La città di Dio
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La città di Dio (Latino: De Civitate Dei, o anche De Civitate Dei contra Paganos) è un'opera latina scritta in ventidue volumi da Aurelio Agostino d'Ippona tra il 412 e il 426.
L'opera rappresenta una apologia del Cristianesimo nei confronti della civiltà pagana ed in essa vengono trattati argomenti come Dio, il martirio, i Giudei ed altri argomenti concernenti la filosofia cristiana.
Scritta dopo l' evento storico che sconvolse il mondo romano ovvero il Sacco di Roma da parte dei visigoti guidati da Alarico I nel 410; L'opera appare come il primo tentativo di costruire una visione organica della storia dal punto di vista cristiano, principalmente per controbattere le accuse della società pagana contro i cristiani.
In essa, vengono messe a confronto le due città, una celeste (appunto la Città di Dio) e una terrena (la Città del Uomo) , l'una uniformata ai principi del cristianesimo, l'altra impregnata di paganesimo, per dimostrare la superiorità e sostenere l'inevitabile trionfo finale della prima sulla seconda.