Word ladder
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Word Ladder (letteralmente scala delle parole) è un gioco di carta e matita inventato da Lewis Carroll, l'autore di Alice nel Paese delle Meraviglie. Si chiama anche metagramma; Carroll lo propose inizialmente (con regole più restrittive) col nome doublets. Sebbene pochi ricordino l'origine e l'autore del gioco, esso è molto diffuso in molti paesi, inclusa l'Italia. In Francia si chiama métagramme oppure d'un mot à l'autre.
Carroll pubblicò l'idea del gioco sul numero di Vanity Fair del 29 marzo 1879, asserendo di averlo inventato per intrattenere due giovani sorelle, Julia e Ethel Arnold (la prima delle quali sarebbe diventata la madre di Aldous Huxley), trovandosi a corto di indovinelli:
- DEAR VANITY,--Just a year ago last Christmas, two young ladies--smarting under that sorest scourge of feminine humanity, the having `nothing to do'--besought me to send them `some riddles'. But riddles I had none at hand, and therefore set myself to devise some other form of verbal torture which should serve the same purpose. The result of my meditations was a new kind of Puzzle--new at least to me--which, now that it has been fairly tested by a year's experience, and commended by many friends, I offer to you, as a newly-gathered nut, to be cracked by the omnivorous teeth which have already masticated so many of your Double Acrostics.[1]
[modifica] Regole
Al giocatore vengono indicate una "parola iniziale" e una "parola finale", due parole qualsiasi tratte dal vocabolario. Lo scopo del gioco è quello di modificare progressivamente la parola iniziale fino ad arrivare alla parola finale. A ogni passo della trasformazione il giocatore può:
- aggiungere una lettera
- togliere una lettera
- cambiare una lettera
- usare le stesse lettere in ordine diverso (anagramma)
Il risultato di ogni trasformazione dev'essere una parola di senso compiuto.
La versione più nota è una semplificazione del gioco in cui si applicano solo le prime 3 regole di sostituzione (o addirittura solo la 3; in questo caso, parola iniziale e parola finale devono essere composte dallo stesso numero di lettere). Quest'ultima versione (limitata alla regola 3) fu quella che Carroll descrisse inizialmente a Vanity Fair col nome di doublets.
[modifica] Esempio
Da Alice a Scala
Alice (regola 2) Alce (regola 4) Cale (regola 1) Scale (regola 3) Scala
L'esempio originale di Carroll per Vanity Fair, che usava solo la regola 3, è il seguente (da testa a coda in inglese):
H E A D h e a l t e a l t e l l t a l l T A I L
[modifica] Note
- ↑ Cara Vanity,--solo un anno fa, l'ultimo Natale, due signorine--rese impertinenti dal più terribile flagello che possa tormentare la natura femminile, il "non avere niente da fare"-- mi chiesero di inviar loro "qualche indovinello". Ma di indovinelli non avevo per mano, e perciò mi diedi da fare a inventare qualche altra forma di tortura verbale che potesse servire lo stesso scopo. Il risultato delle mie meditazioni fu un nuovo tipo di rompicapo--per lo meno nuovo per me--che (ora che è stato ben testato dall'esperienza di un anno, e lodato da molti amici) offro a voi, come una noce raccolta da poco che i vostri onnivori denti, che già hanno masticato tanti doppi acrostici, potranno rompere.