Rosolino Pilo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Rosalino Pilo (15 luglio 1820 Palermo – 21 maggio 1860 San Martino di Monreale), quarto genito del conte Gerolamo di Capaci e di Antonia Gioeni dei principi di Bologna e di Petrulla.
Ardente patriota, partecipò alla rivoluzione antiborbonica del 1848. Quando i liberali si impadronirono della città, tenne il comando delle batterie e delle artiglierie palermitane, sino al momento in cui la città fu costretta a capitolare.
Esule tentò di partecipare alla spedizione di Pisacane, tragicamente conclusasi a Sapri.
Il 28 marzo 1860, insieme a Giovanni Corrado si affrettò a tornare nella sua Sicilia alle prime voci dello sbarco di Garibaldi, e alla testa di un gruppo di volontari si unì alla colonna garibaldina marciante su Palermo. In uno scontro con i borbonici cadde colpito alla fronte, sei giorni prima che la sua città fosse conquistata per sempre.
Alla memoria fu conferita, il 30 settembre 1862, la medaglia d’oro al valor militare con questa motivazione: Morto sul campo combattendo con valore a San Martino di Monreale il 21 maggio 1860.
[modifica] Bibliografia
- Ufficio Storico Stato Maggiore Esercito. Arsano Aristite. Come morì Rosalino Pilo. In: Memorie Storico-Militari, vol. X. Anno 1914. Roma, 1914, pp.101-118.
