Basilischi
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I Basilischi è una organizzazione mafiosa nata negli anni '90 (1994) in Basilicata, la quale ha assunto un ruolo di controllo delle attività illecite della regione.
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[modifica] Storia
I Basilischi nascono come una ndrina della ndrangheta calabrese e da essa dipendono, sono protetti e aiutati. Ottenuto, difatti il bene placido delle ndrine dei Pesce e Serraino di Rosarno, un gruppo di malavitosi di tutta la regione con a capo Giovanni Gino Cosentino formò quella organizzazione che ambiva a diventare la quinta mafia del sud Italia.
[modifica] Inchiesta Iena 2
Con l'inchiesta Iena 2, in cui sono coinvolti anche i deputati Antonio Potenza e Gianfranco Blasi,il pm di Potenza Montemurro evidenzia un cambio di assetto: l'appalto ottenuto all'Ospedale S. Carlo di Potenza da una azienda controllata da un gruppo malavitoso campano viene trattato dai Basilischi in prima persona. Da questo si dedurrebbe che il controllo del territorio lucano è in mano al gruppo dei Basilischi che tratta alla pari con le altre mafie assumendo così una sua identità ed autonomia, pur rimanendo legato alla ndrangheta.
Sembra però, che la 'ndrangheta di Rosarno abbia ristabilito il potere in basilicata, destituendo Cosentino e creando 7 ndrine, composte da malavitosi locali comandate direttamente da 7 calabresi.
[modifica] Operazione Chewingum
I Basilischi sono stati oggetto di una inchiesta della procura antimafia di Potenza, "l'operazione Chewingum" sta tentando di fare luce sulle attività e sulla struttura dell'organizzazione.
[modifica] Oggi
Nel 2006 nell'inchiesta che ha coinvolto Vittorio Emanuele di Savoia e il sindaco di Campione d'Italia vi erano anche la famiglia Tancredi del potentino.
[modifica] Attività
- Narcotraffico
- Traffico di armi
- Rapine,
- Detenzione e commercio di esplosivi
- Usura
- Gioco d'azzardo
[modifica] Affiliati
Sono affiliati all'organizzazione dei Basilischi alcuni membri del clan Scarcia del materano, Marco e Massimo Cassotta, Antonio Cossidente e il salernitano Vincenzo De Risi, il gruppo potentino capeggiato da Renato Martorano (coinvolto nell'inchiesta Iena 2), e a cui appartengono i noti Dorino Stefanutti e Michele Badolato. Tutti i citati sono sotto inchiesta e condannati più volte per reati di tipo mafioso.
