Giancarlo Gentilini

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Giancarlo Gentilini (Vittorio Veneto, 3 luglio 1929), laureato in giurisprudenza, ex responsabile dell'ufficio legale di Cassamarca (ora in pensione) e vicesindaco della città di Treviso.

Gentilini è stato sindaco della città di Treviso per due amministrazioni consecutive, dal 1994 al 1998 e dal 1998 al 2003, con il partito della Lega Nord Liga Veneta. Dal 2003 è vicesindaco (prosindaco), mentre il primo cittadino in carica è Gian Paolo Gobbo. La sua investitura per un terzo mandato, infatti, è stata impedita dalla normativa vigente che vieta ai sindaci di ricandidarsi per tre volte consecutive. Tale normativa, poco prima delle elezioni del 2003, stava per essere anche modificata ad opera di un emendamento ad una legge presentata al Senato, ma a causa di alcuni disguidi nei lavori la novità non passò. Ad ogni modo, di fatto, Gentilini ottenne una ulteriore riconferma essendo stata l'elezione di Gobbo strettamente legata alla figura del suo predecessore.

Gentilini ha acquistato una certa fama a livello nazionale per le sue dichiarazioni controverse (ma spesso scherzose), che molti hanno subito definito razziste. Fu riportata da alcuni organi di stampa una in particolare, in cui parlò di "perdigiorno extracomunitari", dicendo che "bisognerebbe vestirli da leprotti per fare pim pim pim col fucile". Durante un'emergenza immigrati clandestini esagerò: "Siamo in guerra, i gommoni degli immigrati devono essere affondati a colpi di bazooka. Occorre puntare ad altezza uomo".

Negli anni del suo mandato ha contribuito a risanare la città di Treviso in ogni suo quartiere. Ha realizzato tutti i suoi progetti senza accettare compromessi,per questo attirando a volte le critiche di alcuni cittadini, e di alcuni colleghi.

E' opera della prima amministrazione Gentilini la pavimentazione dei marciapiedi nel quartiere "Città giardino", fino ad allora trascurato e in decadimento. Il risanamento della città,centro storico e quartieri periferici, è la caratteristica che ha accompagnato il suo lavoro dal 1994 fino ad oggi. Attualmente la città si presenta romantica, pulita, funzionale ed è ammirata dai molti turisti di tutto il mondo che ne fotografano gli scorci suggestivi. Ogni volta che un nuovo cantiere sorge in città Gentilini vuole seguire personalmente i lavori.

Altro elemento che ha contraddistinto l'operato della Giunta Gentilini è la sicurezza, tema da lui molto sentito. Molte scelte,pur non apprezzate da tutti, sono state adottate al fine di garantire spazi sicuri e vivibili per le famiglie. Gentilini ha posizionato anche fioriere su muretti e corrimano, lungo le strade ed i ponti di Treviso sostenendo di voler impedire che gli extracomunitari vi stazionassero. La città ha comunque tratto benefici e alcuni scorci della città hanno riacquistato una bellezza che avevano perduto da tempo. Sono state anche rimosse alcune panchine disposte in zone poco frequentate (i giardini vicino alla stazione dei treni) per evitare che esse diventassero luoghi di aggregazione delinquenziale.

Gentilini si è soprannominato sceriffo. Le sue azioni appaiono ad alcuni eclatanti, ma egli dichiara di agire sopratutto per imporre l'ordine.

Lo "sceriffo" acquisì notorietà anche per la disposizione di dipingere, presso incroci pericolosi, dei teschi sulla carreggiata stradale. Lo scopo era lanciare un segnale agli automobilisti perché riflettessero sui pericoli della strada: iniziativa cruda e decisa ma efficace.

Grazie all'aiuto e alla sinergia con il presidente della Fondazione Cassamarca, Dino de Poli, è stata fatta rinascere l'università in città. Treviso ora ospita alcune sedi distaccata dell'Università di Padova e dell'Università Ca' Foscari di Venezia.

Ancora in ambito culturale, l'amministrazione Gentilini ha permesso il recupero del museo di Santa Caterina e dell'area nota come ex-Gil, ove adesso sorge la sede della nuova biblioteca comunale.

Nel 2004 fu emessa un'ordinanza fortemente contestata dai cittadini trevigiani, successivamente sospesa dal Tar del Veneto e annullata dal Consiglio di Stato, che vietava il transito di cani nelle vie del centro storico.

Gentilini è un alpino. E' molto attaccato affettivamente al corpo degli alpini proprio per questo motivo.

Fin dal suo primo insediamento come sindaco, si è reso forte promotore dell'"Ombralonga", una manifestazione che ogni anno propone ai numerosi partecipanti provenienti da tutto il Veneto e da altre città d'Italia, un itinerario attraverso le osterie che aderiscono all'iniziativa. A Treviso il problema del consumo di alcol, e dei conseguenti gravi incidenti stradali, è molto sentito. Per questo l'Ombralonga non era vista di buon occhio dall' ex Presidente della Provincia Luca Zaia, da sempre impegnato nella sicurezza stradale. Anche gran parte dei cittadini del centro storico si lamentano del chiasso e della sporcizia che devono sopportare durante lo svolgimento della manifestazione.

Crede nella devolution perché questa darebbe più poteri ai sindaci anche in materia di ordine pubblico. Spesso ha affermato, infatti, che i comuni dispongono di poteri ridotti per far fronte a certi problemi, da qui i frequenti rimproveri al Ministero dell'Interno per ottenere maggior sostegno alla sua città.

Si è più volte dichiarato un forte oppositore dell'immigrazione clandestina, dello spaccio di droga e della tratta organizzata della prostituzione, pur avendo ammesso pubblicamente che “erano le navi-scuola dei giovani (...)Altri tempi! Comunque, con le prostitute chiudo un occhio: ce ne sono una quindicina, tutte monitorate. Assieme alle nostrane tollero qualche extracomunitaria”.

Ha suscitato la critica degli esponenti veneti di sinistra l'assenza del gonfalone del comune di Treviso in occasione del 60° anniversario del rastrellamento fascista del Cansiglio. Gentilini ha così motivato "E' tempo che l'ANPI tenga delle posizioni più pacate e intraprenda il cammino della riconciliazione e della rappacificazione tra le parti, che oltre sessant'anni fa erano in contrasto".

Gentilini non ama definirsi un politico, ma un amministratore. Bossi gli ha più volte proposto una candidatura per il Parlamento, ma lui ha sempre scelto di rimanere a Treviso per occuparsi della città.

I suoi sostenitori lo apprezzano poiché lo considerano una persona alla mano e sempre disponibile a fermarsi per strada per ascoltare i problemi dei cittadini. Alle ultime elezioni, in cui era candidato per il consiglio comunale, vantò 3235 preferenze personali, pari all'8,32% dei voti dati per i membri del consiglio. La lista Lega Nord-Gentilini prese il 37,76% dei voti.