Domenico Cempella
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Domenico Cempella (Montefiascone, 14 dicembre 1937) è un manager italiano.
Il nome di Domenico Cempella è indissolubilmente legato a quello della compagnia aerea Alitalia, azienda dove inzia a lavorare non ancora maggiorenne come impiegato presso l'aeroporto di Ciampino. Nel 1973 è capo delle operazioni a terra e nel 1981 assume la carica di direttore del traffico. Due anni più tardi ricopre l'incarico di direttore generale di Aeroporti di Roma, società allora controllata dalla compagnia aerea. Qui ottiene buoni risultati e nel 1990 rientra in Alitalia per assumere la responsabilità della divisione passeggeri, la parte più importante del business aziendale. Resta solo due anni, si dimette per contrasti con l'amministratore delegato Giovanni Bisignani (attuale direttore generale della Iata).
Collabora brevemente con Raul Gardini che lo chiama a Ravenna per affidargli la guida della società di gestione aeroportuale Alm, che controlla lo scalo di Forlì. L'anno seguente l'Iri gli affida la guida della società Autostrade, che sotto la sua guida ha un grosso sviluppo. Nel 1996 torna all'Alitalia come amministratore delegato per sostituire Roberto Schisano, manager che era entrato in conflitto con l'Iri, tanto che era stata aperta una azione di responsabilità nei suoi confronti (poi revocata).
Durante la gestione Cempella, Alitalia riporta i conti in attivo e promuove l'innovativo progetto di fusione con la compagnia olandese KLM. Alcuni "ritardi politici" (mancata privatizzazione e ritardo nelle infrastrutture a supporto dell'aeroporto di Malpensa) causano la fine della partnership nel 2000. Quattro anni dopo, Air France porterà a compimento il progetto, inglobando la compagnia olandese.
Tra le sue inziative da menzionare la nascita della compagnia Alitalia Team con un minor costo del lavoro, la pace sindacale con la distribuzione del 20 per cento del capitale azionario ai dipendenti e il conseguente ingresso di alcuni rappresentanti dei lavoratori nel consiglio di amministrazione.
L'incertezza sullo scenario della divisione del traffico aereo sugli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa (dove si susseguono quattro decreti), lo inducono a rassegnare le dimissioni il 2 febbraio 2001. Verrà sostituito - con risultati non brillanti - da Francesco Mengozzi.
