Volto Santo di Lucca
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Il Volto Santo di Lucca è un crocifisso ligneo collocato in una capella, costruita da Matteo Civitali nel 1484, sulla navata sinistra della cattedrale di San Martino a Lucca. Secondo una leggenda medievale venne scolpito da quel Nicodemo che, con Giuseppe d'Arimatea, depose Cristo nel sepolcro, forse può essere messo in rapporto con il vescovato, svolto tra il 1060-70, di Anselmo da Baggio, che presenziò alla consacrazione della nuova cattedrale il 6 ottobre 1070, ma certamente il crocifisso ligneo non ha relazione alcuna con la coeva scultura lombarda del X-XI secolo, vista anche la particolarità iconografica del Cristo vestito, iconografia in Occidente molto rara, ma molto diffusa in Oriente, probabilmente il crocifisso proviene da quest'ultima località, forse di ambito siriano, visto che indossa il colobium, un vestito di quell'area geografica.
Grazie alla sua popolarità vennero prodotte molte copie, sopratuto xilografie, ad uso dei pellegrini, che accorrevano a Lucca da ogni parte d'Europa. Queste copie, che cominciano già al principio del XII secolo, presero nome di Volto Santo, o Volto Santo di Lucca, alla fine del XIV secolo, nelle Fiandre, una copia del Volto suscitava venerazione e miracoli, ma già, vista la distanza dall'originale, nessuno sapeva più chi rappresentasse: la lunga veste impediva di riconoscervi un Cristo crocifisso, per il quale era usuale l'uso del perizoma, facendo così piuttosto pensare a una donna, il problema era la barba, così si formò la leggenda di una santa che, volendo mantenere a ogni costo la verginità contro il volere del padre, che la promise in sposa a un re di Sicilia, ottiene per grazia divina che una folta barba le ricopra il volto, rendendola indesiderabile, così il padre la fa crocifiggere.
La santa assume nei vari paesi d'Europa assunse nomi diversi da Sankt Wilgefortis o Kümmernis in Germania a Sainte Débarras in Francia, entrando nel Martyrologium Romanum nel 1583, restandovi fino al secolo scorso riscontrando un'’amplissima devozione popolare in tutta Europa, tranne che in Italia.
[modifica] Bibliografia
- G. Schnürer e J. M. Ritz, St. Kümmernis und Volto Santo, Düsseldorf 1934.
- C. Baracchini e A. Caleca, Il Duomo di Lucca, Lucca 1973, pagine 14-15.
- A. Pertusi e F. Pertusi Pucci, Il Crocifisso ligneo del Monastero di S. Croce e Nicodemo di Bocca di Magra, in «Rivista dell’Istituto Nazionale d’Archeologia e Storia dell’Arte», s. III, 11, 1979, pagine 3-51.
