Ruspini (famiglia)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
I Ruspini sono una nobile famiglia decurionale del comasco, patrizia di Croglio fin dal 1620 (oggi nel Canton Ticino-Svizzera), un ramo della quale si trasferì in Francia nella regione di Tolosa e un altro passò a Londra.
Lo stemma alzato dai Ruspini è: troncato: nel primo d'oro al lupo rapace al naturale saliente su un monte di 6 cime d'azzurro Nel secondo d'argento al palo scaccato del campo e d'azzurro, accostato da due gigli del secondo. Alla fascia d'oro caricata da un'aquila coronata di nero, sulla troncatura. Cimiero: La figura della Giustizia nascente.
Motto: Per me stant regna
Indice |
[modifica] La storia
La famiglia Ruspini risulta da secoli patrizia di Croglio, nella regione del Malcantone tra la provincia di Varese e l'attuale Canton Ticino (Svizzera Italiana), proveniente in particolare dalla frazione di Beride, dove i Ruspini sono attestati almeno a partire dagli albori del XVII secolo.
Nel 1816 Benigno o Remigio Ruspini, di Como, presentò alla I. R. Commissione Araldica Lombarda, regolare istanza per la conferma dell'Anticha Nobiltà[1] Allegò all'istanza la patente di Governo del 20 settembre 1792 con cui era stato eletto soprintendente generale della Milizia Urbana di Como e quella del 3 maggio 1796 relativa alla sua ammissione nel Consiglio Generale della predetta città, nonché un albero genealogico, compilato da don Fulvio Tridi, rinomato genealogista di Como, dal quale risultava essere la famiglia Ruspini nobile patrizia comasca, ammessa al decurionato fin dal 1424.
Il nobile Carlo Ruspini (Torno, 1827 - 1910), sposò donna Margherita Brambilla dei signori di Civesio (1838 - 1910)
[modifica] I rami di Luino, Inarzo e Bregano (Varese) e il ramo francese
Un ramo dei Ruspini si trasferì da Croglio al Varesotto, a Luino, Inarzo e Bregano (VA).
A Germignaga, presso Luino il nobile Adolfo Ruspini rilevò tra il 1864 e il 1867 il vasto fondo Cheglio, dove edificò la bella Villa Ruspini, poi passata alla famiglia Rossignol.
Luigi Angelo Ruspini (Luino, 1888 - Casale Litta, 1943), del ramo di Inarzo, fu industriale chimico e fondò l'omonima azienda di famiglia, produttrice tra gli altri del popolare Lievito Ruspini.
Nel corso del XX secolo i Ruspini di Bregano si trasferirono in Francia, dove vivono attualmente i discendenti.
[modifica] Il ramo di Torno (Como)
Del ramo stanziatosi a Torno, presso Como si ricordano i tre fratelli patrioti Ruspini: il tenente Egidio Ruspini (Milano, 12 gennaio 1839), il sottotenente nel 3° Reggimento Ardoino Erminio Ruspini e Aldo Ruspini. Col grado di capitano Egidio Ruspini partecipò nel 1860 alla prima Spedizione dei Mille in Sicilia, mentre il tenente Erminio partecipò anche alla campagna garibaldina del 1867, unitamente ai suoi compaesani Adolfo Ruspini e Carlo Casati.
Leopoldo Ruspini, anch'egli nativo di Torno, fu uno dei più attivi patrioti nella introduzione, distribuzione e divulgazione di opuscoli patriottici stampati nella Tipografia Elvetica di Capolago del Daelli. Scoperto dalla polizia austriaca in seguito a una delazione di spie, fu imprigionato in Como e destinato al patibolo. La madre Anna Maria, accompagnata dalla figlia cieca Giovanna – che conosceva la lingua tedesca per aver vissuto col padre che lavorava a Vienna – riuscì a presentare una supplica di grazia direttamente all'imperatore Francesco Giuseppe presente in visita a Monza, il che valse a salvare il patriota tornasco da sicura morte per impiccagione.
[modifica] Il castello abbandonato
Nel 1894 il professor Angelo Ruspini, detto "il fratino", nato in Francia a Toulouse ma originario tornasco, edificò sopra Torno l'inquietante Castel d'Ardona[2] Alla sua morte, essendo il Ruspini senza alcun erede diretto, gli successe nella proprietà del maniero la governante, la quale poi lo cedette al "Gruppo Aziendale Tintoria Comense" che costruì anche il sottostante fabbricato per ospitare i figli dei dipendenti durante le vacamze estive. Il castello, che un tempo era ben visibile dal paese e dal lago, oggi si presenta gravemente diroccato e invaso dalla vegetazione, così come il fabbricato sottostante. Al Castello Ruspini si può arrivare oggi percorrendo il sentiero che sale da Montepiatto, oppure da altro sentiero vicino alla baita Carla sopra S.Maurizio (faro Voltiano).
[modifica] Il ramo di Grumello de' Zanchi (Bergamo) e il ramo inglese
Nel XVII secolo un ramo dei Ruspini di trasferì nella Bergamasca, nella frazione di Grumello de' Zanchi presso Zogno, dove nacque Andrea Ruspini, che fu amico e collaboratore di Giacomo Quarenghi, citato nella nota 9 dello studio Viaggiare in Russia al tempo di Giacomo Quarenghi di Nicola Navone[3] Fu il padre di celebre chevalier Ruspini, al secolo Bartolomeo Ruspini (Grumello, 25 marzo 1729 - Londra, 14 dicembre 1813), dentista e chirurgo di Camera di re Giorgio III d'Inghilterra e della Corte Inglese; nato a Grumello.
Singolare figura di filantropo, lo Bartolomeo Ruspini giunse ai più alti gradi della Massoneria inglese ricoprendo la carica di Grand Sword Bearer of England e fondando la Nine Muses Lodge, la «Loggia delle Nove Muse». Sposò in prime nozze Elizabeth Stiles, il 19 febbraio 1757, in seconde nozze lady Elizabeth Orde, il 6 aprile 1767, della ricchissima e influente nobile famiglia britannica, figlia di lord Francis Ord e zia di sir Harry St George Ord, governatore di Singapore nel 1867 e dell' Australia Occidentale dal 1877 al 1880. La residenza di famiglia degli Ord era Longbridge Hall, a Berwick-upon-Tweed nella contea di Northumberland. Lo splendido quadro attibuito al maestro inglese Nathaniel Horne, ritrae la coppia insieme ai tre figli piccoli. Considerato un luminare nelle scienze dentarie dell'epoca, Bartolomeo Ruspini ebbe tra i suoi alllievi nel 1788 anche Benjamin Franklin
Fondò la Royal Masonic School for Girls, più nota come Ruspini House a Londra, per l'educazione delle giovani della Massoneria inglese, tuttora esistente. Un quadro di Thomas Stothard lo immortala mentre presenta il corteo di educande della scuola ai dignitari della Massoneria dell'epoca, tra cui il Principe di Galles e il conte di Moira.
Nell'aprile 1789, gli venne conferito il cavalierato dell'Honourable Order of Knighthood e il titolo di Conte del Sacro palazzo Lateranense dal duca Francesco Sforza Cesarini. Dei suoi 9 figli, ben due, James Balden Ruspini e George Bartholomew Ruspini (che ebbe il titolo di esquire) seguirono le orme paterne, divenendo a loro volta dentisti della Casa Reale inglese.
Morì nella sua dimora londinese al numero 32/36 di St. Albans street in Pall Mall, all'età di 85 anni. Venne sepolto nel chiostro della chiesa di St. James a Piccadilly il 19 dicembre 1813. Oggi la sua statua lo ricorda ai posteri nell'atrio dove, dal 1934, si è traferita la Royal Masonic School, a Rickmansworth nello Hertfordshire, e dove tutti gli anni il 25 marzo, nell'anniversario della sua nascita, si celebra in suo onore il «Ruspini Day».
Un suo pronipote, Francis Orde Ruspini di Nottingham fu soprintendente delle scuole di Manchester. Suo figlio, William Aubrey Orde Ruspini, si trasferì negli Stati Uniti, a Pueblo, Colorado, dove vivono oggi i suoi discendenti.
Giovanni Ruspini (Bergamo 1808 - 1885) fu scienziato chimico e ricercatore.[4] a Bergamo nell'Ottocento, insieme a Costantino Beltrami e Luigi Fantoni. Una via del centro di Bergamo porta oggi il suo nome.[5]
[modifica] Il ramo di Venezia
I Ruspini si trasferirono da Bergamo a Venezia con il nobile Bernardo Ruspini, il quale, come recitano le fonti documentarie veneziane dell'epoca,
I Ruspini a Venezia godettero della cittadinanza originaria, ed avevano tombe nelle chiese di Santa Maria Gloriosa dei Frari e di Sant'Alvise. Nel luogo dove edificarono le loro abitazioni prese il nome l'attuale Calle Raspina, all'Angelo Raffaele, in «Fossa Capara».
[modifica] Ville e Palazzi
I Ruspini ebbero la loro dimora di campagna nel bresciano, a Castenedolo, dove sorge il bel Palazzo Ruspini, che dai Carrara era passato ai nobili Ruspini Guidetti, in via Manzoni n. 6., ora Boschi, una dimora che contiene parti edilizie di varie epoche dal Quattrocento all'Ottocento.
Il portale settecentesco, ad arco ribassato, fa da fondale per la via di accesso, prima traversa della statale Mantovana (ora via Matteotti) a Castenedolo. Dopo l'androne cinquecentesco si apre un portico con cinque campate ad arco ribassato e una serie di pilastri bugnati.
Le sale al pianterreno sono databili al Cinquecento, abbellite da una «caminada» con un monumentale camino ach'esso cinquecentesco, con decorazioni a volute e zampe di leone. Al centro del portico, attraverso un cancello finemente lavorato, si accede allo scalone. Al primo piano si trovano la galleria e diverse stanze con interessanti decorazioni, tra le quali quella in cui ha dormito Napoleone Bonaparte nel 1796. Un ampio cortile si apre di fronte al portico, mentre a destra si trova il giardino settecentesco all'italiana, lussureggiante di piante ornamentali tra le quali una quercia chiamata "di Napoleone", che sul fonda degrada verso la Roggia Molina.
[modifica] Note
- ↑ Archivio di Stato di Milano, Governo, p. m. Araldica, cartella 140 fasc. Ruspini.
- ↑ Luoghi e itinerari dal Corriere di Como Online.
- ↑ Il viaggio in Russia di Quarenghi e Ruspini è testimoniato dalla lettera a Giuseppe Beltramelli, inviata da Königsberg il 18 dicembre 1779 (Giacomo Quarenghi architetto a Pietroburgo. Lettere e altri scritti, a cura di Vanni Zanella, Albrizzi, Venezia 1988, pp. 39-40), dalle missive dello stesso Quarenghi e di Andrea Ruspini, reperite e pubblicate nel 1995 da Piervaleriano Angelini (Spigolature quarenghiane, «Bergomum», 1995, n. 3, pp. 43-68) e infine dai documenti recentemente presentati da Christoph Frank (Appendice documentaria sul viaggio in Russia di Giacomo Quarenghi e Giacomo Trombara nell'anno 1779, a cura di Christoph Frank, in Dal mito al progetto., vol. I, pp. 79-91).
- ↑ La Biblioteca Angelo Mai a Bergamo conserva la Raccolta Giovanni Ruspini (Bergamo 1808-1885), farmacista e chimico, autore di numerose opere scientifiche. La raccolta, frutto della fusione di due acquisizioni avvenute in epoche diverse (l'"Acquisto Ravelli" e la donazione Paolo Gaffuri), è costituita da 11 volumi ed è divisa nelle sezioni Biografia, Carteggio, Miscellanea. Carteggio Giovanni Ruspini Il carteggio è interamente ordinato e comprende i seguenti gruppi di lettere. 78 R 1/4-6 "Carteggio ossia lettere e minute di sue lettere a vari in ordine alfabetico dei corrispondenti": 201 lettere (185 1-1874). 78 R 1/8-14; 78 R 2-5 "Carteggio. Lettere ad esso indirizzate disposte secondo l'ordine alfabetico dei corrispondenti": 3.325 lettere (secolo XIX) distribuite in 57 fascicoli raccolti in 5 volumi. Specola Epistolari 226, 697-698: 14 lettere (1848-1869) a Giovanni Ruspini.
- ↑ Bortolo Belotti, , Vita intellettuale letteraria e artistica bergamasca nel primo ottocenti: gli scienziati, in Storia di Bergamo e dei bergamaschi, Volume 7. Libro undicesimo [Bergamo]: Bolis, 1989, 7: 295 p., ill., 33 cm.
[modifica] Bibliografia
- Bartolmew Ruspini. A Treatise on the Teeth, Their Structure and Various Diseases. Londra, 1768
- Giovanni Ruspini. Manuale eclettico di Rimedj nuovi. Bergamo, 1871, In-8°, pp. VIII-786.
- Vanni Zanella (a cura di). Giacomo Quarenghi architetto a Pietroburgo. Lettere e altri scritti. Venezia, Albrizzi, 1988, pp. 39-40
- Piervaleriano Angelini. Spigolature quarenghiane in Bergomum. 1995, n. 3, pp. 43-68
- Bortolo Belotti,. Vita intellettuale letteraria e artistica bergamasca nel primo ottocenti: gli scienziati, Giovanni Ruspini in Storia di Bergamo e dei bergamaschi, Volume 7. Libro undicesimo, Bergamo, 1989, 7: 295 p., ill., 33 cm.
- Schiavini Trezzi, Juanita. Dal collegio dei notai all'Archivio notarile. Fonti per la storia del notariato a Bergamo (secoli XIV-XIX). Inventario dell'archivio. Collegii Notariorum Bergomi institutio et ordines... 1636, Trascrizione Bergamo: Provincia di Bergamo, Settore Istruzione, 1997, 362 p., [10] c. di tav., fot., 24cm (Fonti per lo studio del territorio bergamasco; 15), ISBN 88-86536-01-1.
- Giulio Conci. Giovanni Ruspini 1808-1885. Roma, Sacra Famiglia 1929. Bross., -in 8° pp. 12. Estratto.
- G. Locatelli. Per il centenario di Giovanni Ruspini. Carte e manoscritti ordinati in Bergomum, 1 (1907), 2, parte speciale, p. 11-23, con l'elenco dei corrispondenti.
- Giuseppe Tassini. Curiosità veneziane, ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia 7a ed. Venezia, 1970
- Christoph Frank. Appendice documentaria sul viaggio in Russia di Giacomo Quarenghi e Giacomo Trombara nell'anno 1779, a cura di Christoph Frank, in Dal mito al progetto., vol. I, pp. 79-91.
- Lorna Cowburn. Polished Cornerstones, A history of the Royal Masonic School for Girls 1788-2000. Raithby, Lawrence & Company Ltd.
- Barbara Kelland. This Time Next Week: the engaging story of a little girl, brought up in the care of the Freemasons, before and during World War II. Epona Publishing, 21 luglio 2005.
- Paul Geissler. John Menzies Campbell, a Glasgow dentist, an Edinburgh legacy, in Surgeons' news, vol 2 - issue 2, aprile 2003.
- F. Lechi. Le dimore bresciane, Vol. 7°, pp. 305−306.
- Ida Zanolini. La Storia di Castenedolo
[modifica] Collegamenti esterni
- Castel d'Ardona sul Corriere di Como
- Bartolomew Ruspini da Wikipedia inglese
- La Royal Masonic School da Wikipedia inglese
Nobiltà · Araldica · Genealogia · Ordini sociali feudali . Cavalleria medievale . Consulta Araldica · Storia della Nobiltà Italiana | ||
Nobiltà italiana | Nobiltà francese | Nobiltà spagnola | Nobiltà tedesca | Nobiltà britannica | Nobiltà portoghese | Nobiltà russa | Nobiltà svedese | Nobiltà persiana | ||
Gerarchia nobiliare: Imperatore · Re · Principe · Duca · Marchese · Conte · Conte Palatino · Visconte · Barone · Patrizio . Nobile · Cavaliere ereditario | ||
Nobiltà ecclesiastica: Principe vescovo · Conte vescovo · Genealogia episcopale |