Ifìcrate
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Ifìcrate (in greco Ιφικράτης) fu un generale ateniese vissuto nella prima metà del IV secolo a.C.
[modifica] La guerra di Corinto
Nel 392 a.C. partecipò alla guerra di Corinto dopo che il porto del Lacheo era stato conquistato dagli spartani. In attesa di ricongiungersi all'esercito regolare ateniese, al comando d'un manipolo di mercenari Ifìcrate difese Atene utilizzando le tecniche della guerriglia. Organizzò personalmente i suoi mercenari, trasformandone armi, vestiario e ordinamento, convertendoli insomma in un disciplinato mini-esercito. Ifìcrate ottenne così rilevantissimi successi bellici, che andarono poi perduti con la pace di Antalcida (387 a.C.)
[modifica] Ritorno in patria
Dopo i successi ateniesi, Ifìcrate si mise al servizio di Cotis, Re di Tracia, e in seguito dei persiani, che nel 373 a.C. guidò senza successo alla conquista dell'Egitto, durante il regno di Nectanebo I.
Tornato in patria per combattere contro gli spartani a Corcira, riuscì ad aggravarne la sconfitta già subita per mano dei corciresi. Fra il 369 a.C. e il 365 a.C. fallì contro Epaminonda, che riuscì a tornare in Beozia, e contro Anfipoli, che non si lasciò sottomettere. Fu dunque esonerato dagli incarichi e sostituito con Timoteo.
[modifica] La guerra sociale
Nel 358 a.C. Ifìcrate affiancò Carete e Timoteo come stratega nella guerra sociale contro i confederati di Atene. In un giorno di burrasca si rifiutò d'ingaggiare una battaglia navale. Per questo fu accusato di tradimento e deposto dalla carica. Morì poco dopo l'assoluzione, probabilmente in Tracia verso il 353 a.C.
