Sociologia
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La sociologia è la disciplina che studia le strutture sociali, le regole sociali ed i processi che uniscono (e separano) le persone non solo come individui ma come componenti di associazioni, gruppi ed istituzioni.
Secondo una tipica definizione da manuale, la sociologia è lo studio della vita sociale di uomini, gruppi e società. La sociologia si occupa del nostro comportamento come esseri sociali; così il campo di interesse della sociologia spazia dall'analisi dei brevi contatti fra individui anonimi sulla strada allo studio di processi sociali globali.
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[modifica] Introduzione
La sociologia è una disciplina emersa nel XIX secolo come risposta accademica ai cambiamenti della modernità: quanto più il mondo diventava piccolo ed integrato, tanto più l'esperienza delle persone del mondo diveniva parcellizzata e dispersiva. I sociologi speravano non solo di capire che cosa univa i gruppi sociali, ma anche di sviluppare un "antidoto" alla disgregazione sociale.
Oggi i sociologi indirizzano la ricerca su aspetti macrostrutturali, come sistema sociale, funzione, classe sociale, genere ed istituzioni come la famiglia; sulla devianza o la rottura di strutture sociali (quali possono ad esempio essere il crimine rispetto al sistema di valori prevalente ed il divorzio per la famiglia); si interessano parallelamente di microprocessi come le interazioni personali.
Spesso i sociologi utilizzano metodi quantitativi nella ricerca sociale per descrivere modelli di relazioni sociali, allo scopo di sviluppare schemi interpretativi che possano aiutare a prevedere i cambiamenti sociali e le risposte ai cambiamenti sociali. Altre branche della sociologia ritengono che i metodi qualitativi, come interviste tematiche, gruppi di discussione e metodi etnografici, permettano una migliore comprensione dei processi sociali.
[modifica] Brevi cenni sulla storia della sociologia
La sociologia è una disciplina relativamente nuova rispetto ad altre scienze sociali, comprese economia, scienza della politica, antropologia, psicologia.
Il termine fu coniato da Auguste Comte, che sperava di unificare tutti gli studi sull'uomo, includendo storia, psicologia ed economia. Il suo schema sociologico era tipico del XVIII secolo: egli credeva che l'esistenza umana passasse sempre attraverso le stesse distinte tappe storiche e che, comprendendone la progressione, si potessero individuare i rimedi per i problemi della società.
Tuttavia la sociologia ha le sue origini nella filosofia politica e sociale di Platone, Aristotele, fino a Hobbes, Machiavelli, Rousseau, Hegel, Tocqueville ed Emerson.
In realtà, la sociologia non superò le altre scienze sociali ma divenne una di queste, con i suoi propri oggetti, argomenti e metodi. Oggi la sociologia studia le organizzazioni umane e le istituzioni, utilizzando largamente il metodo comparativo. La disciplina si è applicata in particolare alle società industriali complesse.
In Italia, sebbene fossero presenti in diverse università italiane alcuni importanti sociologi, la prima facoltà di sociologia venne aperta soltanto nel 1962 a Trento. Per la prima volta nel nostro paese non solo si dedicava a questa scienza una facoltà a sé stante, ma si permetteva l'iscrizione anche a quegli studenti che avessero ottenuto il diploma presso un istituto professionale. Numerosi studenti arrivarono a Trento da tutta Italia, richiamati dalla novità degli insegnamenti proposti e da un titolo di studio che si presentava come uno strumento indispensabile per la comprensione delle moderne società complesse. La vivacità culturale data dall'incontro di studenti provenienti da tutto il paese, portò l'università di Trento ad essere uno dei centri della contestazione studentesca del '68 oltre che del movimento femminista italiano.
L'evoluzione della facoltà di sociologia di Trento è anche emblematica del ruolo che il sociologo occupava nell’immaginario collettivo italiano degli anni sessanta. Si riteneva che la sociologia, più che uno strumento di interpretazione scientifica della società, fosse in realtà uno strumento per il cambiamento della società stessa. Per questo motivo Renato Curcio decise di punto in bianco di iscriversi alla facoltà di Trento prima ancora che la stessa avesse ottenuto il riconoscimento legale del titolo di studio che doveva rilasciare. E per lo stesso motivo inoltre nel maggio del 1965 gli studenti di quello che si chiamava ancora Istituto superiore di scienze sociali occuparono per la prima volta la facoltà per protestare contro il progetto di trasformare l'Istituto in una facoltà di Scienze politiche autorizzata a rilasciare una laurea ad indirizzo sociologico. In quegli anni chi era appositamente venuto a Trento per studiare sociologia voleva ottenere una laurea in sociologia senza ulteriori caratterizzazioni che ne limitassero la peculiarità.
[modifica] Metodologia
La sociologia è essenzialmente una scienza applicata, anche se la sua vicinanza con la filosofia mantiene al suo interno un vasto insieme di dibattito teorico simile a quello specifico delle scienze filosofiche. Sotto questo aspetto possiamo dividere in due parti, naturalmente fortemente interconnesse, la sociologia: una parte soprattutto di grandi teorie che hanno lo scopo di creare modelli macro di spiegazione della società, eminentemente teorici ma che nascono come grandi sintesi teoriche di osservazioni della realtà sociale; ed una parte di studi maggiormente focalizzati su fenomeni sociali circoscritti per tempo e luogo.
Questa seconda parte rappresenta la parte applicativa della sociologia, quella che maggiormente la avvicina alle scienze naturali ma soprattutto quella che ha prodotto e necessita di una "cassetta degli attrezzi" che le permetta di osservare e rilevare la realtà dei fenomeni che intende studiare. È in questo ambito che si sviluppa, come metalinguaggio, la metodologia, che, in questa accezione, più che delle scienze sociali in genere possiamo chiamare della ricerca sociale. La sociologia come scienza ha come oggetto fenomeni osservabili, ed ha quindi necessità di un metodo che sostenga l'osservazione del reale da parte dello scienziato, e di strumenti che gli permettano questa osservazione. Il metodo, pur con importanti distinguo (si veda, ad esempio, la tematica della specificità del metodo delle scienze storico-sociali in Max Weber) ricalca quello delle scienze naturali, con l'importante questione dell'appartenenza dello scienziato allo stesso oggetto da lui studiato (la società), le tecniche, molteplici ed in continua evoluzione, si evolvono allo scopo di rendere osservabili, rilevabili, misurabili i fenomeni sociali oggetto dello sguardo del sociologo. Brevemente, in questa tensione verso l'osservazione peculiare della sociologia è che le informazioni che vengono rilevate dagli strumenti sono sempre il frutto di una relazione sociale tra l'osservatore e l'osservato, il che rende particolarmente difficile ed insidiosa l'attività di osservazione e la validità dello strumento, poiché non soltanto le caratteristiche dello strumento in sé ma anche il contesto in cui avviene l'osservazione possono influire sulla "robustezza" informativa e sulla aderenza alla realtà di quanto viene rilevato e registrato, e poi utilizzato per cercare di descrivere e comprendere il fenomeno osservato.
Sotto questo aspetto le tecniche di osservazione si dividono in due grandi famiglie: quelle che producono matrici di dati, che possono a loro volta essere analizzate con tecniche statistiche e che, alla fine, producono numeri, tabelle e grafici; e quelle che producono racconti e testi, che possono essere analizzati non con mezzi statistici (anche se vi sono molteplici tentativi) ma con mezzi ermeneutici come l'analisi del testo e del contenuto. L'esempio emblematico degli strumenti del primo tipo è il questionario, usato nei sondaggi e nei censimenti, l'esempio emblematico degli strumenti del secondo tipo sono il colloquio, il racconto biografico, l'osservazione.
[modifica] Principali modelli teorici
Funzionalismo, Strutturalismo, Teorie dialettiche, Teorie dell'agire sociale e Interazionismo simbolico, Teorie dell'agire comunicativo, Sociologia relazionale, Teorie sistemiche
[modifica] Alcune specializzazioni
Sociologia visuale, Sociologia della conoscenza, Sociologia della cultura, Sociologia dei gruppi, Sociologia del diritto, Sociologia dell'ambiente, Sociologia dei consumi, Sociologia delle migrazioni, Sociologia dello sviluppo, Sociologia dell'organizzazione, Sociologia economica, Sociologia del lavoro e dell'industria, Sociologia della medicina, Sociologia urbana e rurale, Sociologia delle religioni, Sociologia della famiglia, Sociologia dell'educazione, Psicologia sociale, Sociologia della comunicazione, Sociologia dell'informazione, Sociologia della musica Sociologia dei mass media, Sociologia della scienza e della tecnologia, Sociologia della devianza, Metodologia delle scienze sociali, Analisi di reti sociali
[modifica] Esempi di parole chiave
Anomia, Ambiente, Azione, Classe, Comunità, Comunicazione, Cultura, Devianza, Generazione, Genere, Identità, Istituzione, Movimento, Rituale, Ruolo, Mutamento, Turismo.
[modifica] Sociologi
Tra i sociologi o pensatori più rilevanti nella storia della sociologia si includono (in ordine alfabetico):
Theodor W. Adorno, Francesco Alberoni, Zygmunt Bauman, Pierre Bourdieu, Ernest Burgess, Manuel Castells, Auguste Comte, Emile Durkheim, Michel Foucault, Erving Goffman, Alwin Gouldmer, Ludwig Gumplovicz, Jürgen Habermas, Paul F. Lazarsfeld, Joseph Lopreato, Niklas Luhmann, Robert Lynd, Karl Mannheim, Herbert Marcuse, Karl Marx, Roderick McKenzie, George Herbert Mead, Robert K. Merton, Charles Wright Mills, Vilfredo Pareto, Talcott Parsons, Robert Park, Herbert Spencer, Georg Simmel, Pitirim Sorokin, Ferdinand Tönnies, William Thomas, Alain Touraine, Max Weber, Louis Wirth
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Voci correlate
- Partecipazione politica
- Prospettiva interazionista
- Scuola di Chicago (sociologia)
- Etnometodologia
- Premio Europeo Amalfi per la Sociologia e le Scienze Sociali
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