Publio Cornelio Dolabella
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Publio Cornelio Dolabella (in latino Publius Cornelius Dolabella) è stato un politico romano del I secolo a.C..
Patrizio appartenente alla Gens Cornelia fu genero di Cicerone ed amico ed alleato di Giulio Cesare. Mentre Cesare era in Egitto, Dolabella si fece adottare da una plebea per poter diventare tribuno della plebe e cancellare i suoi spaventosi debiti. Appena riuscì a diventarlo cercò di promulgare la suddetta legge ma gli altri due tribuni gli misero sempre il veto. Allora chiese a Marco Antonio in quanto magister equitum di allontanarsi da Roma perché aveva bisogno di restaurare le squadracce come fece Clodio tempo prima. Marco Antonio ben contento perché anch'egli era molto indebitato, se ne andò a Capua dalle sue legioni veterane. Cosi Dolabella cominciò a spargere il terrore per tutta Roma ma i due tribuni non demorsero. Il senato, spaventato da tali attacchi, varò il Senatus Consultum Ultimum e affidò a Marco Antonio il compito di sedare i rivoltosi. Non potendo rifiutare Marco Antonio piombò su Roma con la Decima legione e uccise i primi cinquanta cittadini che trovò nel foro. Cesare si arrabbiò moltissimo con entrambi al suo ritorno, dopo il riordino dell'Asia e la sconfitta di Farnace. Comunque anni dopo Dolabella fu eletto tribuno della plebe e poi console nel 44 a.C. e governatore della Siria. Vendicò la morte di Cesare facendo uccidere Gaio Trebonio governatore dell'Asia.
Il Senato romano lo dichiarò nemico pubblico: si asserragliò a Laodicea, dove assediato da Gaio Cassio Longino si uccise nel 43 a.C.
