V-brake

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I freni di tipo V-brake equipaggiano oggi praticamente tutte le mountain bike, con esclusione di qualche bicicletta di bassissima gamma o di modelli destinati ai bambini che impiegano i vecchi Cantilever, progenitori dei V-Brake.

Il fatto che i V-Brake siano adottati su tutte le biciclette disponibili sul mercato, non significa che siano tra di loro perfettamente uguali e che assicurino prestazioni identiche. Il prezzo dei freni V-Brake varia enormemente, partendo da pochi Euro per quelli realizzati con stampi plastici per arrivare a centinaia di Euro per pezzi di altissima gamma, realizzati magari artigianalmente con lavorazioni CNC. Oltre al prezzo, la differenza tra i veri tipi di freno la fanno le prestazioni che tra i due estremi della gamma sono veramente notevoli ed insospettabili.

L'impianto frenante V-Brake si compone di:

• Comando freno
• Cavo di trasmissione
• Corpo freno
• Pattini

Su una MTB vi sono due comandi freno uno per comandare l'impianto anteriore e l'altro per il posteriore. Il comando del freno è composto da due parti principali: una fissa, collegata al manubrio tramite una fascetta ed una mobile (la "leva"), connessa alla parte fissa tramite un perno che ne permette la rotazione. In alcuni casi (es. in alcuni modelli di produzione Shimano) la leva freno è integrata con il corpo dei comandi per il cambio ed il deragliatore.

Il comando freno per V-Brake non differisce dalle varie tipologie di comandi usati tipicamente sulle MTB che impiegano un cavo meccanico per agire sul corpo freno. In pratica non vi sono differenze di sorta tra i freni di tipo Cantilever, U-Brake, V-Brake o a disco con comando meccanico.

Sul comando freno vi sono alcune regolazioni per il tiraggio del cavo di trasmissione e della distanza tra la leva ed il manubrio. Il cavo di trasmissione consiste in un cavo metallico che scorre in una guaina e che permette di trasferire il movimento della leva verso il corpo del freno.

Il corpo freno è costituito da due parti distinte, caratterizzate dalla forma quasi rettilinea ed allungata che, durante la frenata, serrano da entrambi i lati il cerchio della ruota. In posizione di riposo ricordano vagamente la lettera “V”, da qui la denominazione “V-Brake” (Freno a V). Le due parti che compongono il corpo del freno anteriore, sono connessi agli appositi perni presenti sulla forcella (rigida od ammortizzata che sia), mentre il corpo freno posteriore è ancorato ai perni dei foderi verticali del telaio, di norma posti al disotto della sella.

I due corpi freno si differenziano nell'estremità superiore: uno è dotato di un morsetto che blocca il cavo di trasmissione, mentre l'altro, possiede uno snodo nel quale è inserito a pressione un guida-cavo ricurvo, usato come terminale della guaina. Lo smontaggio della ruota dal telaio della bici è agevolato dal fatto che il guida-cavo può essere sfilato molto velocemente dalla sua sede. Quest'azione consente di allontanare i corpi freno dal cerchio e di conseguenza consentire l'estrazione della ruota senza intoppi.

Nella parte inferiore dei corpi vi è un'asola, poco al di sopra del punto d'infulcro, in cui è infilato il pattino del freno che, tramite una vite a brugola, viene bloccato nella posizione più idonea ad assicurare la frenata senza ostacolare la rotazione della ruota ed interferire con il cerchio. Entrambe i corpi freno hanno una molla che li tiene distanti dal cerchione, la cui tensione può essere regolata tramite una vite.

Durante il loro funzionamento, i corpi dei V-brake, compiono un movimento semicircolare intorno al fulcro. Per rendere più efficace il movimento, assicurando quindi una maggiore forza frenante alcuni costruttori adottano già a partire dai modelli di media gamma, alcuni accorgimenti (parallelogrammi e bellette) per assicurare un movimento rettilineo al pattino, mantenendolo costantemente parallelo al profilo del cerchio.

Il pattino è di fatto la parte che costituisce l'impianto frenante; si tratta dell'oggetto che fisicamente assicura la frenata, essendo portato a contatto con un'apposita superficie sul cerchio. Il pattino è un oggetto di gomma, che può essere realizzato con differenti mescole, in modo da garantire migliori prestazioni in condizioni d'uso differenti (terreni asciutti, fangosi o sabbiosi).