Wall Street (film)
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 Wall Street |
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| Titolo originale: | Wall Street |
| Paese: | USA |
| Anno: | 1987 |
| Durata: | 125' |
| Colore: | colore |
| Audio: | sonoro |
| Genere: | drammatico |
| Regia: | Oliver Stone |
| Soggetto: | Stanley Wiser, Oliver Stone |
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Charlie Sheen: Bud Fox |
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| Fotografia: | Robert Richardson |
| Montaggio: | Claire Simpson |
| Musiche: | David Byrne |
| Scenografia: | Stephen Hendrickson |
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Oscar per il migliore attore protagonista: Michael Douglas
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| Si invita a seguire lo schema del Progetto Film | |
Wall Street è una pellicola prodotta nel 1987 negli USA dalla 20th Century Fox, che ha fatto vincere, lo stesso anno, l'Oscar come miglior attore a Michael Douglas.
Indice |
[modifica] Trama
Bud Fox lavora come agente di borsa per una societa quotata a Wall Street. Bud, è un ragazzo di umili origini, ma tremendamente affascinato dal potere e dalla facilità di fare soldi degli squali dell'alta finanza. Dopo reiterati tentativi riesce ad ottenere un incontro con Gordon Gekko detto "il grande", visto che il rampante uomo d'affari odia buttare via il tempo, l'incontro pare volgere a sfavore di Fox, il quale sul finire tramite un informazione privilegiata riesce ad accattivarsi le simpatie di Gordon. Da quel punto in poi, Gordon proteggerà il pupillo, gli insegnerà le regole del gioco.
Il film è uno spaccato su finanza e yuppismo, avidità e moralità. Il personaggio incarnato abilmente da Michael Douglas, è il prototipo del rampantismo degli anni'80, incarna il libero-mercato nelle sue alterazioni più evidenti. È un self-made man, che si è fatto largo da una scadente università in modo duro e spietato, il tipico squalo dell'alta finanza, un uomo che vuol vivere bigger than life e decanta Sun-Tzu come vademecum di vita, e negli affari.
Il monologo dell'avidità pronunciato nel corso del film, esprime i connotati del personaggio e di una certa america, che Stone doverosamente ci ha proposto, nel suo solito modo manicheo di visione della realtà.
La caratterizzazione data da Michael Douglas (non per nulla premio oscar, golden globe, david di donatello per questo film) al personaggio di Gekko, finanziere spietato, uomo fattosi da solo, disinvolto arrampicatore, è un icona della cinematografia contemporanea e per gli amanti del mondo della finanza, è un guru della speculazione mobiliare-immobiliare, la prestigiosa rivista statunitense Forbes ha dedicato una pagina a questo illustre sebbene fittizio personaggio [1]
Alcune battute di Gekko contribuiscono a caratterizzare il personaggio:
Il denaro c'è ma non si vede, qualcuno vince, qualcuno perde, il denaro di per sè non si fa ne si perde, semplicemente si trasferisce, da un intuizione ad un'altra, magicamente!
È tutto questione di soldi ragazzo, il resto è conversazione.
Non sarai tanto ingenuo da credere che viviamo in una democrazia, vero buddy? è il libero mercato e tu ne fai parte.
L'avidità, non trovo una parola migliore, è valida, l'avidità è giusta, l'avidità funziona, l'avidità chiarifica, penetra e cattura l'essenza dello spirito evolutivo. L'avidità in tutte le sue forme: l'avidità di vita, di amore, di sapere, di denaro, ha impostato lo slancio in avanti di tutta l'umanità. E l'avidità, badate bene, non salverà solamente la Teldar Carta, ma anche l'altra disfunzionante società che ha nome America.
Il più ricco 1% del paese, possiede metà della ricchezza del paese, 5 trilioni di dollari, un terzo di questi viene dal duro lavoro, 2/3 dai beni ereditati, interessi sugli interessi accumulati da vedove e figli idioti, e dal mio lavoro, la speculazione mobiliare-immobiliare, è una stronzata, c'è il 90% degli americani là fuori che è nullatenente o quasi. Io non creò niente, io posseggo!.
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