Curta

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La Curta

La Curta è una piccola calcolatrice meccanica di precisione azionata a manovella, messa sul mercato nel 1948.

Ha un design elegante, ergonomico e compatto (altezza 85mm), un piccolo cilindro che può essere tenuto nel palmo della mano. Può essere utilizzata per effettuare addizioni, sottrazioni moltiplicazioni, divisioni e, con maggiore impegno, anche l'estrazione della radice quadrata ed altre operazioni.

Il principio di funzionamento è una variante dell'aritmometro di Gottfried Leibniz, con i valori in entrata impostati su denti e sommati o complementati su di un cilindro totalizzatore.

[modifica] L'ideatore

La Curta fu inventata dal ingegnere austriaco Curt Herzstark mentre era imprigionato nel campo di concentramento di Buchenwald.
Egli aveva sviluppato fin da piccolo una notevole esperienza sulle calcolatrici meccaniche, poiché il padre aveva una azienda produttrice di macchine per l'ufficio, e la sua bravura fu tale che riuscì a progettare integralmente la Curta in condizioni disperate. Dopo essere sopravvissuto al campo ed alla seconda guerra mondiale, anche grazie alle sue conoscenze di meccanica, poté perfezionare e completare il progetto. La costruzione fu affidata all'azienda Contina Ltd Mauren nel Liechtenstein.
Essa fu considerata la migliore calcolatrice portatile disponibile fino all'avvento delle calcolatrici elettroniche, negli anni '70. Ne sono state prodotte in totale circa 140000, di cui 80000 di tipo I e 60000 di tipo II. L'ultimo esemplare uscì dalla fabbrica nel 1970.
Il prezzo di vendita era di 125$ dell'epoca.

[modifica] Aspetto ed Uso

In numeri vengono introdotti utilizzando alcuni cursori (uno per cifra) presenti lateralmente sul cilindro e facilmente impostabili con il pollice. Sulla parte superiore è presente la maniglia, il contatore dei giri della maniglia ed i contatori che costituiscono il registro accumulatore del risultato.
Un singolo giro della maniglia addiziona il numero impostato con i cursori sul contatore di uscita ed incrementa di uno il contatore delle rotazioni. Cambiando ora il valore di ingresso e dando un ulteriore giro della manovella si addiziona questo nuovo valore e così via. Tirando leggermente la maniglia, le successive rotazioni effettueranno una sottrazione invece dell'addizione.

Le operazioni di moltiplicazione e divisione richiedono una serie di rotazioni della manovella. In pratica si imposta il moltiplicando sui cursori, quindi si considera il moltiplicatore una cifra alla volta, a cominciare dalle unita. Si ruota la manovella un numero di volte pari alla prima cifra, quindi si ruota di uno scatto una ghiera che in pratica aumenta di un ordine di grandezza il peso di ciascun cursore, dopodiché si ruota la manovella un numero di volte pari alla seconda cifra e così via. La divisione è ottenuta similmente ma estraendo la manovella in posizione di sottrazione.
Anche le operazioni più complesse sono effettuate come composizione di somme e sottrazioni. Al termine dei calcoli o comunque prima di iniziare una nuova sessione i contatori vengono azzerati ruotando un anello presente nella parte superiore.

Oltre al modello originale di Curta ne fu sviluppato un secondo, nel 1954. I due modelli, chiamati tipo I e tipo II, differiscono per il numero di cifre elaborabili. Il primo modello accetta in ingresso numeri ad 8 cifre, ha un contatore di giri a 6 cifre ed un contatore di uscita ad 11 cifre, il secondo, di dimensioni un po' maggiori, ha 11 cursori, un contatore di giri ad 8 cifre e 15 cifre in uscita.

La Curta era affettuosamente chiamata macinapepe per la sua forma e funzionamento. Effettivamente essa sembrava "macinare fuori" il risultato.

[modifica] L'impiego nei rally automobilistici

L'uso della Curta ebbe un periodo di popolarità nei rally automobilistici tra gli anni '60 e 80.
Anche successivamente all'avvento delle calcolatrici elettroniche, la Curta continuò ad essere usata per i calcoli di velocità, tempi e distanze nelle gare, grazie anche alla maggiore robustezza ed affidabilità rispetto alle prime macchinette elettroniche, ed alla abilità acquisita dagli operatori di inserire le cifre con il solo tatto.