Madonna della Bruna

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"Madonna della Bruna" è uno degli appellativi utilizzati dalla Chiesa cattolica nella venerazione di Maria, madre di Gesù. La Chiesa cattolica venera la Madonna della Bruna come protrettrice della città di Matera. La festa patronale a lei dedicata si festeggia il 2 luglio di ogni anno da più di 600 anni, quando papa Urbano VI, già arcivescovo di Matera, la istituì.

Indice

1 La celebrazione religiosa
- 1.1 Leggende legate alla venerazione
- 1.2 La festa oggi
2 Galleria fotografica

[modifica] La celebrazione religiosa

[modifica] Leggende legate alla venerazione

Non chiare sono le origini della festa la cui storia, tramandata di generazione in generazione, si è arricchita col tempo di innumerevoli varianti. Una di queste favole racconta che una giovane e sconosciuta signora chiese ad un contadino di farla salire sul suo "tràino" per accompagnarla a Matera. Giunta nella zona dell'attuale rione Piccianello si trasformò improvvisamente nella statua della Madonna, chiedendo all'incredulo contadino di voler rientrare ogni anno nella sua città in un meraviglioso carro addobbato; dopo aver detto ciò, la statua scomparve improvvisamente.

Altrettanto inverosimile è la leggenda sulla distruzione del Carro, riferita ad uno sconosciuto assalto saraceno dal quale i materani lo avrebbero strenuamente difeso, distruggendolo loro stessi, pur di non far cadere le sacre immagini nelle mani di questi infedeli.

Gli inserimenti profani come il "carro navalis" e la sua violenta distruzione, affiancatisi col tempo all'intimità e solennità religiosa originaria, fanno di questa festa un evento interessante che affonda le sue radici in antichissime rappresentazioni che si tenevano in molti paesi del mediterraneo; nella stessa cultura greca era ricorrente celebrare anche feste nuziali attraverso dei carri crionfali, delle "navi su ruote" riccamente decorate.

La sua statua è ubicata all'interno di una teca nel transetto della Cattedrale a lei dedicata. Una sua icona, di scuola bizantina, è conservata nell'altare sito all'ingresso della navata centrale.

[modifica] La festa oggi

La festa inizia alle cinque del mattino con la Processione dei Pastori, itinerante in tutta la città. Spesso si assiste a file di miccette esplose in segno di festa. Durante la mattinata sfilano tanti cavalli. Tra le bancarelle, nel tardo pomeriggio una processione con la statua della Madonna guidata dall'arcivescovo con il parroco della cattedrale al seguito. Molti sacerdoti sono a cavallo.

Infine, il ben noto Carro. Il tradizionale Carro è realizzato in cartapesta per poter essere montato sulla struttura motrice. Il maestro Pentasuglia era noto per le sue realizzazioni.

Il carro percorre le vie della città, per poi arrivare nella centrale Piazza Vittorio Veneto per poi essere disrutto da una «squadra» di ragazzi.

Solitamente, il carro subisce la distruzione non appena arriva in corrispondenza della chiesa di Santa Lucia, all'inizio della piazza, non riuscendo quasi mai ad arrivare al centro della piazza come dovrebbe. È un vero è proprio assalto: i ragazzi vogliono a portare a casa un pezzo di carro come «trofeo», prima che ne rimanga la sola struttura motrice, rimanendo a bocca asciutta. Solo nel 1995 il carro è distrutto con largo anticipo sotto l'arco della cattedrale, molto lontano dalla destinazione, infrangendo una tradizione plurisecolare.

Fino a circa quindici anni fa, una «scorta», spesso composta di malavitosi locali, scortava il carro per evitare che ragazzi impazienti lo distruggessero prima dell'arrivo in piazza Vittorio Veneto, pur di avere la certezza di assicurarsene un pezzo.