It's Only Rock'n'Roll

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It's Only Rock'n'Roll é un album dei Rolling Stones, pubblicato nel 1974.

L'uscita negli Stati Uniti é stata il 15 ottobre mentre in Gran Bretagna il 18 ottobre.

[modifica] Formazione

• Mick Jagger - voce
• Keith Richards - chitarra
• Mick Taylor - chitarra
• Charlie Watts - batteria
• Bill Wyman - basso

[modifica] Lista tracce

1. If You Can't Rock Me – ad aprire il pezzo stesso è la batteria con la cui cadenza si intromettono le chitarre elettriche: quella di Keith Richards a dettare il riff, quella ritmica e quella solista entrambe di Mick Taylor. Il basso è come sempre in sintonia perfetta con la ritmica e la voce di Mick Jagger è più che mai sensuale e sguaiata per un rock ‘n’ roll frastagliato e dalla struttura complessa. Bill Wyman dà un sfumatura in più al brano grazie al sintetizzatore.

2. Ain't Too Proud to Beg (Whitfield/Holland) – è la cover della canzone dei Temptations che nel ’65 riscosse notevole successo. La versione dei Rolling Stones è più orientata verso il semplice rock ‘n’ roll con Billy Preston al piano, Mick Taylor alla chitarra elettrica ritmica, Keith Richards come seconda voce e a dilettarsi in piccoli fraseggi chitarristici fragorosi e poi in un assolo, Bill Wyman come sempre al basso, Charlie Watts alla batteria e Ed Leach ad arricchire il tutto con le conghe.

3. It's Only Rock'n Roll (But I Like It) – brano che è stato la gioia di tanti giornalisti, è un rock ‘n’ roll alla Chuck Berry reso però molto più personale dal suono sporco delle chitarre elettriche e dal modo di cantare. Il brano si avvale di ben cinque chitarre: quella acustica ritmica di Keith Richards e l’altra acustica di Mick Jagger in secondo piano, le due chitarre elettriche di Keith Richards, una che dà la cadenza e l’altra che fa il riff, e quella elettrica di Ronnie Wood (chitarrista dei Faces) che tesse piccoli assoli. Le batteria è quasi del tutto sommersa dalle chitarre, ma non il basso pulsante di Bill Wyman. La voce di Mick Jagger è animalesca ed emette suoni gutturali, ed è accompagnata da quelle di Keith Richards e di Ronnie Wood.

4. Till the Next Goodbye – ballata delicata che vede il ritorno di Mick Taylor in grande spolvero alla chitarra acustica slide e a dilungarsi in uno spledido assolo di elettrica slide. Mick Jagger, affiancato dalla voce di Keith Richards, si fa cullare dalle chitarre acustiche dell’altro Glimmer Twins, che suona la melodia, e dal piano del bravissimo Nicky Hopkins. Grande anche Charlie Watts alla batteria affiancato dall’impeccabile basso di Bill Wyman.

5. Time Waits for No One – è una ballata elettrica che vede Mick Jagger, oltre che alla voce, alla chitarra elettrica ritmica, Keith Richards alla chitarra acustica e come seconda voce, e Mick Taylor dilungarsi in uno dei suoi migliori assoli di chitarra elettrica che, assieme al piano di Nicky Hopkins, infonde grande patos al brano. Precisa come sempre la sezione ritmica, con un Bill Wyman che dà un tocco di magia al pezzo col sintetizzatore.

6. Luxury – rock ‘n’ roll semplice e svagato un po’ reggeaggiante dettato come sempre dalla chitarra elettrica ritmica di Keith Richards e dall’altra più graffiante che dà la cadenza. Mick Taylor si cimenta nei soliti assoli alla chitarra elettrica come Nicky Hopkins fa al piano; Mick Jagger e Keith Richards in un canto più soft del solito. Ottima è la ritmica, arricchita dalle conghe di Ray Cooper.

7. Dance Little Sister – altro brano rock ‘n’ roll, aperto dalla batteria di Charlie Watts e dal basso di Bill Wyman il cui ritmo è graffiato dala chitarra elettrica di Keith Richards che qui dimostra tutta la sua bravura a non perdere la cadenza giusta nonostante il suo riff sia segmentato. Fragorosa anche la chitarra elettrica solista di Mick Taylor per un brano che, al di fuori degli effettivi componenti del gruppo, si avvale solo del fedele Jan Stewart al piano.

8. If You Really Want to Be My Friend – ballata soul calda dall’esecuzione intensa e magistrale da parte di tutti gli esecutiri: Keith Richards alla chitarra acustica ritmica, Nicky Hopkins al piano, Charlie Watts alla batteria, Billy Preston all’organo e al coro assieme a Blue Magic, Bill Wyman al basso, Mick Taylor alla chitarra elettrica solista e Mick Jagger con la voce più calda che mai.

9. Short and Curlies – woogie-boggie rockeggiante dal sapore blues. La formazione è essenziale: Jan Stewart al piano woogie-boogie, Mick Taylor alle chitarre elettriche slide e solista, Charlie Watts alla batteria, Bill Wyman al basso, Keith Richards alla chitarra elettrica rimica e a cantare in perfetta sintonia al fianco Mick Jagger.

10. Fingerprint File – brano tenebroso che si sviluppa tra il rock e la disco di quegli anni. Keith Richards si presta a dare il ritmo con la sua chitarra elettrica, affiancato da Mick Taylor che tesse dei brevi ma efficaci assoli. La ritmica è come sempre affidata a Charlie Watts alla batteria e a Bill Wyman che fa uno splendido lavoro al basso. Billy Preston suona il piano e lo stesso Bill Wyman dà la giusta atmosfera al brano adoperandosi al sintetizzatore. Il resto è nelle mani di Mick Jagger che non delude in fatto di rabbia e sensualità quando deve cantare, sfoderando qualche urletto e lamento gutturale.