Musica beat

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La British Invasion conosciuta anche come musica beat, è un genere di musica pop che si sviluppa in Inghilterra all'inizio degli anni Sessanta. I complessi beat sono caratterizzati da un abbondante uso della chitarra elettrica e di armonie vocali. I ritmi veloci rivelano un'evidente derivazione da quelli usati nella musica soul e R&B. La musica beat ha un'attinenza piuttosto lontana con la beat generation, sviluppatasi a partire dagli anni Cinquanta. Fin dai suoi esordi, la musica beat lancia un esplicito discorso di protesta , per una radicale trasformazione di una società ormai da cambiare. È in questo contesto che, in Italia, gruppi come i Nomadi, l'Equipe 84 e, per certi versi, i Rokes, cominciano ad interpretare canzoni di lotta e di contestazione. E contemporaneamente escono le prime riviste alternative, che propongono temi di polemica e di rinnovamento della società dell'epoca. Francesco Guccini col suo Folk beat giungerà ad un discorso apertamente politico, che farà da preludio a nuovi stili musicali che si evolveranno nel corso degli anni Settanta. Un altro aspetto del beat, già presente dai primi tempi, è quello 'ballabile', che non si pone in contrasto con la società, ma che cerca di costruire uno spazio per i giovani il più possibile spensierato e lontano dal perbenismo degli adulti: è il beat dei Mods e dei Rockers, cioè quello più scenografico; questo aspetto tenderà poi verso il Rock psichedelico, oppure troverà uno sbocco verso il Post-beat, più disincantato e più legato alla realtà. Il beat si rifà essenzialmente a modelli inglesi e i suoi toni perciò non sono affatto solari; l'ambientazione, solitamente, è urbanizzata. Altro aspetto del beat è la modernità e l'essenzialità delle forme geometriche, l'asetticità dei locali, l'abbigliamento sobrio e poco ricercato.