Ora o mai più
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 Ora o mai più |
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| Titolo originale: | Ora o mai più |
| Paese: | Italia |
| Anno: | 2003 |
| Durata: | 96' |
| Colore: | colore |
| Audio: | sonoro |
| Genere: | commedia |
| Regia: | Lucio Pellegrini |
| Soggetto: | Angelo Carbone, Roan Johnson, Lucio Pellegrini |
| Sceneggiatura: | Angelo Carbone, Roan Johnson, Lucio Pellegrini |
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| Fotografia: | Gherardo Gossi |
| Montaggio: | Walter Fasano |
| Musiche: | Giuliano Taviani |
| Si invita a seguire lo schema del Progetto Film | |
Ora o mai più è un film italiano del 2003 diretto da Lucio Pellegrini.. Il film narra la formazione politica e sentimentale di un venticinquenne, che scopre ed esplora la realtà dei centri sociali.
[modifica] Trama
David (Jacopo Bonvicini) è uno studente modello all'ultimo anno della facoltà di fisica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa; praticamente vive in una realtà parallela, fatta di libri e ragionamenti riguardo ai massimi sistemi, senza alcun contatto con la realtà quotidiana. Tutto cambia quando, pochi minuti prima del suo ultimo esame, partecipa ad un collettivo studentesco per seguire la sconosciuta Viola (Violante Placido), dopo che quest'ultima gli aveva consegnato un volantino: l'esame salta, e con esso buona parte delle certezze di David. Causa principale di questo sconvolgimento è l'infatuazione del protagonista per la stessa Viola, infatuazione priva, però, di risvolti pratici a causa della profonda amicizia di David con Luca (Edoardo Gabriellini), il ragazzo di Viola. La spirale di eventi che trascina il giovane lo porterà all'occupazione di un centro sociale, ad azioni pseudosovversive fino a catapultare l'intero gruppo di dissidenti nel bel mezzo delle violenze che scossero Genova nel 2001 in occasione del G8, e, in particolare, di quelle ai limiti della tortura del carcere di Bolzaneto. Quest'evento segna la fine del clima di idilliaca sovversione che animava la parte precedente del film: alla fine rimane ben poco dell'impegno politico del protagonista, così come della sua passione per Viola.
Il film scorre via senza particolari pretese, cioè non si pone come documento esaustivo riguardo ad una realtà anche complessa come quella dei centri sociali, nè brilla per originalità o colpi di scena. Si propone, più semplicemente, di raccontare una storia, uno dei tanti passaggi alla vita adulta: in fin dei conti il protagonista rinuncia alla propria, semplicistica concezione della vita per intraprendere un percorso di azioni sovversive più o meno goliardiche e abbracciare una nuova consapevolezza del mondo.
