Uomo di Giava
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L’Uomo di Giava fu trovato poco dopo il 1890, una serie di resti fossili ritrovati nelle vicinanze del fiume Brantas nella parte orientale di Giava in Indonesia. In tutti i testi scolastici l'uomo di Giava viene presentato come un anello della catena evolutiva che porta dalle scimmie all'uomo, il cosiddetto Homo erectus. In realtà, molte enciclopedie imparziali e più accurate mostrano che l'Uomo di Giava non era uno scheletro completo. Consisteva di nient’altro che un pezzetto di calotta cranica e un femore sinistro. Tutto il resto furono ipotesi e congetture. Effettivamente è scientificamente impossibile partire da un pezzo di cranio ed un femore ed arrivare a far pubblicare testi scolastici con disegni di figure scimmiesche di una forma pelosa, curva e di tipo ominide. Fossili come l'Uomo di Giava, l'Uomo di Pechino e "Lucy", che talvolta compaiono sui mezzi di comunicazione, nelle pubblicazioni e nei libri divulgativi evoluzionisti, secondo molti scienziati sono in realtà o semplici uomini come noi o fossili di scimmie tutt'ora esistenti. Molto spesso altri ritrovamenti si sono rivelate vere e proprie frodi.