Ferrovia Aosta Prè St.Didier

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La Ferrovia Aosta-Pre St.Didier è una linea a scartamento ordinario della Valle d'Aosta, in concessione fino al 1931 e riscattata dallo Stato oggi fa parte della rete RFI.

Linea ferroviaria in Italia Aosta - Prè-Saint-Didier
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Soprannome	{{{soprannome}}}
Inizio	Aosta
Fine	Prè-Saint-Didier
Inaugurazione	1928
Chiusura
Riapertura
Attuale gestore	Ferrovie dello Stato
Vecchi gestori	FAP
Lunghezza	31,326 km
Regioni	Val d'Aosta
Scartamento	normale
Elettrificazione	si
Diramazioni
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Note	de-elettrificata nel 1968
Tracciato [[Immagine:\|270px\|Tracciato della Aosta - Prè-Saint-Didier]]
Ferrovie italiane

[modifica] Storia

Risale al 1855, pubblicato da un editore di Aosta, un compendio di proposte e istanze delle autorità valdostane al Governo piemontese per la costruzione di una ferrovia che unisse la loro valle al resto d’Italia e alle vicine Svizzera e Francia. I progetti fino ad allora presentati prevedevano abbastanza ambiziosamente la costruzione di una ferrovia che con un traforo congiungesse Aosta a Chamonix. Negli anni seguenti si costituirono molte società e comitati allo scopo di reperire contributi Nel maggio 1865, con la legge n° 2279, venne approvata la costruzione del tratto Ivrea-Aosta classificando la linea fra quelle della rete complementare dello Stato con l’esercizio a carico della Società Ferrovie dell’Alta Italia. Alla fine del 1875 venne consegnata la tratta Ivrea-Donnas, ma si dovette aspettare il 5 luglio 1886 perché il treno arrivasse ad Aosta. Nel dicembre del 1914 l’esercizio di tutta la linea da Chivasso ad Aosta fu affidato ai militari del Genio Ferrovieri. Trascorse così il periodo bellico e venne accantonata l'idea del traforo sotto il Monte Bianco. La Valle d'Aosta, nel primo dopoguerra, da regione marginale era divenuta una regione importante per il Paese grazie all'industria mineraria e metallurgica conseguente allo sviluppo delle miniere ferrifere di Cogne, a 2.540 metri d'altezza, già note e rudimentalmente sfruttate fin dall'XI secolo e del ricchissimo bacino carbonifero di La Thuile, oltre che delle risorse idroelettriche dell'alta vallata e degli stabilimenti siderurgici aostani. Venne così ripreso il progetto della Aosta-Prè-Saint-Didier. I lavori iniziarono nel settembre del 1927, con il contributo di 30 milioni di lire a carico dello Stato e la restante somma a carico della Cogne; la concessione della linea fu rilasciata alla FAP, Ferrovia Aosta - Prè St. Didier. La linea fu aperta all'esercizio il 28 ottobre 1928 con trazione a vapore ma presto venne elettrificata e rappresentò per tanti anni un mezzo di trasporto insostituibile.

Vennero costruite inoltre una serie di opere di trasporto complementari tra le quali; Una galleria di 3 km da Col della Croce, allo sbocco della miniera di antracite che portava il carbone al Piano di Arpy; da qui una ferrovia di 1.700 metri che lo trasportava ad una teleferica, che lo scaricava nei silos della stazione di Morgex. Data l'importanza acquistata dalla linea, lo Stato, dopo solo tre anni la riscattò e il 16 ottobre 1931, il suo esercizio venne assunto dalle Ferrovie dello Stato. L'importanza della Aosta-Pré S.Didier all'epoca del carbone è dimostrata dal fatto che, mentre il tratto inferiore, la Chivasso-Aosta, continuava a funzionare con trazione a vapore, essa fu una delle prime linee della rete ad essere dotata di trazione elettrica, a corrente continua a 3000 Volt. La circolazione venne regolata con giunto telegrafico, agli inizi; presto abbandonato il sistema a telegrafo venne adottato quello a telefono selettivo, con Dirigente Unico ad Aosta.

Con il tempo la linea ha visto diminuire la sua importanza sotto l’ aspetto economico e industriale, ma ne ha acquistata di più in rapporto al crescente sviluppo turistico. Infatti la linea attraversa la più maestosa delle valli italiane, si snoda all'ombra di castelli, in vista delle piu’ superbe montagne europee di roccia e ghiaccio. Il suggestivo tracciato, nello scenario alpino, è di Km 31,326, di cui Km 22,343 all'aperto e Km 8,983 in galleria; il dislivello è di 431 metri, la pendenza media è del 13,69 per mille, non esagerata per una ferrovia di montagna ma in alcuni tratti è del 30 per mille.

Trascurata nelle manutenzioni nel 1968 è stata de-elettrificata e l’esercizio ha visto succedersi nei servizi viaggiatori automotrici dei gruppi 772, 773, 448/460, 668- 3000 e 663- 1000. Nei primi anni '90 è stato eseguita una messa in sicurezza del percorso e istituito il servizio a spola, con l’eliminazione dei binari di incrocio in tutte le stazioni eccetto Arvier e Pré St. Didier per ragioni di economia .

[modifica] Le caratteristiche della linea

A causa delle difficoltà del terreno il tracciato non poteva riuscire né semplice né rettilineo. Così la linea compì quattro attraversamenti della Dora Baltea; Il primo dei quattro ponti, al Km 10,643, scavalca la Dora con un arco centrale a luce obliqua di 28 metri; il secondo, dopo Avise, al Km 18,848, è costituito da una arcata obliqua di 25 metri di luce; il terzo, dopo la stazione di Morgex, al Km 29,952, è formato da un arco centrale a luce retta di 21 metri e due archi laterali; il quarto nei pressi del capolinea di Pré S. Didier, ha le stesse caratteristiche. Il numero delle gallerie è di ventidue, lunghe da ottanta metri ad un massimo di settecentoventi metri. Un aspetto della linea che merita di essere prospettato è che i progettisti, nella costruzione dei fabbricati di stazione e delle case cantoniere, hanno rispettato i caratteri architettonici delle più pregiate costruzioni valdostane. Le stazioni della linea furono dieci: Aosta, Sarre, S. Pierre, Villeneuve, Arvier, Avise, Derby, La Salle, Morgex e Pré S. Didier.

Tutta una serie di meravigliosi itinerari si diramano e divergono dalla linea di fondovalle: ogni stazione può essere punto di partenza per intinerari fra le svettanti montagne e i ghiacciai o per la visita di monumenti storici ed artistici di cui la valle è ricca.

Sarre è occasione di sosta per visitare il Castello Reale e scalo obbligato per recarsi in quel bacino di Cogne, che vede aprirsi a raggera, ben altri sei valloni alpini di grande bellezza, su cui sovrasta il Gran Paradiso. Villeneuve è la stazione posta alle porte di due altre vallate, esse pure nel gruppo del Gran Paradiso: la Val Savaranche, vera strada maestra per salire alla vetta, e la bellissima Valle di Rhèmes. Arvier, villaggio rinomato per i vini, alla soglia della Val Grisanche. Avise, con la visione di tre castelli e La Salle con altri due, fra cui il famoso Chàtelard, circondato da profondi burroni. In stupenda posizione Morgex, all'ingresso del bacino di Pré S. Didier, centro che trae la sua celebrità tanto dai grandiosi aspetti del paesaggio circostante con il Monte Bianco quanto dalle terme ferruginose.

[modifica] I rotabili della linea

Dal 1930 al 1968
- Al completamento dell’elettrificazione nel 1930 il servizio venne affidato a tre locomotive elettriche E400.
Dal 1931 le Ferrovie dello Stato inviarono due E.626 (098 e 099) in sussidio alle E.400.
Per il servizio passeggeri le Officine Moncenisio realizzarono 4 carrozze a carrelli di 1 e 2 classe e 4 carrozze a carrelli di terza classe, che furono immatricolate come Biz 41.100 sotto le FS.

Dal 1968
- i treni passeggeri affidati ad automotrici ALn 772 serie 3000. Utilizzate anche le ALn 442/448 per un treno Milano-Prè St. Didier;
Automotrici Aln773
Automotrici Aln668 serie 3100
Automotrici Aln663 serie 1000 con rapporto di trasmissione corto.