di Milano per i libri illeggibili (1957)
- Premio Andersen come miglior autore per l'infanzia (1974)
- Menzione onorevole dell'Accademia delle Scienze di New York (1974)
- Premio grafico Fiera di Bologna per l'infanzia (1984)
- Premio della Japan Design Foundation, "per l'intenso valore umano del suo design" (1985)
- Premio Lego "per il suo eccezionale contributo allo sviluppo della creatività nei bambini" (1986)
- Premio dell'Accademia dei Lincei "per l'attività grafica" (1988)
- Premio "Spiel Gut" di Ulm (1971, 1973, 1987)
- Laurea honoris causa in architettura dall'Università di Genova (1989)
- Socio Onorario dell'Accademia di Belle Arti di Brera - Premio Marconi (1992)
- Cavaliere di Gran Croce (1994)
- "Compasso d'oro" alla carriera (1995)
- Membro onorario della Harvard University
[modifica] Libri di Bruno Munari
[modifica] Design e comunicazione visiva
«ALBERO
l'esplosione lentissima di un seme» |
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(Bruno Munari, "Fenomeni bifronti", 1993)
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- Tavolozza di possibilità grafiche, con Ricas - Muggiani editore (1935)
- Fotocronache di Munari - Domus (1944)
- Supplemento al dizionario italiano - Carpano (1958)
- Le forchette di Munari - La Giostra (1958)
- La scoperta del quadrato - Scheiwiller (1960)
- Teoremi sull'arte - Scheiwiller (1961)
- Vetrine negozi italiani - Editrice L'ufficio moderno (1961)
- Good design - Scheiwiller (1963)
- La scoperta del cerchio - Scheiwiller (1964)
- Arte come mestiere - Laterza (1966)
- Design e comunicazione visiva - Laterza (1968)
- Artista e designer - Laterza (1971)
- Codice ovvio - Einaudi (1971)
- La scoperta del triangolo - Zanichelli (1976)
- Fantasia - Laterza (1977)
- Xerografie originali - Zanichelli (1977)
- Guida ai lavori in legno - Mondadori (1978)
- Da cosa nasce cosa - Laterza (1981)
- Il laboratorio per bambini a Brera - Zanichelli (1981)
- Il laboratorio per bambini a Faenza al museo internazionale delle ceramiche - Zanichelli (1981)
- Ciccì Coccò - FotoSelex (1982)
- Uno spettacolo di luce - Zanichelli (1984)
- I laboratori tattili - Zanichelli (1985)
- Direzione sorpresa, con Mario De Biasi - Cordani (1986)
- Giochi e grafica - Comune di Soncino (1990)
- Il dizionario dei gesti italiani - adnkronos libri (1994)
- Il castello dei bambini a Tokyo - Einaudi (1995)
- Spazio abitabile 1968-1996 - Stampa Alternativa (1996)
[modifica] Libri di ricerca
In questa categoria i pochi libri di poesia sono raggruppati con tutti i volumi "d'artista" o comunque non convenzionali, stampati spesso in tirature limitate, o in edizioni fuori commercio.
- Libri illeggibili - Libreria Salto (1949)
- Libro illeggibile n. 8 - (1951)
- Libro illeggibile n. 12 - (1951)
- Libro illeggibile n. 15 - (1951)
- Libro illeggibile - (1952)
- An unreadable quadrat-print - Hilversum (1953)
- Sei linee in movimento - (1958)
- Libro illeggibile n. XXV - (1959)
- Libro illeggibile con pagine intercambiabili - (1960)
- Libro illeggibile n. 25 - (1964)
- Libro illeggibile 1966 - Galleria dell'Obelisco (1966)
- Libro illeggibile N.Y.1 - The Museum of Modern Art (1967)
- Guardiamoci negli occhi - Giorgio Lucini editore (1970)
- Libro illeggibile MN1 - Corraini (1984)
- La regola e il caso - Mano (1984)
- I negativi-positivi 1950 - Corraini (1986)
- Munari 80 a un millimetro da me - Scheiwiller (1987)
- Libro illeggibile MN1 - Corraini (1988)
- Libro illeggibile 1988-2 - Arcadia (1988)
- Simultaneità degli opposti - Corraini (1989)
- Alta tensione - Vismara Arte (1990)
- Libro illeggibile NA-1 - Beppe Morra (1990)
- Strappo alla regola - (1990)
- Amici della Sincron - Galleria Sincron (1991)
- Rito segreto - Laboratorio 66 (1991)
- Metamorfosi delle plastiche - Triennale di Milano (1991)
- Alla faccia! Esercizi di stile - Corraini (1992)
- Libro illeggibile MN3. Luna capricciosa - Corraini (1992)
- Saluti e baci. Esercizi di evasione - Corraini (1992)
- Viaggio nella fantasia - Corraini (1992)
- Pensare confonde le idee - Corraini (1992)
- Aforismi riciclati - Pulcinoelefante (1991)
- Verbale scritto - il melangolo (1992)
- Fenomeni bifronti - Etra/Arte (1993)
- Libro illeggibile MN4 - Corraini (1994)
- Tavola tattile - Alpa Magicla (1994)
- Mostra collettiva di Bruno Munari - Corraini (1994)
- Adulti e bambini in zone inesplorate - Corraini (1994)
- Contanti affettuosissimi auguri - Nodo libri (1994)
- Aforismi - Pulcinoelefante (1994)
- Libro illeggibile MN5 - Corraini (1995)
- Il mare come artigiano - Corraini (1995)
- Emozioni - Corraini (1995)
- A proposito di torroni - Pulcinoelefante (1996)
- Prima del disegno - Corraini (1996)
- Ma chi è Bruno Munari? - Corraini (1996)
- Segno & segno - Etra/arte (1996)
[modifica] Libri per l'infanzia
«Ogni libro è letto
ma ogni letto non è anche un libro» |
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(Bruno Munari, in Domus n.760, 1994)
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- Movo: modelli volanti e parti staccate - Grafitalia (1940)
- Mondo aria acqua terra - (1940)
- Le macchine di Munari - Einaudi (1942)
- Abecedario di Munari - Einaudi (1942)
- Scatola di architettura - Castelletti (1945)
- Mai contenti - Mondadori (1945)
- L'uomo del camion - Mondadori (1945)
- Toc toc - Mondadori (1945)
- Il prestigiatore verde - Mondadori (1945)
- Storie di tre uccellini - Mondadori (1945)
- Il venditore di animali - Mondadori (1945)
- Gigi cerca il suo berretto - Mondadori (1945)
- Che cos'è l'orologio - Editrice Piccoli (1947)
- Che cos'è il termometro - Editrice Piccoli (1947)
- Meo il gatto matto - Pirelli (1948)
- Acqua terra aria - Orlando Cibelli Editore (1952)
- Nella notte buia - Muggiani (1956)
- L'alfabetiere - Einaudi (1960)
- Bruno Munari's ABC - World Publishing Company (1960)
- Bruno Munari's Zoo - World Publishing Company (1963)
- Nella nebbia di Milano - Emme edizioni (1968)
- Da lontano era un'isola - Emme edizioni (1971)
- L'uccellino Tic Tic, con Emanuele Luzzati - Einaudi (1972)
- Cappuccetto Verde - Einaudi (1972)
- Cappuccetto Giallo - Einaudi (1972)
- Dove andiamo?, con Mari Carmen Diaz - Emme edizioni (1973)
- Un fiore con amore - Einaudi (1973)
- Un paese di plastica, con Ettore Maiotti - Einaudi (1973)
- Rose nell'insalata - Einaudi (1974)
- Pantera nera, con Franca Capalbi - Einaudi (1975)
- L'esempio dei grandi, con Florenzio Corona - Einaudi (1976)
- Il furbo colibrì, con Paola Bianchetto - Einaudi (1977)
- Disegnare un albero - Zanichelli (1977)
- Disegnare il sole - Zanichelli (1980)
- I prelibri (12 libri) - Danese (1980)
- Cappuccetto Rosso Verde Giallo Blu e Bianco - Einaudi (1981)
- Tantagente - The Museum of Modern Art (1983)
- Il merlo ha perso il becco, con Giovanni Belgrano - Danese (1987)
- La favola delle favole - Publi-Paolini (1994)
- La rana Romilda - Corraini (1997)
- Il prestigiatore giallo - Corraini (1997)
- Buona notte a tutti - Corraini (1997)
- Cappuccetto bianco - Corraini (1999)
[modifica] Libri per la scuola
- Tec 90 - Minerva Italica (1990)
- L'occhio e l'arte - Ghisetti e Corvi (1992)
- Metodi modelli e tecniche - Minerva Italica (1993)
- Suoni e idee per improvvisare - Ricordi (1995)
- Modulart - Atlas (1999)
[modifica] Pubblicità e industria
- Il linoleum, con Ricas - Società del linoleum (1938)
- L'idea è nel filo - Bassetti (1964)
- Xerografia - Rank Xerox (1972)
- Alfabeto Lucini - Lucini (1987)
- Occhio alla luce - Osram (1990)
[modifica] Libri su Bruno Munari
- Wikiquote contiene citazioni di o su Bruno Munari
- Giorgio Maffei - Munari: i libri, Sylvestre Bonnard, 2002
- Claude Lichtenstein, Alfredo Haberli - Air Made Visible: A Visual Reader on Bruno Munari, Lars Muller, 2000
- Su Munari - Abitare Segesta, 1999
- Marco Meneguzzo - Bruno Munari, Laterza, 1993
- Aldo Tanchis - Bruno Munari, Idea Books, 1986
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