François-René de Chateaubriand
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François-René, visconte di Chateaubriand (4 settembre 1768 - 4 luglio 1848) è stato uno scrittore, politico e diplomatico francese.
È considerato il fondatore del Romanticismo nella letteratura francese.
Amante del cibo, coniò il nome di un tipo di carne, la bistecca alla Chateaubriand[1]
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[modifica] Vita
[modifica] Gli inizi e l'esilio
Nato a Saint-Malo, Chateaubriand crebbe nel suo castello di famiglia a Combourg, Brittany. Nel 1791, visitò il Nord America, che gli fornì lo spunto esotico per le sue novelle: Les Natchez (scritto nel 1800 ma pubblicato solo nel 1826), Atala (1801) e René (1802). Le sue vive, accattivanti descrizioni della natura delle praterie americane del Profondo Sud erano scritte in uno stile che era molto innovativo e all'avanguardia per il tempo, questo divenne in seguito il movimento romantico francese.
L'esilio forzato di Chateaubriand durante la Rivoluzione Francese con il regno del terrore ispirò il suo primo lavoro, Essai sur les Révolutions (1797). Come un immigrato, si unì agli altri rifugiati a Koblenz, e poi con l'esercito anti-reppublicano-francese attacò Thionville; fu seriamente ferito, e fu riportato a casa a Jersey. Visse il resto del suo esilio a Londra.
[modifica] Il Consolato e L'Impero
Ritornato in francia nel 1800 (sotto il Consolato Francese), Chateaubriand scrisse Mercure de France per i seguenti anni. Nel 1802, acquistò fama con Le Génie du christianisme ("Il genio della Cristianità"), un apologia della fede Cristiana che contribuì al rinvigorimento della fede cristiana in Francia dopo la Rivoluzione.
Promosso segretario dell'ambasciata nella Santa Sede da Napoleone Bonaparte e poi governatore di Valais (in Svizzera), rassegnò le sue dimissioni dopo l'esecuzione di Louis-Antoine-Henri de Bourbon-Condé, duca d'Enghien nel 1806. Venne eletto all'Académie française nel 1811 ma, dopo aver parlato conto la Rivoluzione, non poté occupare la sua cattedra se non dopo la Restaurazione Borbonica.
[modifica] "Ultra Monarchia"
Dopo la caduta del Primo Impero Francese, Chateaubriand raduno la Camera dei Borboni (una sorta di parlamento, ndt), a seguito del suo esilio nel Ghent durante i Cento giorni, e divenne Pari di Francia (1815). In seguito si unì ad un gruppo chiamato "Ultra Monarchici" che supportava il futuro Carlo X.
Chateubriand tornò ancora con il "Parlamento" dopo l'assasinio di Carlo Ferdinando, duca di Berry (1820), e diventò ambasciatore in Prussia (1821) e nel Regno Unito (1822), e divenne anche Ministro degli esteri (28 dicembre, 1822 – 4 agosto, 1824). Come plenipotenziario al Congresso di Verona (1822), decise in favore della Quintupla Alleanza, nonostante l'opposizone da parte di Arthur Wellesley, Primo duca di Wellington. Sebbene la sua mossa fosse considerata un successo, Chateaubriand fu presto rilevato dal suo ufficio da Jean-Baptiste Guillaume Joseph, conte di Villèle.
[modifica] Liberalismo e opposizione a Luigi-Filippo
In seguito si mosse in direzione del Liberalismo d'opposizione, sia cone pari sia come giornalista nel Journal des Débats. Divenne altamente popolare come difensore della Libertà di stampa e della Guerra di Indipendenza.
Chateubriand divenne nuovamente amasciatore presso la Santa Sede nel 1828, ma ressegnò le dimissioni quando Jules, Prince de Polignac divenne primo ministro (Novembre 1829).
Nel 1830, dopo la Rivoluzione di Luglio si rifiutò di prestare giuramento al nuovo Parlamento d'Orléans, allora il Re Luigi-Filippo di Francia mise fine alla sua carriera politica. Ritirato dalla vita politica scirsse Mémoires d'outre-tombe ("Memorie dall'oltretomba", pubblicato postumo nel 1848), che è considerato il suo più completo lavoro, e Études historiques (4 vol., libro che conteneva una Storia di Francia). Divenne anche un severo critco del regime d'Orléans, e la sua opera sull'arresto di Carolina Ferdinanda Luisa, duchessa di Berrygli causò delle persecuzioni che non ebbero alcun successo.
Nei suoi anni finali, visse come un recluso, lasciando la sua casa solo per visitare Jeanne Françoise Julie Adélaïde Récamier nell'Abbaye-aux-Bois; morì a Parigi durante la Rivoluzione del 1848, fu sepolto a Saint-Malo.
[modifica] Opere
- Essai sur les révolutions (1797)
- Atala (1801)
- René (1802)
- Génie du christianisme (1802)
- Les Martyrs (1809)
- Itinéraire de Paris à Jérusalem (1811)
- Mémoires sur la vie et la mort du duc de Berry (1820)
- Les Natchez (1826)
- Les Aventures du dernier Abencérage (1826)
- Études historiques (1831)
- La Vie de Rancé (1844)
- Mémoires d'Outre-Tombe (1848–1850)
[modifica] Note
- ^ George & Berthe Herter. Bull Cook and Authentic Historical Recipes and Practices. 1995, 20–21. Ecco Press, 1969.
- Si ringrazia Lord Andrea Rocchetto per la traduzione
[modifica] Biografia
- Marc Fumaroli, Chateaubriand: poésie et terreur, Fallois, Paris, 2004
