Ferrovia Genova-Casella

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Linea ferroviaria in Italia Genova-Casella

Soprannome	{{{soprannome}}}
Inizio	Genova
Fine	Casella
Inaugurazione	1929
Chiusura	{{{chiusura}}}
Riapertura	{{{inaugurazione2}}}
Attuale gestore	{{{gestore}}}
Vecchi gestori	{{{gestore2}}}
Lunghezza	km
Regioni	Liguria
Scartamento	ridotto
Elettrificazione	si
Diramazioni	{{{diramazioni}}}
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Note
Tracciato [[Immagine:\|270px\|Tracciato della Genova-Casella]]
Ferrovie italiane

La Ferrovia Genova-Casella, aperta all'esercizio nel 1929, collega la città di Genova - dalla stazione di piazza Manin - all'abitato del comune di Casella, nell'entroterra del capoluogo, attraverso un percorso totalmente montano lungo venticinque chilometri che toccano tre valli differenti: la Valbisagno, la Valpolcevera e la Valle Scrivia. Marginalmente è toccata anche la Val Trebbia. La linea è a scartamento ridotto di 1 metro e completamente elettrificata. Con undici coppie giornaliere di treni trasporta circa 250 mila passeggeri l'anno.

Le altimetrie toccate sono le seguenti: dalla quota di 93 metri s.l.m. di Genova-piazza Manin si passa in nove chilometri ai 364 mt. di località Trensasco, per giungere a 410 metri di altitudine del capolinea di Casella-Paese dopo aver valicato lo spartiacque di Crocetta d'Orero, a 458 metri s.l.m.. A circa tre quarti di percorso la linea attraversa il comune di Sant'Olcese.

[modifica] Gestione

Dal 1949 in gestione commissariale governativa del Ministero dei Trasporti, è gestita dal 2002 da una società controllata dalla Regione Liguria ed è una delle poche tratte ferroviarie distaccate dalla viabilità nazionale che non sia stata inclusa nelle unificazioni avvenute a tutto il Novecento (in particolare negli anni sessanta).
Il motivo del suo mantenimento è da individuarsi prevalentemente nella mancanza di percorsi alternativi di congiunzione fra Genova e Casella.

Esistono progetti per un suo prolungamento dalla stazione di piazza Manin - poco distante dal castello Mackenzie - alla stazione ferroviaria di Genova-Brignole.

È allo studio anche un ampiamento del percorso che interessi il quartiere di Begato, sopra Rivarolo, in grado di congiungere - come una sorta di metropolitana leggera che affianchi l'attuale metropolitana genovese - la delegazione ponentina con il centro città.

Previa prenotazione, è possibile prenotare interi convogli per matrimoni o per il trasporto di cicli, anche per gruppi numerosi.

Il tracciato costeggia - sul lato della Val Bisagno - la linea di fortificazioni che costituisce parte del nucleo levantino dei forti e delle mura di Genova d'epoca medioevale.

Nel periodo bellico la linea fu molto usata dalla popolazione genovese sfollata nelle località dell'entroterra a causa dei bombardamenti a cui era sottoposta la città.

[modifica] Cronologia

(Nelle immagini: la stazione ferroviaria di Genova, a Piazza Manin)

1915: i primi progetti trovano concretizzazione in una convenzione a favore della Società ferrovie elettriche liguri, appositamente costituita. Il sopraggiungere della prima guerra mondiale impone uno stop ai lavori di realizzazione della linea ferroviaria
1922: la società Ernesto Breda si aggiudica l'appalto per la costruzione della linea aerea, del materiale rotabile e della sottostazione elettrica. Iniziano i lavori.
24 giugno 1929: apertura della linea con viaggio prova effettuato grazie ad una locomotiva a vapore.
1 settembre 1929: apertura al pubblico della linea.
1930: viene completato a Casella il ponte sul torrente Scrivia.
1949: la linea passa in gestione commissariale governativa.
1953: prolungamento in retrocessione, ed interamente in sede stradale, della linea dall'antica alla nuova stazione capolinea.
1975: Viene compiuta un'opera di rinnovamento dell'armamento con rotaie da 36 kg ogni metro in luogo di quelle originali da 27 kg.
1980: ampliamento del ponte sullo Scrivia con spostamento in sede propria dell'ultimo tratto della linea.

[modifica] Materiale rotabile

Il materiale motore viene indicato con le seguenti sigle:

EM (elettromotrice)
L o B (locomotiva elettrica)
D (locomotiva diesel)
L 28-29: anno di costruzione 1924. Provenienza: Ferrovia Appennino-Adriatica (Ferrovia Sangritana)
B51-B52: anno di costruzione 1963. Provenienza: Provenienza: Ferrovia della Val di Fiemme
EM A1-A3: anno di costruzione 1929. Provenienza: Ferrovia Val di Fiemme (Ora-Predazzo). Fuori servizio
EM A4-A7: anno di costruzione 1957. Provenienza: Ferrovia Spoleto Norcia
EM A8-A10: anno di costruzione 1993
EM A11-A12: anno di costruzione 1998
D1: anno di costruzione 1964. Provenienza: DB

[modifica] Bibliografia

Per una bibliografia dettagliata su Genova vedi Genova/Bibliografia
Emilio Cogorno, "Viaggiando e Ricordando per Genova e Dintorni", ed. Nuova Editrice Genovese, 1998
Maurizio Lamponi, Claudio Serra, "I Trasporti in Valpolcevera", ed. Nuova Editrice Genovese, 1996
Paolo Giardelli, "In treno da Genova a Casella", ed. SAGEP 1993
Azienda Municipalizzata Trasporti, "Storia del trasporto pubblico a Genova", ed. SAGEP, 1980
Francesco Ogliari, "Signori, in vettura!", ed. in proprio, 1965
Piero Muscolino, "Ricordi di viaggi ferrotranviari per le Dolomiti (terza edizione)", ed. Calosci, 1998
Adriano Cioci, "Spoleto-Norcia: una ferrovia alpina nel cuore dell'Umbria", ed. Calzetti Mariucci, 1997
Adriano Betti Carboncini, "Ferrovia Alto Pistoiese", ed. Calosci, 1989
Mariano Garzi, Piero Muscolino, "La Ferrovia dell'Appennino Centrale - Linea Arezzo Fossato", ed. Calosci, 1981
Giovanni Cornolò, Giovanni Villan, "Binari nel passato - La Società Veneta Ferrovie", ed. Albertelli, 1984
Roberto Cocchi, Alessandro Muratori, "Le ferrovie secondarie italiane - raccolta di fascicoli allegati alla rivista Mondo ferroviario", ed. del Garda, 1988-1996
Gianni Valente, "Treni & Sentieri - 51 camminate in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta con la strada ferrata", ed. Centro di Documentazione Alpina, 1994

[modifica] Collegamenti esterni

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