Mary Cassatt

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Mary Cassatt, (22 maggio 1844 - 14 giugno 1926), pittrice statunitense.

Indice

1 Biografia
2 Attività Artistica
3 Opere
4 Musei

[modifica] Biografia

Nacque il 22 maggio 1844 ad Allegheny City, in Pennsylvania, quarta figlia di Robert Simpson Cassatt e Katherine Kelso Johnston.
I Cassat discendono da ugonotti francesi emigrati in America a metà del Seicento.
Erano una famiglia facoltosa che godeva di una cerchia di ottime conoscenze (suo padre fu anche il sindaco della città).

Nel 1851 la famiglia si trasferisce in Europa, prima a Parigi e più tardi a Heidelberg e Darmstadt.
Nel 1855, dopo la morte di suo fratello, la famiglia ritornò negli Stati Uniti. Questo breve periodo europeo rappresentò per Mary un'esperienza formativa importante, imparò a parlare correttamente diverse lingue e ad apprezzare la cultura e la vita attiva.

Nel 1861 si iscrisse ad un corso di pittura presso la Pennsylvania Academy of Fine Arts di Philadelphia, dove studiò per quattro anni.
Dopo questo corso decide di studiare pittura in Europa anche se la famiglia era contraria.
Parte per Parigi con la madre nel 1867 per prendere lezioni dai pittori accademici Jean-Léon Gérôme (1824-1904) e Charles Chaplin (1825-1891).

Autoritratto

Nel 1868 il Salon accettò la sua opera "La suonatrice di Mandolino", che, nonostante il tema romantico, dimostrava un accurato naturalismo dovuto evidentemente all'influsso di Édouard Manet.

Ritorna a Philadelphia per un anno, in seguito allo scoppio della guerra franco-prussiana (1870).
L'anno successivo partì per l'Italia e si stabilì a Parma, dove si immerse nell'arte del Correggio; qui dipinse "Due donne lanciano fiori durante il Carnevale", che fu accettato al Salon nel 1872.
In seguito si trasferì in Spagna, Olanda e Belgio.
Alla fine decise di stabilirsi definitivamente a Parigi.

Nel 1877 conosce Edgar Degas che la invita ad esporre alla mostra degli impressionisti e Mary, esasperata dalle decisioni arbitrarie del Salon, accettò.
Così nel 1879 partecipa alla quarta mostra degli impressionisti; esporrà con loro anche nel 1880, 1881 e 1886.

Nonostante il crescente successo, gli anni 1880-1890 furono poco produttivi.
Nel 1877 i genitori e la sorella maggiore Lydia erano andati a vivere con lei a Parigi.
Lydia era malata da tempo e, anche se Mary le garantì le migliori cure, nel 1882 morì; in questi anni Mary si dedicò per lo più a ritratti intimi della vita familiare.
Il decennio successivo fu, invece, uno dei periodi più produttivi e di maggiore successo della sua vita artistica.

Nell'ottobre 1895 la madre morì dopo una lunga malattia.
L'artista rimase sola e forse questo la spinse, nel 1898, a fare un viaggio negli Stati Uniti dopo oltre venticinque anni di assenza.
Ma in America il suo successo artistico non era stato riconosciuto pienamente e nella primavera del 1899 Mary ritornò in Francia dove, a parte un breve soggiorno nel 1908, rimase fino alla morte.

Dal 1910 il diabete, le nevralgie e l'indebolimento della vista la costrinsero a ridurre drasticamente l'attività.
Il timore del mal di mare la impedì di riattraversare l'Atlantico per fare visita alla famiglia.
Mary si trovò sola. Quasi tutti i colleghi impressionisti erano morti.
Il 14 giugno 1926 muore dopo un lungo periodo di malattia.

[modifica] Attività Artistica

Il bagno

Le numerose scene tratte dalla vita quotidiana delle donne della borghesia e la luminosa tecnica pittorica hanno indotto i critici a definire Mary Cassatt un'impressionista.
Il suo stile è tuttavia assai più complesso e strutturato di quanto questa definizione suggerisca.

Nella seconda metà dell'Ottocento si diffuse la moda per i dipinti di soggetto spagnolo.
Durante il soggiorno a Siviglia nel 1872-1873, la Cassatt realizzò una serie di belle opere spagnoleggianti.
Se il soggetto restava ancora nell'ambito delle convenzioni, la trasposizione artistica mostrava già una forte tensione verso il modernismo di Manet ed ancor più verso il realismo romantico di Coubert.

Fra i contributi più originali della pittrice al Modernismo vi sono le sue opere grafiche.
Nel 1871, durante un soggiorno a Parma, l'artista prese lezioni di incisione da Carlo Raimondi, ma l'opportunità di mettere in pratica le nuove acquisizione venne solo al termine del decennio.
Nel 1879-1880 Degas e la Cassatt collaborarono alle illustrazioni per una rivista d'avanguardia chiamata "Giorno e notte".
Degas la incoraggiò a cercare soprattutto combinazioni inedite di più tecniche come acquaforte e acquatinta.
La rivista non fu mai pubblicata, ma sette delle incisione che Mary aveva realizzato furono esposte alla quinta mostra degli impressionisti nell'aprile del 1880.

Durante gli studi artistici in Pennsylvania ed a Parigi, Mary tollerava a fatica le esercitazioni accademiche di disegno.
Fra i suoi primi disegni, i pochi giunti fino a noi, mostrano già il suo interesse per l'osservazione attenta e sagace del soggetto ed una crescente padronanza del mezzo.
La varietà del segno, del fitto tratteggio incrociato ai tocchi brevi e rapidi ed al tratto nervoso ed energico, indicato il movimento incessante del suo sguardo osservatore.
L'avvicinamento all'acquaforte ed alla stampa a partire dai tardi anni Sessanta determinò una straordinaria evoluzione nel suo modi di disegnare, che volgeva verso l'economia estrema, la purezza del contorno, il senso solido del ritmo.
Fra gli impressionisti la pittrice fu colei che più si avvicinò alla monumentale linearità delle stampe giapponesi che tanto ammiravano.

Sara che tiene un gatto

Mary si concentrò sempre più su un unico tema, esplorandone la possibilità compositive ed i complessi aspetti psicologici.
È tuttavia un tema, quello del rapporto tra madri e figli, che ha in una certa misura oscurato l'importanza del suo contributo al Modernismo.
Data la centralità della madre col bambino nell'iconografia occidentale, molti critici hanno interpretato l'opera della pittrice come una semplice secolarizzazione di un grande tema religioso, come la sostituzione del fascino borghese al rispetto sacro.
Ma il suo contributo è molto più ricco ed originale.
Diversamente dalle scene di genere sentimentale e dalle immagini idealizzate della maternità tanto in voga a fine Ottocento, la Cassatt non innestava le sue opere su ideali culturali ma sull'acuta capacità di osservazione, esplorando attraverso il gesto e lo sguardo il piacere intenso del rapporto tra madre e figlio.

La ritrattistica di fine Ottocento era dominata dalle immagini di mogli, figlie o madri di ricchi borghesi i quali, a seconda del proprio gusto, commissionavano le opere ai ritrattisti di società o ad artisti dell'avanguardia.
I soggetti comparivano solitamente in abiti eleganti, seduti in completo ozio in lussuosi interni.
Poco nell'ambiente o nel volto del soggetto distrae l'osservatore dal tema principale del dipinto: la ricchezza del suo abbigliamento e l'ideale della femminilità ottocentesca, piacevole, arrendevole e compiacente.
Nei suoi ritratti femminili Mary voleva invece mostrare le donne come individui e non come ideali.

La pittrice utilizzo i pastelli durante tutta la carriera.
Dal 1900 li utilizzò in modo quasi esclusivo, in quanto avendo gravi problemi di vista, il solo modo che ebbe per continuare l'attività fu quello di ricorrere ai colori intensi e brillanti delle matite ed alla loro tecnica diretta e semplice.
Ma i pastelli rappresentato anche un aspetto del suo dialogo con Degas.
Come Degas, anche lei applicava il colore con energia fragile e nervosa, obliterando il disegno di solida esecuzione con rapidi colpi e tratteggi incrociati, spesso di grande vigore.