Jean-Antoine Carrel
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Jean-Antoine Carrel (Valtournenche, 1829 - 1890) fu uno dei primi scalatori italiani delle Alpi, il primo a salire sulla vetta del Cervino dal versante italiano ed un personaggio caratteristico dell'epoca risorgimentale dell'Italia.
Nato alle falde del Cervino, partecipò come bersagliere alle Guerre di Indipendenza dal 1848 al 1859, ritornando nella sua valle nativa dal servizio militare col il grado di sergente ed il prestigio ed il rispetto dei compaesani per un uomo che aveva vissuto in prima linea gli eventi più importanti del tempo.
Affascinato dalla Gran Becca, come nella sua valle viene chiamato il monte Cervino, tentò varie volte di avvicinarsi alla vetta, anche in compagnia dell'Abate Gorret, un seminarista valdostano, amante della montagna e che molto fece per la gente delle sue valli. Nel 1861 Carrel conobbe a Breuil Edward Whymper, un giovane arrampicatore inglese anch'egli affascinato dal Cervino, che lo richiese più volte come guida e compagno di salita in vetta.
Tra i due personaggi, così diversi, l'uno chiuso montanaro, orgoglioso e fervente nazionalista, l'altro estroverso appassionato di arrampicate e straniero, si instaurò una sorta di competizione. Dopo anni di tentativi, Whymper arriverà per primo alla vetta del Cervino il 14 luglio 1865, dal lato svizzero, proprio mentre il Carrel con altri compagni di cordata tentavano, per conto dell'appena nato Club Alpino Italiano l'ascesa alla vetta dal ben più difficile versante italiano.
La delusione del Carrel per la vittoria del Whymper, che scorse in vetta da poco più in basso, fu così cocente che questi abbandonò l'arrampicata ed arduo fu poi l'opera di convincimento dell'Abate Gorret e dell'ingegner Giordano, rappresentante del CAI, a ritentare la salita due giorni dopo. Carrel ed altri compagni di cordata italiani giunse infatti in cima al Cervino per la via italiana il 16 agosto 1865.
In seguito Whymper volle il Carrel come compagno di scalate nelle Ande dell'Equador ed i due inanellarono numerose prime scalate di alcune cime di quelle montagne. Il rapporto tra i due divenne di sincera amicizia ed ammirazione da parte di Whymper, ma rimase per il timido e riservato Carrel solo quello del cliente con la sua guida.
Divenuta guida indiscussa per il Cervino, lo salì innumerevoli volte portando sulla cima alpinisti ed anche semplici turisti di tutto il mondo. Morì coraggiosamente ed altruisticamente così come era vissuto, nel 1890, durante la sua 51esima ed ultima discesa dalla vetta del Cervino, assiderato dal freddo dopo aver assicurato al riparo da una tempesta i suoi clienti. Nel punto in cui morì sorge una croce alla sua memoria.
