Legio V Alaudae
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La Legio V Alaudae, nota anche come Gallica, fu una legione romana, creata da Giulio Cesare nel 52 a.C, composta da Galli. Il soprannome Alaudae (“allodole”) deriva dall’alta cresta, tipica dei guerrieri Galli, che decorava gli elmi dei legionari. La stessa parola usata in francese per indicare l’allodola (alouette) deriva dal latino alaudae, a sua volta un prestito dalla lingua dei Galli.
La V Alaudae fu la prima legione romana composta da soldati provinciali, arruolati tra i nativi Galli. Inizialmente Cesare pagò i legionari con i suoi averi, ma la legione fu poi riconosciuta dal Senato romano. Prima di venire trasferita in Spagna, la V Alaudae partecipò alle guerre galliche fino al 49 a.C., dando prova di essere una delle legioni più coraggiose di Cesare. La V Alaudae combatté poi per Marco Antonio dal 41 al 31 a.C. e, probabilmente, prese parte alla battaglia di Azio. Dopo il suicidio di Antonio, la legione entrò a far parte dell’esercito di Augusto (30 a.C.).
Incerta è la data di scomparsa di questa legione: stando ad alcune fonti, essa venne completamente sterminata nel corso della ribellione dei Batavi nel 70 d.C.
L’emblema della legione, rappresentante un elefante, venne scelto nel 46, a ricordo del coraggio mostrato nel corso di una carica di elefanti durante la battaglia di Tapso.
Tra le battaglie a cui la V Alaudae prese parte si annoverano:
- la Battaglia di Tapso - 46 a.C.
- la Battaglia di Munda - 45
- la Battaglia del Foro dei Galli e Mutina - 43
- la Battaglia di Filippi - 42
- la frontiera del Reno – dal 19 a.C. al 69 d.C.
- la prima Battaglia di Bedriaco - 69, come parte dell’esercito di Vitellio