Mary Pearcey
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Mary Pearcey ovvero Mary Eleanor Wheeler, questo il suo vero nome. Accusata dell'omicidio di Phoebe Hogg e la figlia di un anno e mezzo, viene condannata a morte per impiccagione nel 1890(Londra). Soprannominata dalla stampa dell'epoca Jill The Ripper.
Mary nasce nel 1866. Thomas Wheeler, suo padre, viene condannato a morte per l'omicidio di un fattore, Edward Anste, quando lei non aveva che 14 anni.
Il cognome Pearcey proviene da una relazione che ebbe in giovane età, con un carpentiere di nome John Charles Pearcey. Pur non essendosi mai sposata, userà sempre questo cognome, probabilmente per evitare maliziosi riferimenti al precedente di cronaca del padre. Charles Craigton, uno dei suoi spasimanti, affitta per lei una stanza in Priory Street, a Kentish Town, nel North London. Qui, Mary, intrattiene una relazione sia con il signor Craigton, che riceve circa una volta a settimana, che con un uomo sposato, Frank Samuel Hogg. Ne segue il tragico epilogo. La mattina del 24 Ottobre 1890, Mary chiede ad un'amica, Willie Holmes, di consegnare un biglietto alla moglie del signor Hogg (Phoebe Hogg) in cambio di un penny. Nel biglietto, invita la signora a prendere un tè a casa sua. Verso le 4 del pomeriggio, una vicina di casa, sente un rumore di vetri infranti provenire dalla stanza di Mary. Dà voce chiedendo se è tutto a posto ma, non ha risposta. All'incirca verso le 8 dello stesso pomeriggio, il corpo di Phoebe Hogg viene ritrovato sul marciapiede di Crossfield Road, da un uomo che tornava a casa dal lavoro. Sulla testa della donna ci sono i segni di numerosi colpi, causa della frattura del cranio. La gola è lacerata da un ampio e profondo taglio. Sulle braccia, ben evidenti, sono presenti delle contusioni. La mattina del giorno successivo, avviene un'altra agghiacciante scoperta. Non molto distante dal primo cadavere, segue il ritrovamento del corpicino della figlioletta di Phoebe Hogg (la piccola portava lo stesso nome della madre). Il parere del medico legale è che sia morta per soffocamento. Le indagini vedono in un primo momento come maggiore indiziato, il signor Hogg. L'uomo però fornisce un alibi di ferro, così che i dettagli sulla sua vita privata portano ad una perquisizione a casa di Mary. Qui le autorità, approntano prove inoppugnabili della colpevolezza della donna. Sull'attizzatoio, dei coltelli in cucina, il pavimento, un muro, vestiti e scarpe vengono ritrovate evidenti tracce di sangue. Anche il test del guanto di paraffina sulle mani di Mary, conferma l'ipotesi del delitto passionale. La donna viene accusata e condannata per i due omicidi.
All'età di 24 anni, il 23 Dicembre 1890, Mary Eleanor Wheeler (Pearcey) viene impiccata nella London's Newgate Prison con pubblica sentenza.
ELEMENTI D'INDAGINE
Il caso di Mary Pearcey, presenta degli elementi di incertezza che a più di cento anni di distanza, non hanno trovato risposta (tantomeno nelle deposizioni). Per esempio, le modalità in cui si è svolto il delitto:
Il cadavere di Phoebe Hogg viene ritrovato sulla Crossfield Road (all'incrocio tra Adamson Road ed Eton Avenue) distante circa 1 Km dall'abitazione di Mary. Il piccolo cadavere della figlia di Phoebe, viene scoperto il mattino successivo a circa 300 metri dal primo ritrovamento, sulla Finchley Road, dalla parte opposta della ferrovia. Finchley Road dista circa 800 metri da Priory Street. Mary ha quindi presumibilmente usato un carro o una carrozza per trasportare i cadaveri (anche per passare inosservata). Ma a chi apparteneva questo mezzo, visto che non ne aveva di proprietà? Qualcuno l'ha aiutata? Scotland Yard pare sicura dell'alibi di Frank Samuel Hogg, si trovava fuori città in quel periodo. Come sono andate veramente le cose?
Anche un secondo elemento, relativo alla prima parte dell'indagine, non è chiaro:
Scotland Yard la mattina del 25 Ottobre, dopo il cadavere della piccola Phoebe, rinviene una pozza di sangue in Hamilton Terrace a circa 250 metri da casa di Mary. È evidente quindi che poco dopo aver compiuto il delitto, quando ancora il sangue scendeva copioso dalle vene, il cadavere della signora Hogg sia stato portato li. Ma a quale scopo? C'è stato forse un ripensamento?
JILL THE RIPPER
Per la stampa non fu difficile trovare delle analogie con i delitti di Jack The Ripper (Jack lo Squartatore). La risonanza di un omicidio così cruento, non poteva che fare eco alle prime pagine dei giornali di qualche anno prima. Gli articoli lasciavano ad intendere che Mary fosse pazza. Si raccontava che durante la perquisizione nella sua stanza, si sedette a suonare allegri motivetti al pianoforte. Quando il detective Banister le chiese il motivo di tutto quel sangue in casa, affermò di aver ucciso un gatto. La diagnosi dei medici fu che Mary soffriva di particolari attacchi di epilessia, alcolismo e depressione. Tutto questo, la spinse incoscientemente al delitto. Durante tutto il processo non proferì parola. Si dichiarò innocente fin sulla forca, asserendo senza alcun pentimento, che tutte le prove prodotte contro di lei erano false.. portando con se i suoi segreti.
Una riproduzione in cera di Mary Pearcey e la sua Chamber of Horrors (Camera degli Orrori) è presente presso il Museo delle Cere Madame Tussaud di Londra.
Ulteriori e più approfondite notizie (in lingua Inglese) potete trovarle all'indirizzo http://www.richard.clark32.btinternet.co.uk/contents.html (alla voce: England & Wales 1800 - 1899)