France Prešeren
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France Prešeren (Vrba, 3 dicembre 1800 - Kranj 8 febbraio 1849) è il maggior poeta sloveno, uno dei maggiori poeti romantici europei ed è una figura centrale nella storia della cultura in lingua slovena.
Spesso nel passato il nome di Prešeren è stato germanizzato in Franz Prescheren, in quanto nell'XIX secolo gran parte della Slovenia era compresa nel Ducato di Carniola, parte dell'Impero Austriaco.
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[modifica] Vita
Prešeren nasce nel villaggio di Vrba (in italiano "Salice"), in una famiglia di agricoltori di idee abbastanza moderne e progressiste. Lascia la casa paterna all'età di otto anni per stabilirsi presso la casa dello zio Jožef, prete di Kopanje, e frequenta le scuole elementari di Ribenizza. Negli anni di Ribenizza succede qualcosa che turberà la complessa personalità del poeta per tutta la vita, in particolare nel modo particolare di rapportarsi con le donne. L'episodio non è chiaro, ma sembra che sia relativo alla sfera della sessualità.
Finiti gli studi liceali, Prešeren si reca nel 1821 a Vienna per studiare legge, abbandonando l'idea di abbracciare il sacerdozio (idea sostenuta, ma senza alcuna imposizione, dalla madre Mina). In questi anni si dedica allo studio della poesia, sia classica che romantica e inizia a scrivere (1824). Nel 1828, divenuto dottore in legge, si reca in Moravia e successivamente ritorna a Lubiana.
Prešeren inizia a lavorare come avvocato e nel 1829 sposa, su pressione della madre e dello zio, Marija Johana Khlun, una ricca borghese di Graz, nella Stiria. Dopo un iniziale entusiasmo, Prešeren si mostrerà in seguito molto freddo e chiuso con Marija Johana, senza però troncare del tutto il rapporto.
Prešeren diventa uno dei migliori amici di Matija Čop (germ. in Matthias Tschop), uno dei maggiori intellettuali sloveni del tempo e grande conoscitore della retorica e della teoria della letteratura. Čop, anche sulla base delle idee romantiche che si erano diffuse in Europa in quel periodo, è convinto della necessità della formazione di una grande letteratura nazionale che si smarcasse dalla tradizione tedesca e che riflettesse lo spirito del popolo e dell'identità slovena. Nel 1830 viene pubblicata la prima edizione della raccolta di poemi Kranjska čbelica, che introduce formule e temi romantici.
La grande emozione provata per l'incontro con Julija Primic (germ. in Julia Primitz), una ricca lubianese, lo porta a scrivere la raccolta di sonetti Sonetni venec ("Serto di Sonetti", 1834).
Nel 1835 muore lo zio Jožef, il membro della famiglia più vicino a Prešeren e nello stesso anno annega vicino a Tomačevo, sulle rive della Sava Matija Čop. Il dolore provato per la morte di Čop da Prešeren è visibile nella mirabile elegia scritta in tedesco in sua memoria.
La mancanza di una relazione stabile, l'amore inaccessibile per Julija Primic, la morte di Čop e le insoddisfazioni nella professione di avvocato provocarono una grande crisi nel 1835: Prešeren inizia a bere pesantemente, rifiuta di recarsi al lavoro e sembra anche pensi al suicidio.
Nella primavera del 1836 venne pubblicata una delle sue opere maggiori Krst pri Savici - "Il battesimo presso la fonte Savica". Nello stesso anno si lega con Ana Jelovšek, che diverrà sua amante.
Prešeren si interessa delle tradizioni popolari slovene e nel 1839, assieme all'amico Andrej Smole, uomo libero e ribelle all'autorità asburgica, progetta di realizzare un giornale in sloveno, idea bloccata dalla censura austriaca. Smole morirà improvvisamente fra le braccia di Prešeren durante il pranzo che il poeta aveva organizzato in occasione del suo compleanno. La morte di Smole, il disinteresse per Ana e un generale sentimento di malessere provocano una seconda crisi al poeta, che nemmeno il breve amore per la giovane Jerica Podboj (un altro legame che dura poco) riesce a cambiare.
La magnifica ispirazione poetica di Prešeren è riscontrabile in alcune delle sue ultime opere: Zdravljica ("Il Brindisi"), scritta nella forma di carmina figurata nel 1844, ma pubblicata, senza censura, solo nel 1848 e l'elegia V spomin Andreja Smoleta ("In Memoria di Andrej Smole"). Nell'autunno 1846 si trasferì a Kranj, dove svolse la sua professione di avvocato. Muore l'8 febbraio del 1849.
[modifica] Opere principali
- Sonetni venec ("Serto di Sonetti"), raccolta di 15 sonetti conclusa da un sonetto-acrostico finale di dedica a Julija Primic. Il tema principale è l'amore infelice per Julia, donna lontana e felicemente sposata. Particolare attenzione è dedicata alla forma metrica: l'ultimo verso di ciascun sonetto richiama letteralmente il primo verso del sonetto successivo, trasformando la raccolta in una sorta di ghirlanda.
- Krst pri Savici ("Il battesimo presso la fonte Savica"), composizione epico/storica ambientata nell'VIII secolo, che narra la conversione degli Slavi di area alpina al Cristianesimo.
- Zdravljica ("Il Brindisi"), scritta nella forma di carmina figurata in otto strofe. La settima strofa è il testo ufficiale dell'inno nazionale sloveno dal 1991
[modifica] Testo e traduzione di Zdravljica
[modifica] Testo originale in slovenoPrijatli! obrodile V sovražnike 'z oblakov Edinost, sreča, sprava Bog žívi vas Slovenke, Mladenči, zdaj se pije Živé naj vsi naródi, Nazadnje še, prijatlji, |
[modifica] Traduzione in italianoAmici! Le viti Che un fulmine dalle nuvole colpisca Unità, fortuna, pace Dio protegga voi slovene, Ragazzi, speranza nostra, Vivano tutti i popoli Infine, amici, |
[modifica] Fortuna
- Prešeren è sicuramente una delle figure centrali della cultura slovena, per le innovazioni che portò nella lingua e nella letteratura, ma anche per il contributo che egli ha dato per la nascita di uno spirito nazionale sloveno.
- L' 8 febbraio, data della morte di Prešeren è il giorno nazionale della cultura slovena.
- Prešeren appare nella banconota di 1000 talleri.
- La prinicipale piazza di Lubiana Prešernov trg, dedicata al poeta, presenta una statua a lui dedicata, eretta (con enorme partecipazione popolare) nel 1905.
[modifica] Collegamenti esterni
- (SL) (EN) (DE) Preseren.net