Vera Amerighi Rutili

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Vera Amerighi Rutili (Navacchio 22 agosto 1896 - Pisa 13 maggio 1952) è stata un soprano di successo. Studiò Canto al Conservatorio di Firenze dal 1915 fino alla fine della Prima Guerra Mondiale. Leopoldo Mugnone la scoprì durante un concerto per studenti all’accademia e la convinse a debuttare come Aida. Il luogo del suo debutto fu, abbastanza sorprendentemente, il London's Covent Garden nel luglio del 1919, sebbene altre biografie lo collochino a Reggio Emilia, sempre nello stesso anno. Si esibì dieci volte nella "Norma" a Reggio Emilia alla fine di settembre e fu immediatamente scritturata per ripetere l’opera a Catania, davvero un grande onore per una giovane cantante sconosciuta. Cantò sia l’Aida che la Norma nell’autunno e ritornò nel Febbraio del 1920 per l’opera "Lucrezia Borgia" di Gaetano Donizetti e per la sua prima esibizione nell’opera "La Gioconda". Genova, le offrì una lunga stagione e la fece debuttare con la Norma a metà dello stesso anno. Fu un successo così grande che le fu chiesto di rimanere per esibirsi nella “Gioconda” e in un’altra nuova opera,"Mosè", insieme a Nazzareno De Angelis. Si esibì anche a Pisa nello stesso anno con la Norma. Divenne in questo periodo uno tra i soprani più ricercati d’Italia. Nel 1921, fece la sua comparsa nella Norma a Palermo e poi si esibì a Lisbona, dove, al San Carlo ripeté il ruolo che aveva interpretato nella Gioconda. Oporto la vide esibirsi nell’opera di Amilcare Ponchielli, Ancona nell’opera di Bellini. Negli anni a cavallo tra il 1922 e il 1924 cantò nella Norma al Teatro Lirico di Milano, e anche in molte altre città tra cui Mantova, Pisa e tutte le città del Veneto. Nel 1925-26 cantò la Norma a Parma, Venezia e Cremona, ancora al Bellini di Catania e a Modena. Ebe Stignani la accompagnò nelle opera di Bellini e Verdi. Il 1927 la vide a Brescia e Genova nella "Norma" e all’Arena di Verona si presentò nel ruolo di Giulia nell’opera "La Vestale" di Gaspare Spontini. A Pisa, fu Elvira in "Ernani" per la prima volta. A Genova, nei primi mesi del 1928 cantò nel "Pirata" di Bellini. A Firenze interpretò Aida, e nell’inverno del 1929 a Palermo, cantò nella "Tosca" e "L'Africaine". Genova, Firenze e Como la scritturarono per la Norma e a Mantova cantò nell’opera "La Gioconda". Debuttò anche alla Scala di Milano con la "Vestale". Ebbe successo, ma ci furono molti commenti poco felici sul suo aspetto fisico. Nel 1930 fu a Livorno e poi a Lecce per L’Aida e "La Forza del Destino" ;a Trieste interpretò L’ Aida e "Il Trovatore". Cantò la Norma a Pola, Bologna e Forli nel 1931, così come fece per la Radio Italiana a Roma e Torino. Nel 1932 debuttò al Teatro Adriano di Roma. Nel 1933 si esibì a Fiume, Trento, Cagliari e Sassari. Nel 1934 interpretò la Norma a Bolzano e Merano e iniziò un tour di due mesi in tutta Italia insieme a Irene Minghini Cattaneo, Antonio Bagnariol, Antonio Melandri, Giulio Baronti, e, in alcune città Pasero e Pinza. Nel 1935 debuttò a Monte Carlo con la Norma. In 1937, si esibì a Santiago (Cile) con "La Forza del Destino", "Aida" e "Gioconda" e ritornò successivamente in Sudamerica nel 1938, a Rio de Janeiro con la "Gioconda" e il "Mefistofele". Da qui in poi iniziò il declino della sua carriera; apparve sporadicamente solo nella sua città, Pisa, esibendosi nel "Trovatore" e nell’opera "Ernani". Si esibì almeno una volta all’anno a Pisa fino al 1950 così come in altre città della Toscana e della Liguria. Galliano Masini l’affiancò a Livorno nel 1940. "Casta Diva' e "Mira o Norma" furono programmate per la fine del 1946. Sorprendentemente, nel 1947, cantò il Gotterdammerung Brunnhilde a Trieste e con questa esibizione la sua carriera giunse alla fine. Il numero totale di esibizioni di Vera Amerighi Rutili nella Norma non è conosciuto, ma sicuramente sopra centocinquanta. Maria Callas, arrivò a ottantotto. Morì a Pisa il 13 maggio 1952 in seguito ad arresto cardiaco.